Terni – Incontro del vescovo con i giornalisti nella festa di San Francesco di Sales

In occasione della festa di San Francesco di Sales, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha incontrato circa trenta giornalisti e operatori dell’informazione, per un momento di dialogo e confronto su varie tematiche della comunicazione, del sociale, della pastorale diocesana. E’ stato presentato dal vescovo il messaggio di papa Francesco per la 57^ giornata delle comunicazioni sociali «Parlare col cuore», nel quale papa Francesco esorta il mondo della comunicazione a sviluppare l’ascolto delle persone e della società, e poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, ed è stata proposta la lettera apostolica di papa Francesco “Totum amoris est” redatta in occasione del IV centenario della morte di San Francesco di Sales che ne ripercorre la spiritualità e l’azione. Nel dialogo con i giornalisti, il presule ha raccontato del suo ministero episcopale in questo anno in cui ha incontrato tante persone della diocesi che ha definito “gente buona. Il compito di un vescovo è quello di stare tra la propria gente, conoscerla, mettere in comunione quanto di buono ha da offrire. Stare in mezzo alla gente per me è vita, è respirare, è fondamentale”. Parlando del territorio e delle città della diocesi ne ha ricordato la bellezza e la ricchezza di testimonianze culturali e artistiche, ma anche di persone capaci e dotate di qualità umane e professionali “e questo andrebbe valorizzato non solo con dei progetti ma dei processi che si basino sulla condivisione, studio e comunione e che indichino nuove strade, che siano segni e spiragli di luce nel buio. Nello stile sinodale dell’ascolto, del discernimento personale e comunitario. A cominciare dal patrono San Valentino con il rilancio di percorsi pastorali che ne esaltino la spiritualità e la testimonianza di amore cristiano”.
Si è parlato anche di Terni, dei problemi economici e di visione della città a cavallo tra passato industriale che va riacquisito con nuova consapevolezza e la storia da consegnare alle generazioni future. “Terni ha una antica tradizione che bisognerebbe riscoprire saggiamente – ha detto il vescovo – valorizzare artisti del territorio passati e presenti, che sono ricchezze da valorizzare in vita”.
L’incontro si è concluso con la preghiera e la benedizione del vescovo Soddu.

Maratona di lettura di The Economy of Francesco a sostegno delle donne iraniane e afghane

Il prossimo 28 gennaio, i giovani e le giovani di EoF lanciano in tutto il mondo una maratona di lettura a sostegno delle donne iraniane e afghane. Dopo la maratona in diretta streaming, che lo scorso 7 dicembre 2022 aveva visto 28 giovani collegati da altrettanti paesi del mondo in una staffetta di lettura, EoF organizza un nuovo appuntamento per continuare ad esprimere solidarietà ai giovani e alle giovani che in Iran e in Afghanistan protestano contro le violenze, i crimini e gli abusi che stanno colpendo soprattutto le donne.
Da un lato in Iran dove le proteste sono iniziate per la morte di Mahsa Amini, fermata e arrestata lo scorso settembre perché non indossava correttamente l’hijab. A scendere in piazza sono state in prima battuta le donne: donna, vita, libertà! il loro slogan. Sono state poi seguite e sostenute anche dagli uomini e soprattutto hanno iniziato a manifestare i giovani universitari. Nonostante la repressione dura del regime (524 persone sono state uccise e oltre 19mila sono stati incarcerati, fra loro tantissimi ragazzi e ragazze), le proteste hanno raccolto un sostegno progressivamente più ampio. Dall’altro in Afghanistan dove alle donne è negata la possibilità di accedere a palestre, parchi pubblici, di frequentare università e di lavorare nelle ong. “La vita delle donne e delle bambine dell’Afghanistan è devastata dalla repressione dei loro diritti umani da parte dei talebani” denuncia il rapporto Amnesty International 2022 che, inoltre, riporta arresti, imprigionamenti, torture e sparizioni forzate di donne che prendono parte alle proteste contro le norme oppressive.

