Spoleto – Luca Gentili e Salvatore Ficarra sono preti. L’omelia dell’Arcivescovo: «La Chiesa vi attende; gli uomini, vicini o lontani, vi aspettano ed hanno bisogno di voi».

Giovedì 8 dicembre 2022, solennità dell’Immacolata Concezione, nella Basilica Cattedrale di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha ordinato presbiteri i diaconi Salvatore Ficarra e Luca Gentili. Davvero un bel momento di grazia per la Chiesa di Spoleto-Norcia. Una liturgia solenne, molto partecipata, di ringraziamento a Dio per aver mandato nuovi operai nella sua messa. E non è mancata la commozione: del Vescovo e di Luca e Salvatore, dei familiari e dei preti che hanno accompagnato il loro percorso fin da ragazzi (don Luigi Galli per Luca e don Edoardo Rossi per Salvatore). La Messa è stata animata dalla corale diocesana diretta da Mauro Presazzi, con l’aggiunta di strumenti a corda e a fiato. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi del Pontificio seminario regionale “Pio” XI di Assisi e dai ministranti, coordinati dal cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino. La presentazione al Vescovo dei due novelli preti, all’inizio della celebrazione, è stata fatta dal rettore del Seminario regionale don Andrea Andreozzi. Luca e Salvatore sono stati accompagnati dai familiari, commossi per questo importante evento, e dagli amici di sempre.

La liturgia di ordinazione. Vescovo e preti hanno indossato i paramenti sacri nel Palazzo Arcivescovile e processionalmente sono scesi verso il Duomo. Sono entrati in chiesa attraversando la Porta Santa che è stata aperta lo scorso 16 ottobre per l’825° anniversario di dedicazione della Cattedrale. Dopo la liturgia della Parola c’è stata quella dell’ordinazione: la presentazione degli eletti, l’omelia dell’Arcivescovo, gli impegni di Luca e Salvatore ad esercitare per tutta la vita il ministero sacerdotale, le litanie dei Santi con gli eletti prostrati a terra, l’imposizione delle mani dell’Arcivescovo e dei presbiteri sugli eletti e la grande preghiera di ordinazione. Poi, si sono svolti i riti esplicativi: la vestizione degli abiti sacerdotali (Luca è stato coadiuvato da don Samy Abu Eideh della diocesi di Perugia-Città della Pieve e suo compagno di studi e Salvatore da don Edoardo Rossi, attuale parroco di S. Venanzo, il prete che è stato suo punto di riferimento per l’ingresso in seminario), l’unzione crismale, la consegna del pane e del vino per il sacrificio eucaristico, l’abbraccio di pace col Vescovo e i confratelli presbiteri. A questo punto, la Messa è proseguita con liturgia eucaristica. Al termine della celebrazione, don Luca e don Salvatore sono rimasti in chiesa per ricevere il bacio delle mani e per la benedizione al popolo.

L’omelia dell’Arcivescovo. «Carissimi Luca e Salvatore – ha detto mons. Boccardo – compirete un passo che segnerà tutta la vostra vita. Per sempre. La Chiesa vi attende; gli uomini, vicini o lontani, vi aspettano ed hanno bisogno di voi. Come Gesù nel Vangelo, non potete rimandarli digiuni: hanno fame e sete di Dio, hanno bisogno della sua parola e del suo pane che salva (cf Mc 6, 35-44). Andate loro incontro con cuore sereno e fiducioso: come servi, come amici, come ministri di Cristo e dispensatori dei suoi misteri». «Il gesto di Luca e Salvatore – ha proseguito il Presule – conferma e corrobora la nostra fede, forse titubante e incerta, dà alla nostra speranza un palpito nuovo; il loro esempio, la loro gioia, la loro serenità sia testimonianza che ci scuote, perché questo evento non ci trovi soltanto spettatori, ma ci veda personalmente coinvolti nell’impegno della fedeltà alla vocazione battesimale. E allora permettetemi di rivolgermi specialmente ai giovani qui presenti: la nostra Chiesa – quella che vi ha generato alla vita di Dio e alla fede – ha bisogno di voi e tende con fiducia la mano: nessuno avrà il coraggio di impegnarsi per il Vangelo e per il servizio dei fratelli scegliendo la via del sacerdozio? Ripeto: c’è qualcuno che voglia interrogarsi seriamente circa la possibilità di diventare prete? Credetemi: “Chi fa entrare Cristo nella sua vita non perde nulla, assolutamente nulla di ciò che la rende libera, bella e grande… Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo” (cf Benedetto XVI, Omelia, 24 aprile 2005).

Nel sito dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia è stata pubblicata un’ampia intervista per conoscere meglio Luca e Salvatore: https://www.spoletonorcia.it/11152-2/.