Perugia: Anche la Pastorale familiare diocesana aderisce alla Prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani “Io sono con te ogni giorno” (Mt 28,20), esortando i giovani a visitarli e a pregare per loro

“Domenica 25 luglio, alla vigilia della festa dei Santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù, si celebra la Prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, fortemente voluta da papa Francesco”. Ad annunciarlo sono i coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare di Perugia-Città della Pieve, nell’aderire a questo significativo evento ecclesiale e invitando famiglie e comunità parrocchiali a viverla con particolare raccoglimento durante le celebrazioni eucaristiche e facendo visita agli anziani portandogli in dono anche la preghiera della giornata il cui testo è scaricabile dal link: http://diocesi.perugia.it/wp-content/uploads/2021/07/preghiera-nonni.pdf .

Significato e tema. “Scopriamo attraverso una breve sintesi del Documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita – proseguono i coniugi Convito – il significato di questa festa. ‘La scelta di indire questa Giornata si colloca in un tempo segnato dalla pandemia e da quanto la generazione dei più anziani ha sofferto in questi mesi, in ogni parte del mondo. Non poter essere vicini a chi soffre contraddice la vocazione alla misericordia dei cristiani e la Giornata è un’occasione per ribadire che la Chiesa non può rimanere distante da chi porta la croce. Il tema scelto dal Santo Padre “Io sono con te tutti i giorni” ovvero I am with you always (Mt 28,20) lo esprime con chiarezza: durante la pandemia e nel tempo che inizierà dopo di essa, ogni comunità ecclesiale desidera stare con gli anziani tutti i giorni’”.

Alleanza giovani-anziani. Questa festa, inoltre, spiegano sempre i responsabili della Pastorale familiare, “si colloca al centro dell’anno che il Santo Padre ha dedicato alla famiglia in occasione del quinto anniversario dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia e nasce dalla consapevolezza del ruolo che gli anziani, anche coloro che non sono nonni, hanno o dovrebbero avere in famiglia. Essi rappresentano tre pilastri fondamentali per una nuova costruzione della società in cui l’alleanza giovani-anziani non può venir meno: il sogno, la memoria e la preghiera. Chi se non i giovani può prendere i sogni degli anziani e portarli avanti? E chi sarà custode delle radici se non la memoria degli anziani? La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti”.

Visitare gli anziani. Fra le tante modalità di vicinanza che le Chiese locali e le singole persone possono utilizzare per “farsi prossimi” agli anziani, e celebrare tale Giornata, ne viene suggerita una, di facile realizzazione e di grande efficacia: “la visita” che i giovani possono fare agli anziani consegnando il messaggio del Papa o la preghiera appositamente scritta. “Proprio per questo come Ufficio di pastorale familiare – concludono Roberta e Luca Convito – abbiamo pensato di rendere disponibile sul sito della Diocesi e sulla nostra pagina Facebook la preghiera e l’immagine del sogno di Gioacchino, scelta come logo di questa Giornata e tratta dal ciclo delle Storie di Gioacchino e Anna di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ricordando che la visita è l’occasione per ogni nipote di dire a suo nonno e per ogni ragazzo di dire all’anziano che andrà a trovare: ‘Io sono con te ogni giorno!’”.

Assisi – intitolazione di piazzatta Concilio Vaticano II e largo don Giovanni Rossi

“Si tratta del giusto tributo, riconoscimento e gratitudine, a un uomo che non si è limitato a introdurre un nuovo modello pastorale ma ha inteso dare piena dignità al laicato protagonista dell’annuncio cristiano”. Sono queste le parole con cui don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana, presenta l’iniziativa accolta dall’amministrazione comunale di Assisi di intitolare due spazi cittadini proprio nei pressi del complesso della Pro Civitate Christiana rispettivamente a don Giovanni Rossi, fondatore della Pro Civitate Christiana e al Concilio Vaticano II. Infatti, per molti versi, don Rossi e i suoi Volontari anticiparono alcune delle sfide che in Assisi diedero vita a un vero e proprio laboratorio di preparazione prima, e di implementazione poi, del Concilio Vaticano II. Peraltro don Giovanni Rossi fu invitato come perito a partecipare all’assise della chiesa universale offrendo il proprio contributo soprattutto in relazione al Decreto sull’apostolato dei laici Apostolicam Actuositatem. L’intitolazione, al compiersi degli ottanta anni dalla fondazione della Pro Civitate Christiana, avverrà ufficialmente mercoledì 21 luglio alle 18.30 alla presenza del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, del sindaco Stefania Proietti e di Valter Stoppini, assessore competente e vicesindaco che si ritroveranno all’ingresso della Pro Civitate Christiana. La galleria d’Arte contemporanea, Cittadella Editrice, la rivista quindicinale Rocca, i corsi di studi e convegni, le scuole di formazione di musicoterapia e arteterapia, i laboratori teatrali e l’ospitalità aperta a coloro che intendono realizzare in Assisi appuntamenti formativi, associativi e pastorali, indicano la fedeltà all’ispirazione originaria di don Giovanni Rossi di questo “laboratorio di fede e di futuro”.

