Terni – il docufilm “Lavoro e speranza” per i 40 anni della visita di Giovanni Paolo II all’acciaieria e alla città

Il docufilm “Lavoro e speranza”, un progetto realizzato su iniziativa della Commissione Problemi sociali, del lavoro, giustizia e pace della diocesi di Terni-Narni-Amelia, partendo da una idea di Fabio Narciso, con la regia di Matteo Ceccarelli, prodotto dall’associazione di volontariato San Martino e progetto Innovater, e la partecipazione dell’attore Riccardo Leonelli.
L’iniziativa è parte degli eventi diocesani promossi nel quarantennale della visita a Terni di san Giovanni Paolo II (1981-2021) e nell’anno speciale di san Giuseppe.
«La memoria della visita a Terni di papa Wojtyla – ricorda il vescovo Piemontese – col suo messaggio di speranza, tuttora attuale, al mondo del lavoro, può sostenere gli sforzi della chiesa, dei concittadini, uomini e donne di buona volontà, a promuovere il rinnovamento e lo sviluppo sociale e religioso. Ciò dovrebbe spingere la classe dirigente e tutte le forze culturali, civili, politiche e sociali più significative della città e della regione in uno straordinario sforzo generoso a collaborare a favore della Next Generation a Terni e in Umbria».
Dalla dignità del lavoro ad un nuovo modello di impresa e l’economia ecosostenibile sono i punti intorno ai quali la commissione diocesana sta elaborando un percorso condiviso per un nuovo sviluppo del territorio.
«Una riflessione che nasce dall’indelebile memoria della visita del papa Giovanni Paolo II e dalle iniziative e sollecitazioni di Papa Francesco sull’economia circolare, l’ecologia – spiega Ermanno Ventura direttore dell’ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro – sui nuovi modelli di sviluppo e sulla dignità del lavoro. La serie di eventi in programma fino ad ottobre e novembre 2021, intendono sostenere l’invito a tutta la comunità civile, istituzionale e religiosa sulla next-generation TNA, quale opportunità per ripensare e reimpostare un progetto di sviluppo e una rete di relazioni per l’intero territorio che si coniughi con la dignità del lavoro, per creare le condizioni affinché questo territorio sia più adatto e attrattivo per le nuove generazioni, perché trovino la possibilità di lavoro, di vita e di impresa in questa nostra magnifica regione».

Il docufilm, visibile su Youtube  ripercorre l’intera straordinaria giornata della la visita di Papa Giovanni Paolo II il 19 marzo del 1981, quando Terni per un giorno divenne la capitale mondiale cristiana del lavoro, con immagini di repertorio ed splendide immagini attuali dei luoghi visitati dal Papa, il tutto legato da una narrazione che ricorda i valori del lavoro, interpretata dall’attore Riccardo Leonelli.
Il docufilm è poi arricchito dalle testimonianze di uno dei protagonisti della giornata, l’allora sindaco Giacomo Porrazzini e dal ricordo del vescovo monsignor Piemontese. Insieme a loro la testimonianza di Massimiliano Burelli amministratore delegato dell’Acciai Speciali Terni, Romano Benini giornalista economico e docente di politiche del lavoro, di Riccardo Marcelli sindacalista Cisl Terni.
Il discorso del Papa declamato alle acciaierie ed allo stadio Libero Liberati davanti a 35 mila fedeli è qualcosa di molto attuale e mette al centro l’uomo, il cristiano ed il mondo del lavoro. Il docufilm rilancia questo messaggio con forza per promuovere insieme un nuovo mondo del lavoro nell’era post pandemica, ripartendo però da quei valori fondanti esposti in modo esemplare da Giovanni Paolo II.
Nella parte finale il docufilm lancia anche un messaggio importante sulle prospettive future del mondo del lavoro indicando anche una visione di valori e sviluppo che dovrebbe accompagnare la crescita della comunità ternana. È forte il richiamo a valori ed azioni comuni che guidano i processi al fine di promuovere il bene comune. Le parole chiave del cambiamento passano attraverso la promozione del lavoro come valore sociale e non solo economico, il rafforzamento delle competenze e delle conoscenze dei lavoratori, prodromi imprescindibili della dignità degli stessi e della loro indipendenza. L’economia descritta come un bosco che mette radici forti nel territorio ed investe sul capitale umano e sociale oltre che su quello finanziario preservando l’ambiente e promuovendo uno sviluppo sostenibile di tutti questi valori, il ritorno ad una economia dove al centro ci sono le persone e le famiglie.
«È importante – sottolinea Fabio Narciso ideatore e sceneggiatore del docufilm – avviare politiche del lavoro al passo con le trasformazioni della società che mettano al centro l’uomo e il lavoro e la famiglia con una attenzione all’ambiente. Avviare investimenti economici che abbiano valore sul territorio e al tempo stesso siano di arricchimento dell’uomo e del suo lavoro».