Assisi – Cerimonia Giusto dell’Umanità

Il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 celebra la Giornata europea dei Giusti rinnovando il legame con la città di Tonara, il paese di padre Michele Todde, santuarista della Basilica di San Francescano e membro della rete clandestina che salvò ad Assisi circa trecento ebrei e con cui – insieme anche alle altre città che si impegnarono per salvare la vita agli ebrei durante la Shoah – è nato nei mesi scorsi un forte legame di collaborazione. “Padre Michele – spiega la responsabile del Museo, Marina Rosati – è sicuramente un Giusto, se non ancora dallo Yad Vashem, è un Giusto dell’Umanità nel senso più ampio del termine, perché ha manifestato sempre questo grande senso di accoglienza verso gli altri, fossero poveri aiutati nella sua terra di Sardegna, pellegrini in visita alla Basilica o ebrei, braccati dai tedeschi. La Giornata europea dei Giusti ci apre l’orizzonte verso tanti drammi del passato e del presente dove la luce di persone coraggiose, desiderose di fare il bene e d’esempio per noi, ha brillato”.

Lunedì 10 marzo alle ore 16.30 è in programma la deposizione del “crogiuolo sardo” e la dedicazione dell’albero di “Giusto dell’Umanità” proprio a padre Todde; a seguire ci sarà la presentazione del libro “Padre Michele Todde, dalla Sardegna ad Assisi, una vita a servizio degli altri”, scritto da Maurizio Pretta, curato da Costantino Floris con un saggio introduttivo del professor Gianfranco Tore. Oltre al curatore, nella Sala della Spogliazione del palazzo vescovile, ne parleranno monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, don Michelino Luisi, parroco di Tonara, e padre Felice Autieri, OfmConv. Il libro ripercorre la vicenda di padre Michele Todde, originario di Tonara, che durante la Seconda guerra mondiale salvò centinaia di ebrei mentre era in servizio nel Sacro Convento di Assisi, dove svolgeva la funzione di santuarista, incaricato cioè di accogliere i pellegrini e responsabile della basilica.

La campagna Caritas Umbria di raccolta fondi per sostenere oltre 10.000 persone in emergenza abitativa, avviata in Quaresima e per tutto il Giubileo

Dalla Quaresima e per tutto l’Anno santo, la Delegazione regionale Caritas Umbria promuove la campagna giubilare di raccolta fondi “C’è un problema grande come una casa. Facciamoci casa”.
La Delegazione regionale, che riunisce il coordinamento delle otto Caritas diocesane dell’Umbria: Perugia-Città della Pieve, Terni-Narni-Amelia, Gubbio, Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Orvieto-Todi, Città di Castello, Foligno e Spoleto-Norcia, ha scelto di dedicare la campagna di raccolta fondi al tema dell’emergenza abitativa a supporto di migliaia di famiglie che vivono questa condizione di povertà nella nostra regione.

“Questa scelta nasce dall’osservazione quotidiana dei Centri d’Ascolto delle otto Caritas diocesane che hanno visto divenire, nel tempo, l’emergenza abitativa ‘il problema tra i problemi’. Su circa 8.000 famiglie accompagnate dalle nostre Caritas diocesane, ben 3.151 si trovano ad affrontare problematiche relative alla casa”. Così il delegato regionale delle Caritas diocesane dell’Umbria, don Marco Briziarelli, sottolinea la rilevanza del problema abitativo definendolo “grande come una casa”. Allo stesso tempo, lancia un appello alla corresponsabilità “a farsi casa” per chi una casa non ce l’ha.

“Con questa campagna – prosegue don Marco Briziarelli – vogliamo essere segno di speranza, un segno che non guarda solo all’emergenza, ma che alza lo sguardo verso il futuro. Un segno capace di stimolare risposte sinergiche e rinsaldare il senso e lo spirito di comunità sull’esempio dei Santi che hanno contraddistinto la nostra regione come una terra accogliente, fondata sull’amore e sulla carità. Le offerte che riceveremo aiuteranno il pagamento di utenze, affitti, mutui e la costruzione di percorsi di autonomia, auspichiamo, per tante famiglie”.