Assisi – bando del Premio internazionale dedicato a San Francesco e al Beato Carlo Acutis

È stato inviato alle Nunziature, alle Conferenze episcopali e alle Congregazioni maschili e femminili di tutto il mondo e inserito su diversi siti e canali specializzati, il bando di partecipazione del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della Fraternità”, relativo all’edizione 2022.

Il premio, come previsto nello Statuto e nel Regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”.

Il bando, tradotto anche in inglese e sostenuto dalla Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione, istituita dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, è consultabile online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com.

Il vincitore del premio riceverà una somma in denaro al massimo di 50.000 euro, un foulard in ricordo del mantello con cui il vescovo Guido coprì il giovane Francesco quando compì il gesto della spogliazione e una targa recante le immagini di San Francesco d’Assisi e del Beato Carlo Acutis.

Il bando scade il 31 ottobre 2021, pertanto le domande di partecipazione con le candidature dovranno pervenire entro tale data. Saranno favoriti i progetti avviati da e destinati ad essere realizzati da soggetti di età inferiore ai 35 anni.

Perugia – restauro della facciata della cattedrale di San Lorenzo Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, l’Arcidiocesi di Perugia ed Eni gas e luce insieme

Si è svolta questa mattina, alla presenza di Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Gualtiero Bassetti, di Brunello Cucinelli Presidente della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, di Alberto Chiarini Amministratore Delegato di Eni gas e luce, dell’architetto Elvira Cajano Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, del Sindaco di Perugia Andrea Romizi, e di Mons. Fausto Sciurpa, Arciprete della Cattedrale, la conferenza stampa di presentazione del progetto per il restauro delle facciate della Chiesa di San Lorenzo, Cattedrale di Perugia. Gli interventi che beneficeranno del cosiddetto “Bonus facciate” istituito con la legge finanziaria del 2020, saranno realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ed Eni gas e luce che con il progetto CappottoMio oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, acquisterà il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90% prevista. I lavori iniziati il 12 luglio riguarderanno il restauro conservativo delle facciate frontali e laterali, della scalinata esterna e del monumento bronzeo a Giulio III.
Sono previsti inoltre interventi di ripulitura delle pietre, rimozione di alcuni inserti di cemento applicati come giunti tra le pietre in vecchi restauri che verranno sostituiti con materiali e modalità compatibili con i principi del restauro conservativo e l’importanza storico-artistica del monumento.

«La cattedrale di San Lorenzo, cuore e punto di riferimento della vita liturgica di tutta la comunità diocesana, esprime, anche nella sua collocazione e nella sua configurazione architettonica, il centro nevralgico della Perugia civile e religiosa. Con le sue mura imponenti e disadorne richiama con forza la precarietà dell’esistenza, dove il “non finito” manifesta tutta l’incompletezza umana, che solo in Dio raggiunge il pieno compimento e splendore. I suoi immensi spazi, vuoti durante il tempo di pandemia, ci hanno impressionato ed emozionato. Con la ripresa dei flussi di persone e soprattutto della vita liturgica, si avverte quanto mai necessario il restauro delle possenti prospetti laterali che da secoli sorreggono questo edificio maestoso eppure fragile, stretto insieme da un delicato equilibrio architettonico. Ringrazio pertanto Eni gas e luce, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e quanti, con un gesto di cuore, di fede e di grande lungimiranza, hanno assunto l’iniziativa di ristrutturare le facciate della cattedrale di Perugia. Si tratta di un lavoro complesso e raffinato, impegnativo ma destinato a durare nel tempo, che darà nuova vita e splendore alla nostra Chiesa madre» ha dichiarato il Cardinal Bassetti.