Il 28 gennaio i giovani e le giovani di EoF manifesteranno a sostegno delle donne afghane ed iraniane proponendo una maratona di lettura dei racconti orientali Le Mille e una Notte. L’incipt della celebre raccolta narra del re Shahriyar che tradito da sua moglie, sposa una donna ogni notte e la mattina seguente la fa uccidere. Finché Shahrazad, figlia del visir, immagina una soluzione: intratterrà il re ogni notte narrandogli una nuova storia e rimandando la fine del racconto alla notte successiva. L’espediente funziona, e alla fine dei ‘mille e uno’ racconti, il re dimenticò anche il suo odio per le donne. Così Shahrazad salvò le donne del paese e salvò se stessa, riuscendo a trovare ogni sera una nuova storia da raccontare.
L’invito, dunque, è quello di organizzare nella propria città una lettura di alcuni dei racconti de Le Mille e una Notte, seguito da una discussione pubblica su quanto sta accadendo in Iran and Afghanistan. Tantissime città hanno già aderito da tutto il mondo, coinvolgendo associazioni, movimenti, singoli cittadini: Köln in Germania, Oslo, Pacos in Portogallo, e ancora Cile e Spagna. Molte anche le iniziative in Italia, tra cui Arezzo, Roma, Capua, Ascoli Piceno, Milano e Torino con un evento al Sermig Arsenale della Pace. Anche Matera aderisce proponendo una maratona di lettura in una residenza per anziani. Grande adesione nel mondo della scuola dove gli studenti stanno già organizzandosi a Parma, Lecco, Reggio Calabria.
“Economy of Francesco sta facendo ciò che hanno chiesto le persone a cui è dedicata la manifestazione: fate sentire la nostra voce, non dimenticateci – racconta uno dei giovani EoF – . Oggi ogni questione sociale e politica viene rimossa dopo pochi giorni dalla sua esplosione mediatica. Ecco perché occorre essere vigili, come sentinelle a presidio di un problema per cui non c’è (forse) soluzione immediata, ma rispetto al quale non ci si può girare dall’altra parte”. “Sentiamo il dovere – continuano le organizzatrici – di metterci accanto alle donne iraniane e afghane che stanno lottando per la loro libertà e accanto a tutti i giovani che stanno provando a costruire un futuro migliore. E lo faremo utilizzando le parole. L’espediente narrativo di Mille e una Notte ricorda che la narrazione è anche un luogo dove recarsi per provare a sconfiggere la morte: un segno per celebrare e difendere il valore delle parole e la loro capacità generativa di salvezza, il diritto fondamentale di esprimersi, di protestare, di difendere e lottare per la vita, i diritti e la libertà. Che siano le donne e i giovani a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere”.
È ancora possibile organizzare una Maratona di lettura EoF il prossimo 28 gennaio. Per informazioni su come fare o per aderire ad una iniziativa tra quelle già in programma, visita il sito www.francescoeconomy.org.

Ad Amelia celebrata la 72^ giornata regionale del Ringraziamento della Coldiretti Umbria.