Il Vescovo delegato Ceu per la Carità, monsignor Francesco Soddu, sottolinea l’importanza di questa campagna come opportunità per vivere questo anno Giubilare come segno di conversione e di vicinanza ai poveri: “Ascoltare le storie di padri e madri, tra le ansie e le preoccupazioni per la mancanza di una casa o per la fatica nel riuscire a gestirla e mantenerla non può lasciarci indifferenti e deve interrogaci come comunità ecclesiale e civile. L’emergenza abitativa è una problematica di tutti. Auspichiamo che questa campagna possa essere un momento sincero di animazione alla comunità e che parrocchie, istituzioni, imprenditori, privati cittadini siano cassa di risonanza a questo grido di aiuto che tocca le vite di oltre 10.000 persone nella nostra regione. Partecipare attivamente a questa campagna di raccolta fondi, con delle donazioni e facendoci ambasciatori di questo straordinario messaggio di solidarietà a sostegno delle famiglie più fragili ci farà vivere nella carità il Giubileo della Speranza”.

L’originalità della campagna.
L’insieme degli elementi visivi e del claim sono chiari, semplici ed evocativi. La campagna di raccolta fondi ricorre a delle figure retoriche per richiamare l’attenzione sulla gravità del problema dell’emergenza abitativa “grande come una casa”, sulla necessità di un’assunzione di consapevolezza rispetto al problema e ad una risposta comunitaria “facciamoci casa”.

Ciascuna Caritas diocesana declinerà internamente le modalità per donare alla campagna e concorrere a dare un sostegno ai nuclei in difficoltà accompagnati nel proprio territorio. La raccolta fondi iniziata il 05/03/2025 terminerà il 06/01/2026, accompagnandoci per tutto il Giubileo.

Gubbio – Quaresima 2025

La comunità ecclesiale della zona cittadina della Diocesi di Gubbio si prepara a vivere la Quaresima con un percorso spirituale dedicato quest’anno al tema dell’anno giubilare: “Pellegrini di Speranza”.
“Non perdiamo l’occasione che questo tempo santo ci offre – esorta il vescovo Luciano Paolucci Bedini – per guardare con occhi nuovi le cose che viviamo. Regaliamoci momenti di silenzio, di preghiera e di meditazione del Vangelo. Cerchiamo tempi di ascolto e di dialogo fraterno tra noi per sognare, immaginare e desiderare modi nuovi di riflessione, di confronto, di accoglienza, di condivisione, di solidarietà e di partecipazione alla vita sociale ed ecclesiale. Affiniamo l’attenzione ai richiami, alle grida e ai segnali inespressi dei bisogni dei nostri fratelli, vicini e lontani, soprattutto dei più piccoli e dei più affaticati. La speranza ha bisogno di gesti concreti che diano valore alle parole, ma occorre fidarsi e rischiare la speranza, senza attendere che sia la speranza a smuoverci dalle nostre comode indifferenze. Solo chi osa andare oltre l’opportuno e il garantito genera percorsi di speranza che coinvolgono altri. Sia questo il frutto della nostra Quaresima!”.

Le Stazioni quaresimali
Il cammino proposto dalla Chiesa eugubina prevede le tradizionali Stazioni quaresimali, un itinerario di preghiera e riflessione che coinvolge diverse chiese del centro eugubino e dell’immediata periferia. Si comincia il 5 marzo, nel Mercoledì delle Ceneri, con la celebrazione che inizia nella chiesa di Santa Croce della Foce e il successivo pellegrinaggio verso San Domenico. Ogni mercoledì successivo – sempre alle ore 21, fino al 9 aprile – i fedeli sono invitati a partecipare a momenti di preghiera in diverse chiese, secondo questo calendario:

1ª stazione – 5 marzo (Mercoledì delle Ceneri, con liturgia della Parola e imposizione delle ceneri): Santa Croce → San Domenico