Brunello Cucinelli ha commentato: «Quando, in tutti questi anni trascorsi, mi capitava di passare accanto alla nostra bella cattedrale, non potevo fare a meno di meravigliarmi per la sua maestosità e bellezza e pensavo sempre al giorno in cui avrei potuto fare qualcosa per custodirla per chi verrà dopo di noi. Questo giorno celebra quindi per me la realizzazione di un bel sogno, quello di un restauro fortemente voluto dalla sensibilità del mio amico il Cardinale Bassetti, garantito dall’esperienza e dalla saggezza della nostra nuova Soprintendente, Elvira Cajano, e reso possibile dalla professionalità di Eni gas e luce e dalla Fondazione di Famiglia, con sincero e grande amore per Perugia. Diceva John Ruskin che la custodia dei monumenti è un atto di alta moralità e rispetto per la storia, e mi affascina pensare che in questo caso quello che stiamo custodendo è simbolo altissimo di arte e della spiritualità di tutto un popolo».

«Grazie alla lungimiranza del Cardinale Bassetti e la collaborazione con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli siamo riusciti, con il supporto dei nostri partner che realizzeranno i lavori, a rendere realtà il restauro della cattedrale di Perugia, dove sfrutteremo in pieno i vantaggi offerti dal bonus facciate 90% . Eni gas e luce garantirà la supervisione e ne acquisterà il relativo credito fiscale che servirà a compensare gran parte degli oneri necessari per la realizzazione degli interventi. L’attenzione alle persone e in particolare alle tematiche di efficienza energetica e di recupero del patrimonio urbanistico e artistico, come la Cattedrale di San Lorenzo, rientrano ancora di più tra gli impegni della nuova Eni gas e luce che dal 1 luglio ha aggiornato il suo statuto diventando Società Benefit. Essere Società Benefit significa unire agli obiettivi di profitto anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società, le comunità, le persone e anche sull’ambiente e segna per noi un ulteriore passo nella realizzazione degli impegni portati avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di aiutare le persone e le aziende a fare un uso migliore dell’energia, per usarne meno» ha dichiarato Alberto Chiarini, Amministratore Delegato di Eni gas e luce.

Terni – nuovo direttore della Caritas diocesana padre Stefano Tondelli

Avvicendamento alla direzione della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia: il nuovo direttore, nominato dal vescovo Giuseppe Piemontese per il prossimo quinquennio, è padre Stefano Tondelli, 48 anni, frate minore francescano, attualmente viceparroco di San Massimiliano Kolbe ad Amelia, con una lunga esperienza in ambito caritativo prima come parroco a Sant’Antonio di Terni per nove anni e poi ad Assisi per sei anni come vicedirettore della Caritas diocesana e responsabile del centro di prima accoglienza a Santa Maria degli Angeli.
Vicedirettori della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia sono stati confermati i diaconi Sandro Maschiella e Mauro Tosi.

«Sono onorato di questo incarico che mi pone direttamente a servizio della chiesa diocesana e dei più bisognosi – dichiara il nuovo direttore padre Stefano – e che apre sempre più al magistero di papa Francesco, delle sue encicliche “Laudato Sii” e “Fratelli tutti” nell’ascolto degli ultimi e di una chiesa in uscita, che ritengo siano le basi dell’operare come Caritas. Tre sono i punti da cui partire, le definisco le tre G: Gruppo come metodo di lavoro insieme tra le varie realtà caritative, che si apre alla sinodalità di tutta la chiesa diocesana; Giovani coinvolgendoli nella Caritas come operatori ma anche come destinatari di attenzione dei loro bisogni e delle tante nuove povertà che vivono, penso alla ludopatia, alla droga e altre forme di dipendenza; Gesù al centro di ogni azione e su di lui fondare la nostra spiritualità e formazione umana. Sarà molto importante sviluppare quanto di buono già c’è nel tessuto caritativo della diocesi, dove ci sono tanti sacerdoti e laici molto aperti e sensibili verso i poveri sia sotto l’aspetto materiale che spirituale».

Padre Stefano Tondelli succede al diacono Ideale Piantoni che per cinque anni ha guidato la Caritas diocesana e al quale va il più sentito ringraziamento del vescovo Giuseppe Piemontese, della comunità diocesana e di quanti nella Chiesa regionale e diocesana conoscono e apprezzano le sue doti umane e cristiane, per la dedizione, disponibilità e infaticabilità nel prendersi cura di tante persone in difficoltà, per amore del prossimo bisognoso e per aver avviato un cammino di comunione e diffusione della pastorale della carità attraverso la promozione delle Caritas parrocchiali in questi anni, tra i più difficili e complessi per l’esplosione di nuovi bisogni e di nuove forme di povertà, provocate dalla crisi economica e dalla pandemia.

