Introducendo i lavori della 74ª Assemblea Generale, il Presidente della CEI, card. Gualtiero Bassetti ha messo in risalto gli effetti molto pesanti sulla situazione socio-economica prodotti dalla pandemia, fornendo elementi significativi nella lettura della situazione storica nella quale ci troviamo, a partire da alcuni dati, preziosi nell’approfondimento del “cammino sinodale” alla ricerca di processi generativi per il futuro. “Lo raccontano bene – ha sottolineato il cardinale – i dati raccolti dalla Caritas che delineano un quadro con molte ombre: dal 1° settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone, in media, 2.582 al giorno. La maggioranza è rappresentata da italiani (57,8%). Quasi una persona su quattro (24,4%) è un ‘nuovo povero’, ossia una persona che non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale, in media 629 nuovi poveri al giorno. Nel corso di oltre un anno di pandemia si sono rivolti alle Caritas almeno 453.731 nuovi poveri”.
Dal monitoraggio diffuso nei giorni scorsi da Caritas Italiana emerge che oltre l’80% delle Caritas diocesane interpellate registra un aumento di situazioni legate ai bisogni fondamentali della persona (il lavoro, la casa…), ma anche di povertà educativa e di disagio psico-sociale, che colpisce in varie forme soprattutto le donne e i giovani. Per quanto riguarda le risposte, a fronte di una domanda caratterizzata da un profilo sociale diverso da quello che tradizionalmente si rivolge ai servizi delle Caritas diocesane, oltre ad attività e servizi per l’aiuto materiale, che non vengono meno, vanno segnalati interventi di tipo innovativo, soprattutto in ambito formativo e di orientamento.
Dietro i numeri e i dati degli oltre 4 mila Centri di ascolto, in cui vengono messi in atto interventi di ascolto, orientamento, consulenza e segretariato sociale, ci sono dunque volti, storie, relazioni quotidiane. Nel corso del 2020 la rete Caritas, attraverso 6.780 servizi promossi dalle Caritas diocesane e parrocchiali, ha sostenuto 1,9 milioni di persone, grazie anche al servizio di 93.000 volontari. Una presenza importante, in situazioni di disagio e di sofferenza. 4.188 sono state le attività di ascolto svolte a livello diocesano, zonale, parrocchiale, 115 i progetti di servizio civile in Italia con 833 giovani in 70 diocesi.
Un impegno costante per promuovere una cultura della prossimità e della solidarietà, mettendo in rilievo inadempienze e iniquità, favorendo sinergie, collaborazioni e risposte in rete sul territorio, e indicando priorità come stimolo alle istituzioni. Un’opera importante, soprattutto in questo tempo di crisi.