2ª stazione – 12 marzo: San Domenico → San Secondo

3ª stazione – 19 marzo: Mausoleo Quaranta Martiri → Madonna del Prato

4ª stazione – 26 marzo: Santa Maria al Corso → Sant’Agostino

5ª stazione – 2 aprile: Cappuccini → San Francesco

6ª stazione – 9 aprile: San Giovanni → San Pietro

L’Adorazione eucaristica
Accanto alle Stazioni quaresimali, un altro importante momento di spiritualità è rappresentato – come sempre – dai turni di Adorazione eucaristica. Le chiese eugubine ospiteranno l’adorazione, offrendo ai fedeli la possibilità di sostare in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Il Monastero delle Cappuccine sarà il punto di riferimento per l’adorazione continuativa durante l’intero periodo quaresimale, mentre i turni si svilupperanno secondo il calendario seguente:
San Domenico → dal 6 marzo al 9 marzo
San Secondo → dal 13 marzo al 16 marzo
Madonna del Prato → dal 20 marzo al 23 marzo
Sant’Agostino → dal 27 marzo al 30 marzo
Madonna del Ponte → dal 31 marzo al 2 aprile
San Francesco → dal 3 aprile al 6 aprile
San Giovanni → dal 7 aprile al 9 aprile
San Pietro → dal 10 aprile al 13 aprile

Perugia – Mercoledì delle ceneri, inizio della Quaresima. Celebrazione eucaristica in cattedrale presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis

Il rito della benedizione e imposizione delle ceneri, durante le messe di mercoledì 5 marzo, introduce al “tempo forte” della Quaresima in preparazione al Triduo pasquale della Passione, Morte e Resurrezione del Signore. Tempo arricchito, quest’anno, dalla grazia del Giubileo della Speranza, da vivere con la conversione, il digiuno, la preghiera e la carità nell’attesa della Pasqua per un maggiore rinnovamento interiore trasformando la vita dei credenti e avvicinare i “lontani” alla fede nel Risorto, donando “segni di speranza” all’umanità intera.

A Perugia, nella cattedrale di San Lorenzo, la celebrazione del Mercoledì delle ceneri, il 5 marzo, alle ore 18, sarà presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis.

Per la Quaresima l’arcivescovo esorta i fedeli, nel far suo l’invito del Papa nel messaggio quaresimale, “a chiedersi se si è veramente in cammino o se piuttosto si è paralizzati, statici, appesantiti dalla paura, dalla mancanza di speranza, dalla pigrizia”. E se nella vita quotidiana “siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni”. Un invito a uscire dall’individualismo testimoniando la fede nel farsi carico dell’altro, senza dimenticare chi soffre per le ingiustizie, le violenze, le persecuzioni, le guerre, le povertà umane e materiali in un mondo in crescente fibrillazione dove la pace è sempre più a rischio.

Un richiamo di mons. Maffeis a vivere la Quaresima nelle comunità parrocchiali con particolare raccoglimento, così come nella cattedrale di San Lorenzo e nella parrocchia del centro dei Ss. Andrea e Lucia, partecipando, il giovedì, alle catechesi quaresimali con l’adorazione eucaristica, il venerdì, alla Via Crucis e, la domenica, all’adorazione con la preghiera dei Vespri. Quest’ultima, in programma nelle cinque domeniche di Quaresima, in cattedrale, precede la celebrazione eucaristica festiva delle ore 18.

Le catechesi quaresimali, a cura della parrocchia dei Ss. Andrea e Lucia, si terranno tutti i giovedì, alle ore 21, nella chiesa della Misericordia in piazza Piccinino. Mentre la Via Crucis, tutti i venerdì, alle ore 17.15, nella cattedrale di San Lorenzo.

Terni – celebrazione del mercoledì delle Ceneri

Mercoledì 5 marzo, inizio del tempo di Quaresima, quale periodo penitenziale verso la celebrazione della Pasqua, il vescovo Francesco Antonio Soddu presiederà la celebrazione con il rito della benedizione e imposizione delle Ceneri nella Cattedrale di Terni alle ore 17.30.
Il mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima, prepara all’evento della Risurrezione di Gesù attraverso la penitenza e la conversione.
Nella liturgia che caratterizza il primo giorno di Quaresima, il vescovo sparge della cenere benedetta sul capo dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronare il fedele all’impegno penitenziale della Quaresima, come tempo forte in cui rigenerarsi nella fede e vivere pienamente il sacramento della riconciliazione.
In particolare, quest’anno del Giubileo della Speranza rappresenta nella vita della Chiesa un evento di grande rilevanza spirituale, uno speciale dono di grazia, di rinnovamento vissuto con fede intensa, speranza viva e carità operosa.