Al neo direttore padre Stefano va l’augurio più sentito di buon lavoro nel continuare a promuovere la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, in un cammino pastorale di comunione ecclesiale e di attenzione alle tante nuove forme di povertà

Assisi – accoglienza dei profughi attraverso i corridoi umanitari della Caritas

La Caritas diocesana nei giorni scorsi ha accolto una giovane donna eritrea cresciuta in Etiopia. La donna arrivata il 23 giugno con il secondo Corridoio umanitario dal Niger, insieme a 45 profughi di otto diverse nazionalità che sono stati accolti da 9 diocesi italiane, ha vissuto in prima persona le atrocità delle carceri libiche. Tramite l’UNHCR è stata salvata dall’inferno e trasferita in Niger. La ragazza è molto provata, ma ha anche tanta forza e consapevolezza.

Dall’inizio dell’anno è la sesta persona, insieme alla famiglia irachena arrivata a maggio 2021, che la Caritas diocesana ospita, partecipando al progetto dei Corridoi umanitari organizzati da Caritas Italiana su mandato della Conferenza episcopale italiana e dall’UNHCR.

In totale le persone accolte dalla Caritas diocesana, dal 2018 ad oggi grazie ai Corridoi umanitari, sono 31.

Nel 2018 a giugno sono arrivati 24 rifugiati eritrei, salvati dai campi profughi dell’Etiopia, sostenuti nel percorso di integrazione del tessuto diocesano anche grazie al sostegno e alla vicinanza di famiglie tutor italiane che continuano tuttora a prestare il loro contributo. Nel 2019 la Caritas ha reso possibile anche l’arrivo della moglie di uno di loro. Alcune di queste 24 persone oggi vivono ad Assisi altre si sono trasferite a Nocera Umbra.

Tra le persone accolte nel 2018 dalla Caritas, seppure non rientranti nel progetto dei corridoi umanitari, c’è inoltre una famiglia venezuelana che attualmente vive a Casacastalda.

Monte Cucco – messa in grotta per san Benedetto

Una consuetudine nata nel 2009 dall’idea del vescovo emerito di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, che si è ripetuta ogni anno, tranne nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria e delle prescrizioni anti contagio da Covid. È la celebrazione della santa messa nelle profondità delle grotte del monte Cucco nella data dell’11 luglio, memoria liturgica di san Benedetto da Norcia. Nonostante il “ventre della terra” dell’Appennino umbro-marchigiano sia ancora chiuso al pubblico – visti i lavori di ammodernamento dell’impianto di illuminazione che si chiuderanno nelle prossime settimane – un gruppo di circa 30 persone è sceso di nuovo nelle grotte per rinnovare il gesto e la preghiera in onore del patrono d’Europa e protettore degli speleologi. La santa messa è stata celebrata dal vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, alla presenza del sindaco di Costacciaro, Andrea Capponi, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, di guide escursionistiche e speleologi del parco di monte Cucco, di un gruppo di scout adulti del Masci eugubino.
“Ricordiamo qui san Benedetto – ha detto il vescovo Luciano aprendo la celebrazione – e la sua festa quest’anno viene proprio di domenica, quindi ci uniamo a tutte le comunità cristiane del mondo che stanno ringraziando il Signore per i suoi doni, a partire da quello più grande e che ci contiene tutti, cioè la sua creazione. Di essa fa parte – ha aggiunto Paolucci Bedini – anche questa meraviglia sotterranea nella quale, grazie a Dio, quest’anno siamo potuti tornare, dopo la pausa per la pandemia e dove ora possiamo tornare a celebrare le meraviglie del Signore”.
La liturgia è stata animata dal coro della parrocchia di Costacciaro e, alla fine, anche il sindaco del borgo appenninico ha voluto ringraziare i presenti.
“Teniamo molto a questa giornata e alla messa in grotta – ha detto Andrea Capponi – perché l’occasione rappresenta la riscoperta delle nostre radici, visto che anche il beato Tommaso ha vissuto per 55 anni in una grotta. Quindi vogliamo unire la festa di san Benedetto con un pensiero speciale alla nostra terra, terra di molti santi che hanno scelto questo percorso di solitudine tra i monti, come appunto il nostro patrono Tommaso da Costacciaro”.
Le varie zone del parco di monte Cucco sono state raggiunte nel fine settimana da numerosi escursionisti e da tante famiglie, in cerca di luoghi tranquilli, della frescura e del vento ristoratore, specie – come avviene solitamente con la bella stagione – nelle giornate più calde dell’estate.

