Dialogo e preghiera con i malati e gli assistiti di alcune strutture sanitarie della diocesi. In vista della 29esima Giornata mondiale del malato che si celebra giovedì 11 febbraio il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino accompagnato dalla responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, Marina Menna, ha voluto “farsi prossimo” ai malati dell’ospedale di Assisi, ai bambini e ragazzi dell’Istituto Serafico e agli anziani della casa di riposo “Andrea Rossi” e a tutto il personale che opera in queste strutture. “È stato davvero un momento emozionante – spiega Menna – ; un momento d’ascolto attento di testimonianze su vissuti di sofferenza da parte dei presenti, le parole di conforto e speranza del nostro vescovo hanno realizzato una sorta di cammino in fraternità che si concluderà nella celebrazione eucaristica diocesana di domani alle 17 nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva per la Giornata mondiale del malato”. Le immagini delle visite fatte da monsignor Sorrentino alle varie strutture saranno trasmesse sulla home page del sito della diocesi di Assisi e sulla relativa pagina Facebook, YouTube e sulla rete Maria Vision (canale 602), così come la successiva celebrazione eucaristica.
“La Giornata del malato – continua Menna – invita alla riflessione sul valore che riveste la relazione interpersonale di fiducia quale empatia, solidarietà, ascolto a fondamento per una cura olistica del malato. Il tempo del Covid che stiamo ancora vivendo ci ha messo a dura prova, costringendoci a sofferenze fisiche ed emotive intense facendoci vivere sentimenti di angoscia, di impotenza, evidenziando i nostri limiti. Abbiamo pertanto bisogno di ampliare la dimensione valoriale del nostro essere operatori sanitari. Siamo capaci di affrontare e dare senso alla sofferenza nostra e altrui?
È quindi sempre più necessario un impegno comune, l’impegno di tutti per tutti. Il messaggio di Papa Francesco nell’enciclica ‘Fratelli tutti’ ci invita a prendere coscienza di questa consapevolezza ed a mettere in atto nella professione e nella vita modalità concrete che testimonino umanità, solidarietà, disponibilità verso l’altro, capacità di ascolto. Questo favorirà la fiducia nel rapporto interpersonale tra operatore sanitario /malato e viceversa, ma non solo, la fiducia potrà ramificarsi fino ad interessare i rapporti interprofessionali e quelli fra famiglie ed istituzioni. Tale disposizione d’animo contribuirà a conferire maggiore serenità e fiducia nel nostro stesso operare perché sarà proprio l’essere empatici ed in comunione con l’altro a darci la forza. La Giornata mondiale del malato – conclude Manna – è per noi significativa in quanto coincide anche con la ricorrenza dell’anniversario dell’Episcopato di monsignor Sorrentino arrivato nella nostra diocesi l’11 febbraio del 2006. A lui un pensiero di sentita gratitudine e l’augurio vivissimo per la continuazione del suo Ministero”.
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