«La quaresima è il tempo opportuno per la nostra conversione – ricorda il vescovo Soddu – che si esprime attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Di fronte alle preoccupazioni, allo scoraggiamento, alla tentazione di chiudersi nell’egoismo, individualismo e nell’indifferenza verso le sofferenze altrui, la quaresima ci chiama a riporre la nostra fede e speranza nel Signore, perchè solo così possiamo continuare a fare il bene per essere artigiani di pace».

Assisi – mercoledì delle Ceneri celebrazione a San Rufino

Mercoledì 5 marzo, giorno del solenne inizio del Tempo di Quaresima, il vescovo monsignor Domenico Sorrentino presiederà la santa messa, con il rito della benedizione e dell’imposizione delle Ceneri, alle ore 21 nella cattedrale di San Rufino ad Assisi e alle ore 18 nella cattedrale di San Feliciano a Foligno.

In allegato il Sussidio di Quaresima proposto dagli Uffici diocesani come aiuto pastorale per le comunità.
Sussidio-di-Quaresima-2025

Terni – San Valentino 2025 celebrazione delle Nozze d’Oro. Mons. Piccinonna: “Un grazie a voi per quel magistero d’amore fatto di gesti più che di parole, che con la vostra umanità ci testimoniate; ci dite che una vita vissuta fuori dall’amore non è vita”

Celebrata nella basilica di San Valentino la festadelle nozze d’oro, presieduta da mons. Vito Piccinonna, vescovo di Rieti, concelebratada mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi di Terni-Narni-Amelia, dal parroco di San Valentino padre Josline Peediakkel e da don Marco Castellani. Novantasette coppie, provenienti da Terni e provincia, dall’Umbria, da Rieti, da Prato, da Ferrara, da Roma, accompagnati dai figli e nipoti, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. Tra loro una coppia in cui il marito ha 101 anni e la moglie 94 che ha festeggiato i 68 anni di matrimonio, un’altra ha celebrato i 67 anni di matrimonio, una decina di coppie hanno celebrato i 60 anni di matrimonio, altri i 56, 55 e 51 anni di matrimonio. Molte delle coppie presenti avevano partecipato, 25 anni fa, alla festa delle nozze d’argento.
Un incontro che celebra l’amore sponsale e familiare, sottolineando il valore forte della famiglia per la crescita dei figli e nella trasmissione dei valori e della fede. La tradizione della celebrazione della ricorrenza dei 50 anni di matrimonio nella basilica di San Valentino, che si rinnova da trenta anni, rappresenta una grande preghiera corale per le famiglie perché s’irrobustisca l’amore reciproco, l’attenzione e la tenerezza nel prendersi cura gli uni degli altri con sincerità e rispetto. “Benedetto sei Padre, perché ci hai benignamente assistito nelle vicende tristi e liete della vita; aiutaci con la Tua Grazia a rimanere sempre fedeli nelreciproco amore” le parole pronunciate dalle coppie di sposi.
Salutando le coppie mons. Piccinonna ha rivolto parole di benvenuto e di augurio per questa importante ricorrenza, ed ha invitato alla preghiera per papa Francesco in questa particolare fase della sua salute. «Siamo nell’anno giubilare dedicato alla speranza – ha detto il presule nell’omelia -. E quale speranza viene a noi dal vostro amore? Innanzi tutto la testimonianza del dono reciproco, che i vostri figli sono chiamati a raccogliere; la testimonianza dell’amore e dei tanti frutti che ha prodotto, di cui non ci rendiamo conto, quelli nati dalla logica del dono e che danno sapore alla vita. Ma non dimenticate mai la fonte dell’amore stesso, che è Dio. Porgete ancora a Dio le vostre vite, attraversate da luci e ombre e da qualche tristezza che portate nel cuore, perché non si può passare illesi nella vita. Chi ama mette in conto la perdita. Però, la certezza è che il Signore, pur nel cammino faticoso, vi è vicino, vi accompagna come un padre. Un grazie a voi – quel grazie che dovremmo dire più spesso – per quel magistero d’amore fatto di gesti più che di parole, fatto di vissuti, che con la vostra umanità ci testimoniate; ci dite che una vita vissuta fuori dall’amore non è vita. Voi siete maestri della grammatica del dono, che la società attuale ha bisogno di recuperare. In questo momento difficile e faticoso bisogna sapientemente coltivare il cuore, nonostante tutto. Il Vangelo ci aiuta a disarmare pensieri e parole, a bonificare gesti e comportamenti rispetto alla violenza attorno a noi, che è lo specchio di ciò che si consuma dentro di noi. Seguiamo sempre il bene nella quotidianità della nostra casa, nei gesti ordinari come quelli familiari della casa di Nazareth, che possono nutrire ancora la vita di tanti. Nel dire sempre grazie al Signore per la vita e per l’amore, siamo tutti chiamati a far propria la logica del dono».
La preghiera a San Valentino patrono dell’amore e la benedizione del vescovo Piccinonna hanno concluso la celebrazione. Ai partecipanti è stata consegnata la pergamena ricordo e alle signore un omaggio floreale.

