Centenario della rivista “San Francesco”, dalle piazze del santo al via le nuove agora’ della comunicazione

A 100 anni dall’uscita del primo numero della rivista San Francesco la redazione del mensile francescano e i frati del Sacro Convento di Assisi hanno organizzato una serie di incontri dedicati alla comunicazione e all’importanza della figura del Santo e dei suoi viaggi in Italia e nel mondo. Il primo evento si terrà domenica 24 gennaio alle 21, in diretta streaming sul sito sanfrancesco.org, un dialogo dal titolo “Parole Povere” tra il Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino, il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, la direttrice di Rai Giornale Radio e Radio Uno, Simona Sala, il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Beppe Giulietti, e il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato. Modera l’incontro Alessio Antonielli.

Ogni mese in dialogo in una piazza diversa d’Italia per celebrare San Francesco e il suo passaggio, partendo da Assisi proprio dove il Santo si spogliò dei propri beni. Se Francesco è passato dalla chiesa alla piazza è stato per annunciare e testimoniare il Vangelo. Oggi con lo stesso anelito, dalle piazze alle nuove agorà, ripercorriamo con questi incontri il viaggio e lo spirito dei francescani.

«Sulle orme di Francesco, sulla pluralità di linguaggi e sull’esaltazione di ogni mezzo tecnologico come “dono” abbiamo deciso di adottare a piene mani ogni strumento di comunicazione, come mezzo diretto, immediato, interattivo e partecipativo – ha dichiarato padre Enzo Fortunato -. Il mondo cibernetico come elemento divulgativo e di incontro non nasce dalla tecnologia stessa, ma semplicemente è la potenza tecnica che permette di realizzare il sogno di un umanesimo francescano. Una tecnologia adoperata per creare nuovi contenuti e nuovi valori al servizio dell’uomo».

Ogni mese si terrà un collegamento virtuale – in presenza quando terminerà l’emergenza covid – con una delle “piazze” che ha visto il passaggio del Santo: Alessandria, Alviano, Ancona, Ascoli Piceno, Assisi, Bologna, Foligno, Gubbio, Perugia, Roma, Santa Maria degli Angeli e Trevi. Un modo questo per testimoniare e comunicare il francescanesimo e il messaggio del poverello di Assisi in cammino con Papa Francesco che invita la Chiesa ad essere ospedale da campo, in uscita e prossima all’altro.
L’evento verrà trasmesso sul sito sanfrancesco.org, sulla pagina Facebook e YouTube di San Francesco d’Assisi e sul canale Facebook del direttore della rivista Padre Enzo Fortunato.

Perugia – i giornalisti e gli operatori dei media celebrano il loro patrono Francesco di Sales con la messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti

Domenica 24 gennaio, alle ore 11, nella cattedrale di San Lorenzo, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti celebrerà l’Eucaristia nel giorno della festa liturgica di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori dei media. E’ una ricorrenza molto sentita e partecipata dal mondo dell’informazione perugina con il suo Pastore a cui non si vuole rinunciare al tempo del Covid-19 dove anche gli operatori dei media sono chiamati a fare la loro parte con maggiore spirito di servizio.

Promossa dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali in collaborazione con la Sezione umbra dell’Ucsi, Unione cattolica della stampa, l’associazione dei giornalisti e degli operatori della comunicazione, la messa presieduta dal cardinale Bassetti vuole essere occasione particolare di raccoglimento e preghiera per i giornalisti e gli operatori dei media colpiti dalla pandemia e per tutte le famiglie provate da lutti e sofferenze nel corpo e nello spirito. Per quanti non potranno partecipare, la celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta da Umbria Radio InBlu e in video sui social del settimanale La Voce (youtube: lavocepg).

«A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia – spiega la giornalista Maria Rita Valli, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – si è ritenuto prudente non tenere il tradizionale incontro in cui ad un intervento del cardinale seguiva un colloquio con i giornalisti e un memento conviviale. La celebrazione della messa consentirà comunque la partecipazione e l’incontro, seppure a distanza e limitato nel “colloquio”, sarà dato solo dall’omelia che il cardinale proporrà».

