Lettera di Mons. Cancian ai religiosi e religiose

Carissime sorelle e carissimi fratelli, vengo a dirvi che purtroppo il nostro incontro di Collevalenza fissato per sabato 9 maggio, come potete ben comprendere, è rinviato a data da concordare, forse in settembre/ottobre 2020.
Con affetto fraterno ci auguriamo una Pasqua tutta speciale, carica di intensa preghiera e di pieno coinvolgimento affettivo ed effettivo per tutto quello che possiamo fare in questo momento tragico del coronavirus. Credo che noi religiosi e religiose possiamo dare un notevole contributo come in passato l’hanno offerto I confratelli e le consorelle in tempi simili al nostro. La carità “ci spinga” come dice San Paolo a fare nostre le sofferenze di tantissime persone e ad alleviarle per quanto è nelle nostre forze. Grazie di cuore a tutte le persone religiose che con grande impegno stanno portando avanti l’accoglienza di anziani, il servizio dei malati e dei poveri, l’aiuto alle famiglie… Diamo esempio e prendiamo esempio da quelli che si stanno totalmente dedicando agli altri, pagando di persona e correndo anche il rischio della vita. Ci incoraggiamo a vicenda con la Parola di Dio di questi ultimi giorni di Quaresima, seguendo la grande testimonianza di papa Francesco (molto bella la sua preghiera di venerdì 27 marzo). Credo che avete letto e apprezzato la lettera molto bella rivolta alle claustrali dal vescovo monsignor Arturo Aiello. Condivido i sentimenti di stima e gratitudine da lui espressi per i religiosi e le religiose che continuano oggi la «evangelica testificatio» richiamando tutti all’essenziale.
Santa Pasqua! Supplichiamo con forza il Signore perché sia Pasqua di liberazione dalla terribile pandemia che sta seminando strage e tutto il mondo si converta all’unico vero Dio e alla fraternità universale.
Vi abbraccio e vi benedico

+ Domenico Cancian
delegato Ceu per la Vita Consacrata