Gubbio – Canonizzazione 2025: il calendario di celebrazioni e iniziative per sant’Ubaldo

Si intrecciano con l’inizio del cammino quaresimale le celebrazioni di quest’anno per la Canonizzazione del vescovo Ubaldo Baldassini, proclamato Santo da papa Celestino III il 5 marzo 1192. Un programma denso di iniziative si svolgerà, come sempre, nella basilica dedicata al patrono di Gubbio, coinvolgendo fedeli, istituzioni e Famiglie ceraiole.

Musica e premio ai canonici regolari
Si comincia sabato primo marzo, alle ore 18, con il “Concerto della Canonizzazione” promosso dalla Famiglia dei Santubaldari, in collaborazione con Laura Musella, direttrice del festival “Omaggio all’Umbria”. La sedicesima edizione dell’appuntamento musicale proporrà brani di Franck, Bach, Vivaldi e Caccini, interpretati dalla stessa soprano Musella, da Antonio Barbi e Stefano Ragni all’organo, con il giovanissimo cantore Mattia Tognoloni. Nel corso del concerto, i Santubaldari consegneranno il premio “Civis, Pater ac Pontifex Ubalde” ai canonici regolari lateranensi don Giuseppe Ganassin e don Pietro Benozzi, che custodiscono la basilica eugubina dall’Epifania del 2020.

Il sentiero di sant’Ubaldo
Le celebrazioni liturgiche per la ricorrenza della Canonizzazione avranno inizio domenica 2 marzo con la messa delle ore 11, presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Sarà l’occasione per l’investitura del capodieci del Cero ubaldiano, Giuseppe Piccioloni. Lunedì 3 marzo, presso il refettorio della basilica, alle ore 18 si terrà l’incontro “Cammini di speranza. Il sentiero di Sant’Ubaldo”, a cura del Centro studi ubaldiani. Un’occasione per approfondire la figura del Santo e il suo messaggio di fede e carità.

La memoria liturgica anticipata al 4 marzo
Il momento culminante sarà martedì 4 marzo, con la celebrazione dedicata alla memoria liturgica della Canonizzazione, anticipata di un giorno per la coincidenza con il Mercoledì delle Ceneri. Alle ore 17.45 partirà dalla cattedrale la processione verso la basilica sulla cima del monte Ingino. Seguirà, alle ore 19, la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano. Un appuntamento di grande significato spirituale e comunitario, che rinnova il legame indissolubile tra la città di Gubbio e il suo Santo patrono.

Pastorale della Salute – convegno regionale per la presentazione del libro “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità”

Giovedì 6 marzo dalle ore 9 alle 13 presso l’Istituto Serafico di Assisi si terrà la presentazione del libro “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità” versione italiana di “Us” not “Them” di Justin Glyn (Gesuita) Docente Diritto Canonico, Melbourne.
Il convegno, promosso dall’associazione Vita Indipendente – Umbria (AVI Umbria), Fish Umbria (Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità), in collaborazione con la Commissione pastorale Sociale della CEU (Conferenza Episcopale Umbra) e il Servizio nazionale per la pastorale delle Persone con Disabilità della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), l’Istituto Serafico di Assisi, e sarà introdotto dal saluto di Marialuisa Meacci presidente FISH Umbria e coordinato da don Fabrizio Bagnara, Pastorale Disabilità della Diocesi Terni-Narni-Amelia
I PARTE – Lo sguardo della Chiesa e l’impatto sulla vita delle persone con disabilità
– Mons. Francesco Antonio Soddu vescovo Diocesi Terni-Narni-Amelia; – Giovanni Merlo direttore LEDHA, Milano; – Ilaria Morali docente di Teologia Dogmatica, Gregoriana Roma
Intermezzo musicale a cura di Emanuele Amici, flautista sordo.
Il PARTE – Lo sguardo della società e l’impatto sulle politiche inclusive
– Suor Veronica Donatello responsabile CEI Pastorale Disabilità; – Francesca Di Maolo presidente Istituto Serafico; – Andrea Tonucci presidente AVI Umbria APS
CONCLUSIONI – Vincenzo Falabella presidente FISH e Consigliere CNEL; Bianca Maria Tagliaferri vice presidente Assemblea Regione Umbria.

