Nell’anno giubilare faccio un pellegrinaggio di fede, dell’anima, quindi posso fare pochi metri ma se faccio un pellegrinaggio dentro di me ottengo l’indulgenza. Per ottenere la grazia giubilare devo correre dal Padre per dirgli perdonami, e in ogni chiesa giubilare tutti avranno la possibilità di confessarsi”.
Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, sabato 11 gennaio durante la cerimonia di apertura dell’Anno santo giubilare celebrata nella cattedrale di San Rufino. Presenti il parroco don Alessandro Picchiarelli, don Niccolò Crivelli, tanti fedeli, pellegrini e i membri delle confraternite.
“Il peccato porta in se una pena – ha aggiunto il vescovo – , la nostra vita deve essere curata non solo perdonata. Il dono dell’indulgenza è un dono del Padre per curare la nostra vita. Non è una sorta di sconto, non basta fare una preghiera, ci vuole anche quella, ma dobbiamo tuffarci in Lui, quando sentiamo che Gesù è diventato il nostro tutto. L’indulgenza ci porti un cuore intenerito”.