Domenica 22 gennaio è stata celebrata ad Amelia la 72^ giornata regionale del Ringraziamento della Coldiretti Umbria. Alle ore 11.15 nella concattedrale di Santa Fermina il vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu ha presieduto la solenne celebrazione, concelebrata da mons. Nicola Macculi consigliere ecclesiastico Confederazione Nazionale Coldiretti.  Presenti il sindaco di Amelia Laura Pernazza, altri sindaci del comprensorio amerino, il questore di Terni Bruno Failla, l’assessore regionale alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria Roberto Morroni, il presidente regionale di Coldiretti Albano Agabiti, rappresentanti di Coldiretti Perugia e di Coldiretti Terni, e altre autorità militari cittadine.
«Dire terra significa dire eucarestia – ha detto il vescovo Soddu -, perché Dio non è rimasto in una situazione metafisica rispetto all’umanità, ma si è incarnato divenendo uno di noi, umile fra gli umili». Ha ricordato poi l’importanza della genuinità dei prodotti per cui ci si sta battendo anche a livello europeo, riguardo la sinteticità dei prodotti che mettono a repentaglio il frutto buono della terra «il vostro lavoro e il prodotto giunga ad un fine e venga ad annullare le proposte di legge che si presentano come pericoli per il vostro lavoro e la salute delle persone. Vogliamo offrire al Signore la nostra preghiera seguendo la volontà del Signore che niente si perda sia delle pesone che dei prodotti della terra, perché diano frutti numerosi di opere buone, secondo giustizia, secondo verità e secondo il volere di Dio».
Nel corso della celebrazione i rappresentanti di alcuni Comuni dell’Umbria hanno donato all’offertorio dei prodotti tipici della terra.
«C’è in noi profonda sofferenza per quello che sta succedendo con la guerra che sta producendo vittime e danni ai mercati e all’agricoltura – ha detto il presidente Coldiretti Agabiti –. Dopo la pandemia con grande resilienza è stata data la continuità della produzione di cibo ed ora cerchiamo di affrontare questa nuova criticità. A questi problemi si unisce quello dei cambiamenti climatici: dobbiamo tutelare questa natura e questo territorio che ci è stata consegnata e trasmetterla migliore alle future generazioni, non andando ad usurparla, ma salvaguardandola per il bene di tutti»
Al termine della Santa Messa in piazza XX settembre c’è stata l’esibizione del Gruppo Sbandieratorí e Musici Città di Amelia e la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, in collaborazione con l’Associazione Lavoro e Motori e Ara Umbria, la sfilata cavalli con il Centro Ippico Todano.

 

Perugia – celebrazione della Domenica della Parola 2023 con l’arcivescovo Ivan Maffeis e lectio a più voci in cattedrale promossa dal Servizio per l’animazione biblica e l’Ufficio liturgico

Sarà celebrata nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia la Domenica della Parola 2023, nel pomeriggio del 22 gennaio, con l’accoglienza dei fedeli alle ore 16.30, che si tiene ogni anno su indicazione di Papa Francesco nella III domenica del Tempo Ordinario, promossa a livello diocesano dal Servizio per l’animazione biblica e l’Ufficio liturgico. A precedere la celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis, sarà la lectio divina a più voci sul brano evangelico di Marta e Maria (Lc 10,38-42), in programma alle ore 16.45.
All’evento religioso, che culminerà con la celebrazione eucaristica delle ore 18, sono invitati a partecipare sacerdoti, diaconi, uomini e donne a vita consacrata e fedeli laici. A tutti loro è messo a disposizione il sussidio redatto dalla Cei per l’animazione liturgica delle assemblee domenicali e per la formazione personale, scaricabile dal link: http://diocesi.perugia.it/wp-content/uploads/2023/01/Domenica-della-Parola-2023.pdf . Per ulteriori informazioni sulla Domenica della Parola 2023 consultare il sito: www.lapartebuona.it .