«La festa – ricorda la giornalista Valli – è anche la data in cui tradizionalmente il Papa pubblica il “Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali” che in Italia si celebra la terza domenica di maggio, che quest’anno cadrà il giorno 16. “Vieni e vedi” (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone come e dove sono” è il tema scelto da papa Francesco per questa 55a Giornata, e annunciato in anticipo il 29 settembre scorso dalla Sala stampa vaticana».

«Quest’anno la festa di san Francesco di Sales – conclude Maria Rita Valli – coincide con la seconda “Domenica della Parola di Dio” voluta da papa Francesco per dare risalto all’importanza della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. Attraverso la Parola di Dio si annuncia la “buona novella”, la buona notizia e il tema scelto per questa seconda domenica è “Tenete alta la Parola di Vita! (Fil 2,16), un’esortazione che coinvolge anche noi operatori della comunicazione sociale».

Gubbio – celebrazione per i giornalisti e comunicatori nella festa di San Francesco di Sales

In occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, il vescovo di Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini invita tutti i giornalisti e gli operatori delle comunicazioni sociali alla santa messa che sarà celebrata sabato 23 gennaio 2021 alle ore 18,30 nella chiesa di Madonna del Prato.
La scelta del luogo non è casuale in quanto, al termine della messa, il vescovo Luciano farà con i “comunicatori” il quadro dei numerosi lavori di ristrutturazione che in questo anno 2021 interesseranno numerosi edifici sacri della diocesi eugubina. Per i presenti sarà possibile acquisire una panoramica complessiva e dettagliata delle opere e dei finanziamenti messi in campo fra il 2020 e il 2023 sul territorio diocesano. Nel dicembre scorso era stata riaperta proprio la chiesa di Madonna del Prato, autentico scrigno di arte e architettura barocca. Ed è per questo che la messa per il Patrono delle comunicazioni sociali sarà ospitata nella chiesa parrocchiale guidata da don Fabricio Cellucci.
L’invito a partecipare, oltre ai giornalisti delle testate locali, è esteso a tutti gli operatori dei media digitali, web e social media, a videomaker e fotoreporter e a ogni altra figura chiamata a operare nel campo delle comunicazioni sociali.

Città della Pieve – festa cittadina del beato Giacomo Villa (1255-1304), martire per aver fatto prevalere la Giustizia e la Carità per poveri e malati.

Anche quest’anno, al tempo del Covid-19, si terrà a Città della Pieve la festa cittadina del beato Giacomo Villa (1255-1304) nel ricordo del suo martirio, avvenuto nel gennaio dell’anno 1304. Ad annunciarlo è don Simone Sorbaioli, arciprete della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio e parroco di Città della Pieve, ricordando che «è da alcuni anni che la nostra comunità ha riscoperto la figura del suo illustre concittadino Giacomo Villa, un esempio di “vita donata” quanto mai attuale».

L’urna trainata da buoi. Nel rispetto delle norme sanitarie per prevenire il contagio da Covid-19, si terranno le celebrazioni in memoria del Beato pievese, in programma il 23-24 gennaio, trasportando l’urna contenete le sue spoglie mortali per le vie principali della città, trainata da buoi, come vuole la tradizione. Narrano le cronache che «il suo corpo, ritrovato casualmente da pastori e conteso tra Chiusi e Castel della Pieve (l’attuale Città della Pieve, ndr), fu affidato ad un carro trainato da buoi che si diressero a Castel della Pieve, mostrando così anche l’avallo del “cielo” alla volontà di autonomia della cittadina subalterna».

Vista la particolare situazione dovuta alla pandemia, la processione con l’urna del Beato, precisa il parroco, si terrà «senza la partecipazione del popolo, che si unirà alla preghiera dalle finestre e dai balconi della propria abitazione».

Il programma. Sabato pomeriggio 23 gennaio (ore 18) si terrà la traslazione dell’urna nella concattedrale dove sarà celebrata la santa messa della vigilia della festa cittadina. Domenica pomeriggio 24 gennaio (ore 15.30) si svolgerà la processione al cui termine, nella concattedrale (ore 18), ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare mons. Marco Salvi con l’offerta del cero da parte delle autorità civiche.

