Perugia – L’esperienza di Servizio Civile in Caritas nei tre ambiti socio-caritativi del centro d’ascolto, dell’emporio e della mensa

Sono numerosi i giovani interessati al Servizio Civile e coloro che vogliono vivere questa esperienza, nel biennio 2023-24, hanno ancora 30 giorni di tempo – fino alle ore 14 del 10 febbraio p.v. – per presentare la domanda di adesione. Lo prevede il bando pubblicato il 15 dicembre u.s. dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, per la selezione di 71.550 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale che si realizzeranno tra il 2023 e il 2024. Caritas Italiana vede finanziati complessivamente 181 progetti in Italia, per un totale di 1.663 posti, e 10 progetti all’estero per 46 posti. Tutti i progetti proposti dalla Caritas Italiana hanno una durata di 12 mesi. Nell’ambito del programma regionale Fratelli Tutti a cui partecipano tutte le Caritas diocesane della regione Umbria, la Caritas di Perugia-Città della Pieve ha ottenuto il finanziamento di 3 progetti per un totale di 12 volontari.

I progetti di Caritas Perugia: – FUTURO IN ASCOLTO (nell’ambito dell’attività svolta dal Centro di Ascolto): 12 mesi, 25 ore settimanali su 5 giorni, 4 posti disponibili di cui 1 riservato a giovani con minori opportunità, cioè temporanea fragilità personale o sociale (da autocertificare ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000); – MANI TESE (nell’ambito dell’attività svolta dall’Emporio della Solidarietà con ente attuatore Fondazione di Carità San Lorenzo): 12 mesi, 25 ore settimanali su 5 giorni, 4 posti disponibili di cui 1 riservato a giovani con minori opportunità, cioè temporanea fragilità personale o sociale (da autocertificare ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000); – PRIMA GLI ULTIMI ((nell’ambito dell’attività svolta dalla Mensa diocesana): 12 mesi, 25 ore settimanali su 6 giorni, 4 posti disponibili di cui 1 riservato a giovani con minori opportunità, cioè temporanea fragilità personale o sociale (da autocertificare ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000).

Da sapere. Per candidarsi occorre avere tra i 18 e i 28 anni e i requisiti richiesti sono quelli previsti dal D.Lgs 40/2017. Per scoprire che cosa è il servizio civile è utile https://scelgoilserviziocivile.gov.it/scopri-il-servizio-civile/ mentre per scegliere il progetto Caritas di interesse si può accedere al sito nazionale https://www.caritas.it/bando-volontari-servizio-civile-2022/ o alla pagina dedicata sul sito diocesano https://www.caritasperugia.it/servizio-civile/ . Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda online (DOL) all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023. Per info scrivere a serviziocivileuniversale@caritasperugia.it . Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto e l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio è pari ad € 444,30.

Al servizio del bene comune. La Chiesa Italiana ha affidato a Caritas, già dagli anni ’70, il compito di promuovere obiezione di coscienza e servizio civile come libera scelta del giovane a servizio della persona, del bene comune, della solidarietà sociale e dell’educazione alla pace tra i popoli.

Occasione preziosa di crescita. Il direttore della Caritas diocesana di Perugia, don Marco Briziarelli, nel commentare questa grande opportunità per i giovani e per la comunità locale, evidenzia: «Servendo la persona umana e la comunità ferita dalla povertà, dall’emarginazione, dalla guerra e dalla propria stessa fragilità, il servizio civile diventa occasione preziosa di crescita per tanti giovani che camminano verso l’età adulta alla ricerca della propria piena vocazione umana. Sperimentarsi e mettersi alla prova nell’animare e custodire la comunità così come la dignità della vita dell’altro, nella concretezza dell’attività proposta dai progetti, può essere luce e segno che illumina la strada verso l’età adulta e il compimento della propria realizzazione personale».

Mettersi a disposizione. «Il servizio civile – precisa don Briziarelli – non può essere un “lavoretto nel frattempo che”, né “un parcheggio in attesa di”, tantomeno un “sostegno economico in più mentre sono impegnato in altro”. Il servizio civile risponde alla volontà di mettersi a disposizione del bene comune con i propri piccoli mezzi, perché, nell’esperienza di un anno, essi possano crescere e diventare competenze provate, capacità relazionali maturate, coscienza di sé verificata».