Perugia – la lettera dell’arcivescovo Ivan Maffeis in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Ad accompagnare quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sono le parole essenziali del profeta Isaia: “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1,17).
Il male e l’ingiustizia si esprimono in diversi modi, indossano la maschera violenta della guerra come pure quella dei conflitti che attraversano e impoveriscono la nostra società e le nostre stesse famiglie.
Sotto questa cenere rimane viva e forte una domanda di spiritualità e di comunione. Mette alla prova la capacità di noi cristiani di testimoniare il primato del Vangelo e della grazia, a partire dalla disponibilità a purificare e riconciliare la memoria, rispetto a controversie e incomprensioni che ci hanno visti dividerci.
Il respiro che questa Settimana intende portare nel nostro cammino di vita è un richiamo alla conversione di sé per andare verso l’altro, attenti a costruire relazioni sincere e fraterne, ad accoglierci reciprocamente – oltre le definizioni giuridiche – e a unire le nostre voci nella testimonianza della pace. Solo in questo modo sarà possibile condividere la ricchezza delle nostre tradizioni confessionali, tutte partecipi dell’unico corpo di Cristo.
Solo imparando a conoscerci, a stimarci e a camminare insieme, possiamo essere segno e strumento perché altri incontrino l’esperienza liberante del Vangelo.
Nel respiro del Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane di Perugia sono promosse alcune celebrazioni ecumeniche: sabato 21, alle 18, nella Chiesa della Comunità Ortodossa Romena (via della Viola, 1) e domenica 22, alle 17 presso la Chiesa Valdese (Via Machiavelli, 10). Anche in Cattedrale, la Domenica della Parola (22 gennaio, alle 18) avrà questa prospettiva, nella convinzione che passa dalla fedeltà alla Parola il fondamento dell’unità dei discepoli di Cristo, la via che conduce alla comune professione di fede, la possibilità di lodare e servire in maniera credibile il Signore.

Spoleto – Giubileo degli Agricoltori e festa di S. Antonio a Fratta di Montefalco con l’arcivescovo Renato Boccardo. Benedizione dei mezzi agricoli e degli animali. Già iscritti oltre 100 trattoristi.

Domenica 22 gennaio 2023 alle ore 10.00 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo presiederà la Messa per il Giubileo degli Agricoltori nella chiesa di S. Biagio a Fratta di Montefalco. L’iniziativa rientra nel celebrazioni dell’825° anniversario di dedicazione della Cattedrale di Spoleto (ottobre 2022-ottobre 2023) ed è patrocinata dal Comune di Montefalco. Al termine della Messa, cui sono state invitate anche le varie associazioni delle Feste di S. Antonio del territorio, mons. Boccardo benedirà i mezzi agricoli e gli animali. Hanno già dato conferma oltre 100 trattoristi, il cui ritrovo è previsto per le ore 8.30. La mattinata si concluderà con un momento conviviale presso il complesso di S. Agostino a Montefalco.

Don Vito Stramaccia, parroco della zona pastorale di Montefalco, sottolinea come «la Chiesa da sempre fa sentire la sua voce affinché l’agricoltura sia sempre più valorizzata, anche con precise scelte politiche ed economiche. Come ci ha ricordato papa Francesco, infatti, “non c’è umanità senza coltivazione della terra, non c’è vita buona senza il cibo che essa produce per gli uomini e le donne di ogni continente”. E come cristiani abbiamo il dovere – prosegue ancora don Vito, che tra l’altro proviene da una famiglia di agricoltori di Macerino di Acquasparta (TR) – di trasmettere alle nuove generazioni la passione per la custodia della terra e la dedizione che da sempre i contadini le riservano».

Questa importante giornata è stata organizzata anche grazie al sostengo di alcuni imprenditori del territorio: Farchioni Olii S.p.A. (Giano dell’Umbria), Claas Agricoltura S.r.l. (Spello), Gruppo Grigi Cereali (Bastia Umbra), Spitelli Agristore (Protte di Spoleto), Agrieuro (Castel Ritaldi e Spoleto), Terre del Marchese-Frantoio e Cantina Celesti (Colle del Marchese di Castel Ritaldi), Molino F.lli Bernardini (Madonna della Stella di Montefalco), Macchine agricole di Falcinelli Mario s.n.c. (Foligno), Confederazione Produttori Agricoli Umbria, Panificio Cucci (Spoleto).

Foligno – Premio “Giglio d’oro” al Card. Betori e a Mons. Buoncristiani

Sabato 21 gennaio alle ore 16.30 presso il Teatro San Carlo, via A. Saffi 18 in Foligno, l’associazione Pro Foligno invita alla cerimonia del Giglio d’oro conferito per l’anno 2023. Il riconoscimento viene conferito per l’anno 2023 a due personalità che onorano la città di Foligno: il Card. Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze e Mons. Antonio Buoncristiani Arcivescovo emerito di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.