“A sua immagine? Figli di Dio con disabilità” è un saggio che evidenzia il dibatto tra disabilità e fede. Accompagna il lettore in un intenso percorso di riflessione, ponendo al centro l’evoluzione stessa dei significati di disabilità, sui quali la Chiesa ancora oggi si interroga.
Il punto di partenza di questa riflessione nasce dal saggio pubblicato nel 2019 dalla Conferenza Episcopale Australiana e presentato su “Civiltà Cattolica” nel 2020.
L’autore, Justin Glyn, gesuita australiano non vedente, avvocato e docente di Diritto canonico, compie un’analisi storica sulla teologia della disabilità, a partire dalla duplice posizione dei testi della Dottrina della Chiesa: disabilità come risultato del peccato originale da un lato o come strumento di redenzione dall’altro.
Nella sua riflessione, l’autore sintetizza questo dualismo teologico in un’immagine – il “noi e loro” – che richiama inevitabilmente a una dimensione sociale, dove la disabilità è ancora, troppo spesso, non vissuta, compresa e accolta come parte del nostro essere uomini e donne credenti di oggi.
Il Convegno, intende approfondire nell’ambito della Regione Ecclesiastica Umbra, una riflessione e porre sotto i riflettori, lo stimolo per una vita comunitaria, perché inclusione e rispetto delle persone più fragili, diventi faro per illuminare il cammino ecclesiale globale.
La data è stata scelta come tappa di un cammino, che vedrà come punto di approdo e soprattutto di ripartenza la partecipazione a Roma il 28 – 29 aprile prossimi al “Giubileo delle Persone con Disabilità”.

 

Gubbio – Anche la Chiesa eugubina al Giubileo dei Giovani 2025

Il Giubileo dei Giovani, un evento che si svolgerà a Roma dal 31 luglio al 3 agosto, per i ragazzi tra i 16 e i 35 anni, sarà un’occasione unica per riscoprire la fede e condividere momenti di preghiera, musica e testimonianze.
L’edizione del 2025 pone al centro il tema della speranza, sottolineando il pellegrinaggio come metafora del viaggio della vita. I giovani saranno invitati a vivere questo evento con uno spirito di carità e amore verso il prossimo, rafforzando il loro cammino spirituale.

I giovani umbri partiranno il 31 luglio, con un primo incontro a Civita Castellana per prepararsi spiritualmente al passaggio della Porta Santa. Il primo agosto si dirigeranno a Roma per varcare la Porta Santa delle basiliche apostoliche. Il 2 agosto sarà dedicato all’animazione e all’accoglienza a Tor Vergata, con musica e testimonianze, culminando nella Veglia con Papa Francesco. Infine, il 3 agosto, la Santa Messa concluderà l’evento, prima del rientro a Gubbio.
Le iscrizioni al Giubileo dei Giovani sono aperte da gennaio 2025 e si chiuderanno il 31 marzo. La quota di partecipazione è di 250 euro, con uno sconto di 25 euro per chi si iscrive entro il 3 marzo. È possibile iscriversi con un modulo online, CLICCANDO QUI.

In attesa dell’evento romano, dal 24 al 28 luglio la Diocesi ospiterà giovani pellegrini provenienti da diverse parti del mondo, offrendo loro ospitalità nelle famiglie umbre. L’esperienza includerà visite ad Assisi, una giornata diocesana e una grande festa regionale a Santa Maria degli Angeli.

Il Giubileo dei Giovani 2025 rappresenta un’opportunità imperdibile per migliaia di giovani di rafforzare la propria fede, vivere un’esperienza di comunione universale e incontrare il Santo Padre in un clima di festa e spiritualità. Un viaggio non solo fisico, ma soprattutto interiore, che lascerà un segno indelebile nel cuore di chi parteciperà.