Rappresentanti di istituzioni umbre e toscane. Nel ricordo del martirio del Beato pievese, sottolinea don Simone Sorbaioli, «si ritrovano insieme i rappresentanti della Confraternita della Misericordia sia di Città della Pieve che di Chiusi, i delegati dei terzieri cittadini insieme alle autorità civili e religiose». E’ un segno importante di fede e cultura per le comunità locali e non solo, della zona al confine tra l’Umbria e la Toscana, testimoniato anche dalla nuova e significativa documentazione rinvenuta dallo studioso Stefano Bistarini che ha tracciato un approfondito profilo agiografico del Beato. Giacomo Villa è uno degli esempi di cristiani martiri in difesa dei poveri, degli ultimi, degli scarti della società nell’invocare la Giustizia e nel compiere opere di Carità. Il Beato pievese fu ucciso dopo aver avuto giustizia nei confronti di un usurpatore di beni che appartenevano a poveri e a malati.

Meu – IncontrArti: “Un enigma raffaellesco. Il caso della Trasfigurazione della chiesa di San Domenico a Spoleto”: momento di formazione culturale on line con l’arcivescovo Renato Boccardo, Barbara Jatta, Elvira Cajano, Vittoria Garibaldi e Antonella Filiani

Mercoledì 20 gennaio 2021 alle ore 17.00 sui canali social della diocesi di Spoleto-Norcia e del Museo diocesano (Facebook: SpoletoNorcia; Facebook: Duomo di Spoleto – Complesso Monumentale; YouTube: Archidiocesi Spoleto Norcia) sarà illustrato il progetto “Un enigma raffaellesco. Il caso della Trasfigurazione della chiesa di San Domenico a Spoleto”. L’evento è organizzato dall’archidiocesi di Spoleto-Norcia in collaborazione con i Laboratori dei Musei Vaticani e rientra nel programma pensato dai Musei Ecclesiastici Umbri (MEU) nell’ambito del progetto “IncontrArti oltre l’immagine” sostenuto dalla Regione Umbria. Attraverso un ricco programma di eventi culturali, i nove musei umbri che vi partecipano, stanno accompagnando le persone in questo “speciale” tempo sospeso ad andare oltre l’opera d’arte ed entrare così nel mistero che rappresenta.

L’incontro on line del 20 gennaio prossimo sarà introdotto dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo: il Presule metterà in luce l’idea del progetto e il rapporto con i Laboratori dei Musei Vaticani. Interverranno: Barbara Jatta Direttore dei Musei Vaticani (parlerà della Trasfigurazione di Raffaello ai Musei Vaticani), Elvira Cajano, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, (parlerà della provenienza dell’opera di Spoleto, del ruolo della Soprintendenza e degli obiettivi che si vogliono perseguire nelle ricerche), Vittoria Garibaldi, Direttore Tecnico Scientifico del Laboratorio di Diagnostica Beni Culturali di Spoleto (parlerà delle indagini diagnostiche che saranno approntate sul dipinto di Spoleto, delle varie tipologie che saranno utilizzate e dei risultati attesi), Antonella Filiani, Presidente della COOBEC di Spoleto (parlerà delle indagini che saranno eseguite sulla tecnica pittorica dell’autore della tela di Spoleto).

Terni – settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il21 gennaio nella chiesa di Santa Maria del Carmelo preghiera ecumenica

Sarà celebrata dal 18 al 25 gennaio la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, uno dei principali incontri ecumenici delle Chiese cristiane. Il tema della settimana di preghiera “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”, scelto dalla Commissione Internazionale del Pontificio Consiglio dell’Unità dei Cristiani e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, che sottolinea la comune testimonianza dei cristiani, in questo tempo particolare, dell’appartenenza all’unica famiglia umana, pur nelle differenze e specificità di ognuno, nel rimanere uniti nell’amore che spinge verso gli altri, specialmente verso i più deboli, i periferici, i poveri ed i sofferenti.
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021 è stata preparata dalla Comunità monastica di Grandchamp in Svizzera, che riunisce suore di diverse Chiese e di diversi paesi. La sua vocazione ecumenica la impegna nel cammino di riconciliazione tra i cristiani e nella famiglia umana, nel rispetto di tutto il creato.
L’ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo, insieme alla parrocchia ortodossa di Sant’Alò e Santa Parascheva e la Chiesa Valdese e Metodista, ha organizzato un incontro di preghiera ecumenica giovedì 21 gennaio alle ore 17.30 presso la chiesa di Santa Maria del Carmelo a Terni, presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese, con la partecipazione del pastore Pawel Gajewski e di padre Vasile Andreca ortodosso, e i rappresentanti delle rispettive chiese, nel segno della comune impegno a far sì che le diverse confessioni cristiane possano essere unite nel servizio e nella fedeltà al Vangelo.
La preghiera si svolgerà nel rispetto delle normative sanitarie anti Covid19 e sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.
«La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani merita particolare attenzione – spiega don Enzo Greco direttore dell’ufficio diocesano per l’Ecumenismo e dialogo – perchè esprime il desiderio e l’impegno di comunione tra le chiese, per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità, solidarietà e collaborazione. In diocesi, da alcuni anni, stiamo proponendo un cammino comune nel consiglio delle Chiese cristiane per promuovere il dialogo e le attività ecumeniche tra le diverse confessioni religiose cristiane presenti a livello territoriale, valdesi-metodisti, cattolici, ortodossi rumeni, per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso».