La Pro Foligno, nel corso dei suoi cento anni, ha vissuto inevitabilmente eventi fortunati incrociati con momenti di difficoltà. Al di là dei singoli eventi, rimangono tuttavia le pietre miliari che la Pro Foligno ha lasciato in custodia alla città. Già nel 1906 ebbe a compiere una operazione coraggiosa con la fondazione della associazione di pubblica assistenza “Croce Bianca”. Successivamente, su proposta di Mons. Falcoci Pulignani, si qualificò con iniziative di forte spessore culturale quali le conferenze popolari, la pubblicazione della guida illustrata della città, la Biblioteca Popolare circolante, che rimase attiva fino al 1936 allorchè in Palazzo Trinci fu aperta la Biblioteca Comunale.

Assisi – giorno della memoria, Il 27 gennaio consegna delle medaglie d’onore

“Anche quest’anno in occasione del Giorno della Memoria abbiamo pensato a un ricco programma di appuntamenti che non si esaurisce il 27 gennaio, giornata particolarmente sentita in quanto la Prefettura consegnerà proprio in Assisi le Medaglie d’Onore, ma che si sviluppa anche nei prossimi mesi per dare il senso di un ricordo continuo e costante e che riguarda tutta la città. Assisi è stata infatti protagonista di una straordinaria pagina di accoglienza che ha visto tanti cittadini mobilitarsi: storie meno conosciute ma comunque importanti”. Con queste parole Marina Rosati, ideatrice e responsabile del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”, realizzato dalla fondazione diocesana Opera Casa Papa Giovanni, presenta la serie di eventi promossi in occasione del Giorno della Memoria, insieme al Comune di Assisi. La serie di appuntamenti si aprirà il 23-25-27 gennaio alle ore 10 con “Leggere la memoria per generare il futuro” alla biblioteca comunale di Assisi e il 24-26-31 gennaio sempre alle ore 10 e con la stessa iniziativa al Bibliopoint di Santa Maria degli Angeli. Venerdì 27 gennaio alle ore 11 nella Sala della Spogliazione del palazzo vescovile ci sarà, come detto, la consegna delle Medaglie d’Onore da parte del prefetto di Perugia Armando Gradone e con i saluti del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino.
Sabato 28 gennaio, alle ore 17 nella sala della Conciliazione del palazzo comunale “La storia di Marcella Ranzato in Paladin”: a raccontare come un’impiegata comunale sia entrata nell’organizzazione che falsificava le carte d’identità saranno direttamente i figli Paolo e Anna Chiara. Domenica 29 gennaio in piazza del Comune, con partenza alle ore 15, il percorso alla scoperta dei luoghi assisani della Memoria (non è necessaria la prenotazione) con la visita quest’anno alla casa di Maceo Angeli e alla Basilica di San Francesco dove verrà ricordato il frate conventuale, padre Michele Todde che aiutava gli ebrei; si potranno vedere i luoghi della Basilica dove venivano nascosti gli stessi. Gli appuntamenti di gennaio si chiudono lunedì 30 alle ore 18 al teatro della Pro Civitate Christiana con il concerto “Kechì Kinnòr – Prendi il violino” con Enrico Fink e i solisti dell’Orchestra multietnica di Arezzo. Altri appuntamenti sono in programma per lunedì 6 marzo alle ore 10.30 quando, in occasione della Giornata europea dei Giusti, ci sarà una cerimonia in ricordo di Giovanni Palatucci, poliziotto italiano Giusto tra le Nazioni; venerdì 26 maggio alle ore 18 all’oratorio di Santa Chiarella si ricorderà Vittorio Rinaldi, giovane assisano ingiustamente condannato e ucciso nel 1939; e sabato 17 giugno alle ore 11.30 in viale Vittorio Emanuele II, cerimonia in onore di Valentin Muller.

