Assisi – spazio di preghiera rivolto al venerabile don Antonio Pennacchi

Uno spazio di preghiera rivolto al venerabile don Antonio Pennacchi, con il quale la diocesi di Assisi – Nocera Umbra e Gualdo Tadino invita i fedeli a rivolgersi al sacerdote la cui vita è ricca di spunti e di momenti di grande spiritualità e per cui procede il processo di beatificazione fortemente voluto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Per questo ogni martedì, nella pagina Facebook della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, sarà pubblicata la sua preghiera, le richieste dei fedeli o episodi significativi relativi alla sua vita. Già è attivo un sito internet (www.donantoniopennacchi.it) e un banner sulla home page del sito della diocesi (www.diocesiassisi.it) dove si possono trovare tutte le notizie sul Venerabile. Chiunque lo vorrà potrà chiedere l’intercessione del prete dell’Angelus Domini e inviare una richiesta di preghiera. “Sono sempre di più quelli che si avvicinano al venerabile Pennacchi – spiega il postulatore della causa, suor Alessandra Rusca – la vita, le opere, le testimonianze sono veramente esemplari e sono in aumento coloro che si recano sulla tomba, collocata nell’abbazia di San Pietro qui in Assisi, per venerarlo e chiedere la sua intercessione. Ora attendiamo il miracolo”. Al momento il percorso di beatificazione del Venerabile Pennacchi è arrivato alla Positio, ossia la sintesi di circa 1.000 pagine della documentazione di 16 volumi depositati in Congregazione delle Cause dei Santi. La Positio viene sottoposta all’esame teologico per poi passare all’esame dei cardinali e dei vescovi, membri della Congregazione. Se il loro giudizio è favorevole, il prefetto presenta il risultato di tutto l’iter della causa al Santo Padre che concede la sua approvazione ed autorizza la congregazione a redigere il relativo decreto che ne attesta le virtù eroiche.

Don Antonio Pennacchi è nato a Bettona il 27 gennaio 1782 ed è morto nel 1848. Visse in Assisi, nella parrocchia di San Pietro. Si sentì chiamato dal Signore alla vocazione sacerdotale e a 18 anni, all’inizio del 1800 si trasferì in Assisi per continuare gli studi filosofici e teologici. Si distinse subito per la sua intelligenza, per il suo impegno e per la pietà. Fu ordinato sacerdote il 22 marzo 1806 dal vescovo Francesco Maria Giampé che, per la sua grande cultura, lo nominò insegnante di grammatica superiore nelle scuole municipali di Assisi e cappellano nella chiesa abbaziale di San Pietro e delle suore clarisse francescane di Sant’Andrea. Il fondamento della sua spiritualità sarà il mistero dell’Annunciazione e dell’Incarnazione del Figlio di Dio e per tutta la sua vita sarà l’apostolo dei nomi di Gesù e Maria. Da qui nascerà il suo amore alla povertà, alla preghiera, all’umiltà e penitenza sull’esempio di San Francesco. La causa di beatificazione, aperta all’inizio del ‘900, per contingenze storiche, non ebbe seguito e solo nel giugno del 2016 è stata riavviata con un decreto del vescovo Sorrentino. Il 14 marzo 2019 si è chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del Venerabile ed è iniziata così la seconda fase.