Spoleto – festa di S. Antonio nella parrocchia di S. Gregorio. Il parroco don Bruno Molinari: «Lasciamo il cuore aperto al Signore, soprattutto in questo tempo di pandemia sanitaria: sta al nostro fianco, ci dice di non essere titubanti, ci richiama all’essenzialità, all’amore verso gli altri»

Domenica 17 gennaio scorso la Chiesa ha fatto memoria di S. Antonio Abate, uno dei più illustri eremiti. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, S’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Nell’iconografia è raffigurato circondato da donne procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore.

In tante comunità dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia viene ricordata la figura di questo Santo: generalmente, al termine della Messa, c’è la tradizionale benedizione degli animali. A Spoleto, ad esempio, nella parrocchia di S. Gregorio Maggiore la festa di S. Antonio si tiene da tanti anni. E anche quest’anno, nel rispetto delle norme in atto per contrastare il diffondersi del Coronavirus, è stata celebrata. Alle 11.00 il parroco don Bruno Molinari ha presieduto la Messa, animata dalla corale parrocchiale, nella bella chiesa romanica in Piazza Garibaldi; al termine, si è recato sul sagrato per benedire gli animali, soprattutto cani e gatti.

Commentando il Vangelo proposto dalla liturgia, in cui si parla dei due discepoli che hanno riposto la fiducia in Giovanni Battista nel seguire Gesù, don Bruno ha invitato i numerosi fedeli presenti nella chiesa di S. Gregorio, ben distanziati, a pensare «alla nostra storia personale. Facciamo memoria – ha detto – di quelle persone che ci hanno aiutato a scoprire e conoscere Gesù: a quelli cioè che sono stati i nostri Giovanni Battista. Cari fratelli e sorelle – ha proseguito don Bruno – lasciamo il cuore aperto al Signore, soprattutto in questo tempo di pandemia sanitaria: lui sta al nostro fianco, ci dice di non essere titubanti, ci richiama all’essenzialità, all’amore verso gli altri. E S. Antonio, di cui oggi facciamo memoria, ha lasciato tutto per seguire Gesù, diventando un fecondo dispensatore di bene».

Gubbio – Servizio Civile, due i posti alla Caritas diocesana

Anno nuovo e buone nuove per i giovani eugubini che vogliono mettersi alla prova con un’esperienza di volontariato e contribuire al bene della propria comunità. Sul sito del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale (www.serviziocivile.gov.it) è stato pubblicato il bando per la selezione di 46.891 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile. Un’importante occasione di crescita personale per i ragazzi, che consapevolmente scelgono di impegnarsi in esperienze dal grande valore formativo e civile.
In Umbria sono 65 i progetti disponibili, legati a 32 programmi di intervento, per un totale di circa 594 operatori volontari richiesti, di cui 141 nella provincia di Terni e 453 in quella di Perugia.
Fra questi vi sono anche i progetti promossi dalle Caritas diocesane umbre, che agli aspiranti volontari offrono l’opportunità concreta di dedicarsi in attività a favore delle persone più deboli e bisognose del proprio territorio. Come la Caritas eugubina che mette a disposizione due posti da volontario, da impiegare per un periodo di 12 mesi, presso il Centro di ascolto di Gubbio, in piazza San Pietro.
I volontari selezionati saranno chiamati a sottoscrivere con il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in 439,50 euro. Inoltre, il periodo prestato come operatore volontario di Servizio civile è riconosciuto ai fini previdenziali, a domanda dell’interessato.
Possono presentare la domanda i giovani (italiani e stranieri) di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La domanda di partecipazione è compilabile esclusivamente dalla piattaforma Domanda on Line (Dol) raggiungibile tramite computer, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it fino alle ore 14 dell’8 febbraio 2021.
Maggiori informazioni sul progetto di Servizio civile universale della Caritas diocesana di Gubbio sono pubblicate sul sito www.caritas.it e sul sito www.diocesigubbio.it. Per ricevere altre indicazioni e chiarimenti è possibile inviare una mail a caritasgubbio@libero.it o telefonare ai numeri 0759221202 – 3333203943 (dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30).