Terni – Cammino dei Protomartiri presentazione della guida “Il cammino dei primi francescani, in tasca”

“Il cammino dei primi francescani, in tasca” è la guida redatta da Alessandro Corsi, edizioni Terra Santa, sul pellegrinaggio a piedi fra arte, natura e spiritualità lungo il percorso che collega i luoghi natali dei Protomartiri della valle ternana. Un percorso affascinante e ancora poco battuto, percorribile in una settimana, sui passi dei primi discepoli di Francesco d’Assisi. Una guida completa, ricchissima di immagini e informazioni, con preziose indicazioni sui sentieri e le altimetrie, i dislivelli e la segnaletica, i luoghi imperdibili e le indicazioni su dove mangiare e dormire.
Il libro sarà presentato sabato 17 luglio alle ore 11 al Museo diocesano di Terni alla presenza dell’autore, di Giuseppe Caffulli Edizioni Terra Santa, Leonardo Latini Sindaco di Terni, Mons. Giuseppe Piemontese Vescovo di Terni. Modera: Padre Pietro Messa ofm Pontificia Università Antonianum di Roma.
La guida ripercorre la storia dei cinque protomartiri francescani della valle ternana, le radici storiche, culturali e spirituali del Cammino dei Protomartiri, l’itinerario geografico con mappe e territorio, l’itinerario mistico con le sei tappe del cammino: dalla chiesa di Santa Maria della Pace (Terni) al convento di San Francesco (Stroncone), dal convento di San Francesco (Stroncone) alla chiesa di Santa Maria Assunta (Calvi dell’Umbria), dalla chiesa di Santa Maria Assunta (Calvi) alla chiesa di San Francesco (Narni), dalla chiesa di San Francesco (Narni) alla chiesa di San Francesco (San Gemini), dalla chiesa di San Francesco (San Gemini) alla chiesa di Santa Maria Assunta (Cesi), dalla chiesa di Santa Maria Assunta (Cesi)
al Santuario dei Protomartiri Francescani (Terni).
“Una guida che si rispetti non è mai solo una guida – scrive mons. Paolo Giulietti arcivescovo di Lucca – cioè non si limita a fornire le informazioni – pur necessarie – al percorso e ai relativi servizi: una guida che si rispetti si pone l’obiettivo di orientare quell’itinerario interiore che costituisce il principale portato di ogni vera esperienza di cammino.
I devoti dell’età di mezzo cercavano decisamente la comunione con Dio e a volte con la Chiesa, perché il pellegrinaggio poteva essere imposto anche come penitenza per gravi peccati; i viandanti del nostro tempo, decisamente più secolarizzati, si aspettano fondamentalmente di tornare diversi: l’esperienza del cammino desta ancora interesse soprattutto per tali attese, alimentate da una narrativa – anche nella forma del passaparola – che proprio su questo fa leva. Il cambiamento può essere desiderato più o meno consapevolmente, può investire aspetti diversi
della persona e può essere cercato a livelli più o meno profondi, però è una dimensione che, alla fin fine, non è difficile ritrovare nei racconti disponibili su carta e nel web.
La scommessa di questo cammino sta tutta nella valorizzazione del messaggio di cui esso è portatore: la spiritualità francescana orientata all’armonia con Dio, con il fratello e con la
creazione, testimoniata dal martirio di uomini appassionati, che in nome di questo ideale di armonia hanno accettato di morire. Il primo testimonial del Cammino dei Protomartiri e della sua
capacità di innescare un cambiamento interiore è proprio Sant’Antonio di Padova, che decise di farsi francescano dopo l’incontro con le salme di quei primi frati uccisi per il Vangelo, riportate in Europa dal Marocco. L’esperienza del martirio, che si rinnova nella Chiesa di ogni epoca, è infatti tanto impattante da far riflettere anche gli animi più indifferenti. Gli ideali per cui si arriva a dare la vita, infatti, non sono chiacchiere o artifici verbali, ma pongono domande radicali sul senso da dare alla propria esistenza, e sulla affidabilità delle speranze che la orientano al futuro”.