Terni – Lutto in diocesi per la morte di Nicola Mole’ cattolico vero ed appassionato. Il funerale il 18 gennaio nella chiesa di San Pietro a Terni

La comunità diocesana è in lutto per la morte dell’avvocato Nicola Molè, avvenuta il 17 gennaio, all’età di 92 anni. Nicola Molè nato Polia (Vibo Valentia) il 26 febbraio 1931, coniugato e padre di due figli, avvocato libero professionista, commendatore dell’ordine di San Gregorio Magno, si è laureato in Giurisprudenza nel 1954 all’Università di Roma. Ha svolto il servizio militare di leva come sottotenente dell’Arma dei Carabinieri negli anni 1955-56, alla quale era rimasto legato partecipando alle varie ricorrenze annuali.
Intellettuale di valore, cattolico vero ed appassionato, è stato un punto di riferimento per la comunità intera e per il laicato diocesano dal dopoguerra ad oggi, sia all’interno della Chiesa che nella città attraverso le sue molteplici forme di presenza e di servizio, principalmente nell’Azione Cattolica dove è stato presidente diocesano della Giac dal 1951 al 1954, in seguito presidente diocesano e delegato regionale Aci dell’Umbria dal 1970 al 1980. Abbracciava e seguiva con passione e dedizione lo sviluppo della Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II ed è stato conoscitore attento della Dottrina sociale della chiesa.
In diocesi è stato delegato per i problemi sociali e del lavoro durante l’episcopato di mons. Santo Quadri e tra coloro che prepararono la visita di papa Giovanni Paolo II a Terni e all’acciaieria. Presidente del consiglio pastorale diocesano ad inizio 2000 e membro della segreteria del Congresso dei laici, vicepresidente del comitato diocesano per il Giubileo del 2000, cofondatore della Unione Giuristi Cattolici Italiani di Terni, di cui è stato primo Presidente e Presidente Emerito e Vice Presidente.
È stato tra i fondatori di Radio Tna agli inizi degli anni Settanta, incaricato da mons. Quadri per la comunicazione sociale, ambito che non ha mai abbandonato da allora ad oggi, scrivendo articoli ed editoriali per il settimanale cattolico regionale La Voce, per il Messaggero, per settimanali e riviste cattoliche, per la radio e partecipando a trasmissioni televisive e dibattiti, dove ha sempre dato il suo chiaro e appassionato contributo sui temi sociali, ecclesiali e politici. In ambito regionale è stato coordinatore della commissione per le Comunicazioni sociali e collaboratore attivo dell’ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali.
“La nostra diocesi perde una persona di grande spessore per la città di Terni – ricorda il vescovo Francesco Soddu – che ha servito la società da credente e cristiano appassionato. Il suo servizio a tutto tondo lo annovera tra i personaggi che hanno segnato profondamente la vita sociale, civile e religiosa della nostra diocesi. Ringraziamo il Signore per avercelo donato. Il suo esempio rimane come uno dei grandi tesori a cui far sempre riferimento, nel perseguimento del bene comune che è stato uno dei cardini della sua opera e testimonianza”.
L’impegno politico, lo ha visto consigliere comunale di Terni dal 1960 al 1970 e presidente della Provincia di Terni dal 1995 al 1999.
“Uno dei tanti” è la sua pubblicazione del 2013, che raccoglie memorie tra militanza religiosa e impegno politico, dove come storico e come credente, diventa esploratore attento e puntuale dei variegati scenari nazionali e locali, ecclesiali e civili, come laico che nella Chiesa, con gioia, vive la sua condizione laica ne ricorda i dinamismi spesso conflittuali, le elaborazioni teologiche e pastorali a seguito del Concilio Vaticano II, ripercorre la sua straordinaria avventura calata in un panorama amplissimo, aperto su tutti i fronti, dalla politica all’economia, dalla comunicazione ai partiti, dalla comunità ecclesiale alla società civile.
La sua ultima testimonianza, lucida commovente e incisiva, in occasione dell’incontro nella chiesa di san Lorenzo il 9 novembre 2022 “In vecchiaia daranno ancora frutti” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio.

