“Ascoltando la storia del mio bisnonno mi ha colpito soprattutto il fatto di aver rischiato la propria vita disinteressatamente, senza pretendere o pensare di avere qualcosa in cambio”. A dirlo, in occasione del Giorno della Memoria, è Viola Frascarelli pronipote di Ubaldo Lolli che nascose e salvò Giovanni Brunner, ebreo sfollato da Zagabria, accolto ad Assisi.
La giovane assisana ha partecipato giovedì 27 gennaio mattina nel “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” alla riflessione in diretta streaming durante la quale ha letto la lettera di Brunner, ritrovata proprio in questi giorni dalla nonna Carla Lolli che, insieme alla sorella Maria Novella, hanno portato la loro testimonianza.
In uno dei passaggi della lettera, datata 23 giugno 1944, Brunner scrive che, “nel dicembre 1943 dopo il bando emanato da Regime repubblicano fascista contro gli ebrei in base al quale gli appartenenti di questa razza dovevano essere imprigionati in campi di concentramento, ciò che avrebbe significato per me deportazione in Germania e morte sicura, mi ricoverai, sempre con l’aiuto del Sig. Ubaldo Lolli da Assisi in montagna, dove stetti nascosto per quattro mesi e dove continuamente veniva a trovarmi il Lolli confortando, consigliando e assistendomi. Riuscimmo ad ottenere dei documenti falsi nel riguardo della mia identità e dato che la mia salute non mi permetteva di prolungare il tutt’altro che il piacevole soggiorno in montagna, seguendo il consiglio del Sig. Lolli ed assistito continuamente da lui, ritornai in Assisi. Visto la mia situazione pericolosa consegnai i miei documenti originali al Sig. Lolli che li nascose in casa sua, pur conoscendo il grave rischio che lo minacciava in caso che fossimo scoperti. Desidero sottolineare – conclude nella lettera – che il Sig. Ubaldo Lolli, assisano, alla sua gentile signora mi furono in questo periodo più difficile della mia vita, veri e sinceri amici, nei quali debbo per sempre la mia più profonda gratitudine”.
Nel corso della diretta sono intervenuti il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco di Assisi Stefania Proietti, in collegamento dalla Prefettura di Perugia con Antonio Fiordi, figlio di Manlio Fiordi, catturato dai tedeschi mentre era in Albania a combattere e portato in un campo di concentramento, al quale il prefetto, Armando Gradone, ha consegnato la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica a cittadini deportati ed internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.
“Nella storia – ha sottolineato il vescovo Sorrentino – ci sono ancora tante pagine brutte. C’è ancora tanto odio e tanta violenza. Dobbiamo sempre costruire la pace e dobbiamo sempre sognarla con la forza di animi che fanno anche impegnarsi nella solidarietà fraterna, perché la pace ha un costo, il costo della nostra generosità. Dobbiamo dire per quelli che hanno vissuto questa grande pagina della storia che alla fine è il bene che trionfa e nella memoria restano soltanto coloro che sono stati Giusti e che in un momento difficile hanno scelto la parte giusta”.
Durante la diretta, Marina Rosati, ideatrice e curatrice del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” ha sottolineato l’importanza di “raccontare e ricordare perché solo così possono emergere nuovi dettagli che permettono di portare alla luce storie importanti come nel caso della famiglia Lolli che può essere preso almeno preso in considerazione dallo Yad Vashem per il riconoscimento di nuovo Giusto tra le Nazioni ad Assisi”.
Moltissimi, circa 350 gli studenti di vari istituti dell’Umbria, collegati in diretta streaming, ai quali è arrivato il saluto anche della collega, sindaco dei ragazzi, Arianna Tordoni e dell’assessore comunale all’Istruzione, Veronica Cavallucci, che ha sottolineato l’importanza di far conoscere “esempi positivi di bene e di amore”.
I prossimi appuntamenti organizzati dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e il Comune di Assisi proseguono sabato 29 gennaio alle ore 15, con il percorso che partirà da piazza Vescovado, alla scoperta dei monasteri dove furono nascoste diverse famiglie ebree e la visita guidata al Museo. (Per partecipare è necessario avere il Green pass e indossare la mascherina). Martedì 1 marzo, in occasione della Giornata europea dei Giusti, sarà in Assisi, la scrittrice ebrea Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah che in mattinata incontrerà gli studenti al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli e nel pomeriggio sarà accolta dal sindaco Proietti, alla presenza del vescovo Sorrentino, nella sala della Conciliazione del Palazzo comunale.