Assisi – le celebrazioni del Perdono di Assisi alla Porziuncola

La Porziuncola è una “porta sempre aperta” per tutti quelli – pellegrini e gente del luogo – che vogliono attingere alla grazia di Dio attraverso l’esperienza della Riconciliazione.
Nei giorni del Perdono, tale grazia è vissuta assieme alle migliaia di pellegrini, giovani e meno giovani, ma tutti desiderosi di percorrere il proprio pellegrinaggio, anche solo di pochi metri, per varcare la “porta della vita eterna” e ricevere il dono dell’Indulgenza plenaria.
Anche quest’anno sono tanti gli eventi che ci aiuteranno ad entrare e vivere in pienezza questo tempo di grazia che segna, per tantissimi fedeli, l’inizio di una vita nuova. (scopri di più sul Perdono della Porziuncola).

Il 29 luglio alle ore 21.15 inizierà il Triduo in preparazione al Perdono: saranno le meditazioni di S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ad introdurre i pellegrini alla celebrazione della misericordia lucrata da san Francesco nella chiesetta di Santa Maria degli Angeli.

Domenica 1 agosto sarà il giorno dell’apertura della Solennità del Perdono. Alle ore 11, sarà il Neo-eletto Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori a presiedere la Solenne Celebrazione Eucaristica che terminerà con la Processione di “Apertura del Perdono”: cosiddetta perché da quel momento, cioè dalle ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane.

Alle ore 19, i Primi Vespri saranno presieduti da S. E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Vescovo di Foligno. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale Veglia di preghiera serale alle 21.30 sarà guidata dal M.R.P. Filippo Betzu, OFM CAPP, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Sardegna.

Lunedì 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose Celebrazioni Eucaristiche (ore 7-8.30-10-11.30-16.30-18) previste.

S. Em.za Rev.ma Card. Mauro Piacenza Penitenziere Maggiore presso il Tribunale della Penitenzieria Apostolica presiederà la solenne celebrazione delle ore 11.30.

Il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, M.R.P. p. Francesco Piloni, presiederà alle ore 19 i Secondi Vespri della Solennità del Perdono.
Sempre giorno 2 agosto, alle ore 14.30 ci sarà l’ingresso in Porziuncola dei giovani del Corso “Rahamim. Nel segno della misericordia” e alle ore 20.00, in diretta dalla Porziuncola, la Veglia dei giovani.

Durante i due giorni sarà garantita la possibilità, per i pellegrini che lo desiderassero, di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione nel pieno rispetto di tutte le norme previste in materia di prevenzione del COVID-19.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Città di Castello – restauro della cappella della Madonna delle Grazie

Da alcuni mesi la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie è impegnata nel restauro della cappella del santuario, dove si venera la Patrona di Città di Castello e della Diocesi. È un luogo ricco di fede, storia e arte caro a tutti i Castellani.

I lavori sono stati avviati nello scorso mese di settembre e al momento sono stati già completati l’adeguamento antisismico, l’installazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento e il montaggio delle nuove mattonelle in cotto, ma il progetto prevede anche la collocazione di una vetrata per poter riscaldare la cappella nei mesi invernali, il restauro degli affreschi e della cornice in pietra del portale laterale.

L’impegno economico è notevole e in buona parte è sostenuto da un contributo della Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi del’8×1000 alla Chiesa Cattolica. La parte rimanente è a carico della Parrocchia.

In considerazione del profondo legame religioso, storico e culturale del santuario delle Grazie con la città, il Consiglio Parrocchiale Affari Economici fa appello a tutti i cittadini perché, sull’esempio di quanto avvenuto nelle generazioni passate, anche oggi rinnovino il loro impegno a mantenere e abbellire un luogo così significativo.

I lavori si possono sostenere in tre modi:

Acquistando una mattonella per un importo minimo di 50 Euro;
Sostenendo il restauro di una lunetta affrescata con 1.500 o 3.000 Euro (rispettivamente per le piccole e le grandi);
Devolvendo una offerta libera.
Le offerte si possono consegnare direttamente al Parroco, all’Associazione “Le Rose di Gerico” o devolvere tramite versamento su c/c bancario utilizzando il codice IBAN IT75Z0834521600000000004738. L’appello è rivolto alle associazioni, ai club service e ai privati. Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno a mantenere un significativo bene culturale e a trasmettere alle nuove generazioni la fede in Gesù Cristo, la devozione a Maria e l’amore per l’arte.