Le esequie saranno celebrate mercoledì 18 gennaio alle ore 14.30 nella chiesa di San Pietro a Terni e presiedute dal vescovo della diocesi mons. Francesco Antonio Soddu.

 

Perugia – morte in Nigeria del sacerdote padre Isaac Achi, il ricordo di persecuzioni testimoniate dal sacerdote diocesano Orlando Sbicca, missionario in Burundi dal 1971 al 1979

«Ogni volta che apprendo la tragica notizia della morte violenta di un missionario, sia consacrato sia laico, in terra di missione, mi vengono i brividi. Nella morte atroce di padre Isaac Achi, bruciato vivo nella sua canonica in Nigeria, domenica scorsa (15 gennaio, n.d.r.), rivivo quanto è accaduto ad alcuni dei miei compagni in Burundi, presso la Missione di Buyengero dei Padri Saveriani. La sera del 30 settembre 1995, tre soldati arrivano alla Missione di Buyengero: fanno inginocchiare padre Ottorino Maule, padre Aldo Marchiol e Catina Gubert, una volontaria laica, e vengono uccisi con arma da fuoco. Padre Ottorino Maule fu ordinato sacerdote insieme a me e ad altri 29 saveriani il 15 ottobre 1967». A raccontarlo al settimanale cattolico La Voce, in edicola venerdì 20 gennaio, è l’ottantaduenne monsignor Orlando Sbicca, direttore dell’Ufficio diocesano missionario di Perugia-Città della Pieve, che trentenne, nel 1971, lasciò la sua Umbria (è originario di Deruta dove è nato l’11 gennaio 1941) per andare missionario in Burundi. Dal piccolo Paese africano, della regione dei Grandi Laghi, don Orlando venne espulso, su disposizione delle autorità governative, otto anni dopo, nel 1979, perché considerato un «prete contrario ai vatussi», precisa lo stesso sacerdote. «Pur avendo dalla mia parte – ricorda don Orlando – persone del posto che testimoniarono in mio favore, smentendo le false accuse a me mosse, non ebbi scampo. Dopo momenti di tensione e di paura mi fu ordinato di lasciare il Burundi in 24 ore… Furono momenti duri! Certo, con il cuore sono rimasto per sempre in Africa. Ogni volta che apprendo notizie su feroci persecuzioni, i ricordi affiorano nella mente e penso anche a quanto bene i missionari riescono a fare in mezzo a mille difficoltà e tribolazioni».

«I cristiani sono da sempre perseguitati per la testimonianza della propria fede – commenta l’anziano sacerdote –, diversi, purtroppo, fino al martirio in molte parti del mondo. È una tragedia che si ripete periodicamente con decine di morti. Lo scorso anno ne abbiamo contati ventidue tra consacrati/te e laici/che in terra di missione. La loro memoria non va dimenticata e per questo ogni anno celebriamo anche nella nostra comunità diocesana la Giornata dei missionari martiri, il 24 marzo, in ricordo dell’uccisione, avvenuta nel 1980, dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Romeo, il “Santo de America”. E’ inquietante anche il fatto che ormai la stampa dà sempre meno rilevanza a questi martiri e al loro martirio, come del resto anche alle cosiddette guerre “dimenticate”, che si trasformano in vere e proprie stragi di innocenti indifesi. Di queste stragi, tra i pochi a darne notizia, sono proprio i missionari che lo fanno, spesso, rischiando la vita. È di conforto – conclude don Orlando Sbicca – che il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, abbia subito condannato il brutale omicidio di padre Achi in Nigeria e fatto appello affinché tutti i governi proteggano le minoranze cristiane».