“Dobbiamo ripensare una pastorale in termini d’insieme che sia tutta missionaria. Le relazioni vanno ritessute a tutti i livelli, nella maniera concreta dell’incontro tra le persone”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, al termine della due giorni dell’assemblea diocesana che si è svolta venerdì 18 e sabato 19 giugno alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli.
“Nella Chiesa di Gesù – ha aggiunto – siamo la chiesa di colui che si è messo a camminare per le strade ed è andato nelle case. Abbiamo bisogno di ridiventare una chiesa nella quale ciascuna persona riesce a dire l’amore di Dio”. L’assemblea centrata sul tema “Tessere Relazioni” è iniziata venerdì pomeriggio con un momento di profonda preghiera. Sono seguiti l’intervento del vescovo e la riflessione della direttrice della Caritas diocesana Rossana Galiandro, la quale ha sottolineato che il momento storico che stiamo vivendo ci chiama con forza a riflettere sul tema della relazione. Soffermandosi sulla situazione di povertà che si riscontra nel territorio diocesano, Galiandro ha precisato che c’è stato un aumento delle povertà e di forti situazioni di sofferenza tra gli anziani, nelle famiglie numerose dove la convivenza forzata ha aumentato le difficoltà e tra i giovani colpiti da disagi psico-relazionali. La direttrice Galiandro, facendo riferimento all’Emporio solidale diocesano “7 Ceste” di Santa Maria degli Angeli, ha precisato che nel territorio ‘coperto’ dall’Emporio sono stati attivati percorsi di sostegno per circa 250 famiglie che prima d’ora non si erano mai rivolte alla Caritas. “Abbiamo distribuito – ha detto – più di 1.000 aiuti nei confronti di nuovi poveri: prevalentemente a nuclei familiari monoreddito, a lavoratori precari che non si sono visti rinnovare il contratto di lavoro, a tante persone in cassa integrazione che non percepiscono le relative indennità. Tuttavia – ha sottolineato – una lettura di questo tempo ci fa evidenziare il diffondersi e il generarsi, al tempo stesso, di un profondo movimento di generosità e di solidarietà. Tantissimi hanno messo in campo le proprie risorse e allargato il loro cuore. Tanti laici e tanti religiosi hanno scelto di mettersi al servizio di questa enorme emergenza uscendo dalle proprie case, lasciando le proprie sicurezze e ‘mettendosi in relazione”. Al termine delle relazioni sono seguite alcune toccanti testimonianze. Infine i partecipanti all’assemblea suddivisi in gruppi di lavoro hanno partecipato ai vari laboratori, che si sono proseguiti sabato mattina, organizzati al fine di fornire suggerimenti utili al vescovo che li analizzerà prima di elaborare le linee programmatiche per il prossimo anno pastorale.