Perugia: La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani al tempo del Covid-19 sulla piattaforma Google meet. «In questa stagione di grande incertezza e preoccupazione con forti conseguenze sociali, l’invito di Gesù è oggi ancora più attuale e chiama tutti i cristiani a dare una risposta»

Perugia, città multiculturale e multireligiosa, che ha precorso i tempi del Concilio Ecumenico Vaticano II con realtà socio-culturali di espressione della Chiesa cattolica locale, quali il Centro ecumenico ed universitario “San Martino”, l’Ostello della gioventù – Centro internazionale d’accoglienza e la rivista periodica Una città per il dialogo, si appresta a vivere l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) con una serie di incontri virtuali a seguito della pandemia da Covid-19, fruibili sulla piattaforma Google meet al link: https://meet.google.com/qyb-uwsy-vyb .

Il CCC di Perugia. A presentare il tema e il programma della Settimana è la prof.ssa Annarita Caponera, presidente del Consiglio delle Chiese Cristiane di Perugia (CCC), confermata recentemente a tale incarico, docente di Ecumenismo e dialogo interreligioso presso l’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e presidente del Centro ecumenico “San Martino”. Il CCC, operativo nel capoluogo umbro da circa un decennio, è composto dalle Chiese cattolica, ortodosse – greca, romena, russa – e protestanti – valdese ed avventista -.

Il tema della Settimana. «“Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” – annuncia la prof.ssa Caponera – è il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021, ispirato al capitolo 15, versetti 5-9 del Vangelo secondo Giovanni. Il Signore Gesù aveva rivolto queste parole in un’ora di incertezza e preoccupazione subito prima della passione. Anche l’umanità oggi sta passando a causa del Covid-19 una stagione di grande incertezza e preoccupazione con forti conseguenze sociali, economiche e morali. L’invito di Gesù è oggi ancora più attuale e chiama tutti i cristiani a dare una risposta alla sua chiamata».

Finalità degli incontri. «Nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve le iniziative per tale preghiera – precisa la presidente del CCC – sono attività svolte dal Centro Ecumenico San Martino di Perugia in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo e con il Consiglio delle Chiese Cristiane presenti a Perugia. Gli incontri, per ragioni dovute alla pandemia, saranno interamente fruibili online su piattaforma Google meet (https://meet.google.com/qyb-uwsy-vyb). E’ un modo concreto – conclude Annarita Caponera – per continuare a testimoniare insieme la riconciliazione di Cristo».

Programma. lunedì 18 gennaio, ore 18:30: Chiamati da Dio: “Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi” (Gv 15, 16a), apertura della Settimana di preghiera a cura di tutte le Chiese; martedì 19 gennaio, ore 18:30: Maturare interiormente: “Rimanete uniti a me, e io rimarrò unito a voi” (Gv 15, 4a), riflessione a cura della Chiesa valdese; mercoledì 20 gennaio, ore 18:30: Formare un solo corpo: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15, 12b), riflessione a cura della Chiesa ortodossa romena; giovedì 21 gennaio, ore 18:30: Pregare insieme: “Io non vi chiamo più̀ schiavi […]. Vi ho chiamati amici” (Gv 15, 15), riflessione a cura della Chiesa cattolica; venerdì 22 gennaio, ore 18:30: Lasciarsi trasformare dalla parola: “Voi siete già liberati grazie alla parola che vi ho annunziato” (Gv 15, 3), riflessione a cura della Chiesa avventista; lunedì 25 gennaio, ore 18:30: Riconciliarsi con l’intera creazione: “Perché la mia gioia sia anche vostra, e la vostra gioia sia perfetta” (Gv 15, 11), conclusione della Settimana di preghiera a cura di tutte le Chiese aderenti al CCC di Perugia.