Un saluto e un augurio speciale in questo 15 agosto 2020 da parte del vescovo. L’augurio che faccio di cuore a tutti è duplice: Buon Ferragosto e Buona festa dell’Assunta!
Le due cose possono andare molto bene insieme e completarsi.
Infatti abbiamo bisogno del riposo e della vacanza per ristorarci e distenderci dalle nostre fatiche e dallo stress.
Il comandamento del lavorare per guadagnarsi da vivere è seguito dal comandamento, ugualmente importante, del riposo al settimo giorno. Due comandamenti divini che si collegano bene. Ecco il senso della domenica, del fine settimana e delle vacanze estive.
A Ferragosto, specialmente in quest’anno così complicato, il riposo è più che mai necessario.
Intendo il riposo sobrio che sa trovare in maniera semplice il contatto umano con le persone, con la natura, con letture/riflessioni e vari interessi culturali che allargano i nostri orizzonti. Non c’è proprio bisogno di andare agli eccessi, alle esperienze negative e tantomeno a favorire il contagio del virus ancora presente (!), saltando le regole necessarie che ben conosciamo (e questo è un grave obbligo per noi stessi e gli altri!).
La festa della Madonna assunta in cielo anche con il corpo, ci ricorda che il nostro destino è la vita terna, o detto più semplicemente il paradiso.
Chi non sente l’enorme importanza di poterci arrivare tenendo presente il percorso tracciato da Gesù, seguito da Maria e dai santi?
Non è una favola. Se non fosse vero questo, la nostra vita, per quanto riuscita, non appagherebbe nessuno.
Se è vero, com’è vero, non può essere messa in secondo piano.
C’è una frase del profeta che dice: “Chiamati a guardare in alto, nessuno sollevava lo sguardo!”
L’augurio è quello di sollevare lo sguardo al cielo dove Gesù e la Madonna, i santi ed anche i nostri cari ci aspettano. Il posto è preparato. Sarebbe imperdonabile distrazione non tenerlo presente e non fare l’adeguato percorso per raggiungerlo.
Concludo quindi il mio cordiale saluto invitando a trovare momenti distensivi dal punto di vista umano e dal punto di vista spirituale.
Faccio presente una meta particolare: il Santuario di Canoscio che tutti conosciamo.
È giusto dedicato alla Madonna “del transito”. Serenamente addormentata nel Signore, attorniata dagli apostoli, sta per salire in paradiso ed essere incoronata fra gli angeli e i santi. È il santuario mariano costruito sul colle prospiciente la Città. Amato da tutti i Tifernati e non solo. Non pochi ci arrivano a piedi.
Mettiamoci ancora una volta sotto la protezione di Maria cantando:
“Sopra il colle di Canoscio
ha deposto il suo bel trono
per donar grazie e perdono
a chi a lei ricorrerà!”
Impariamo ad alzare lo sguardo verso di lei e a salutarla con un’Ave Maria ogni volta che passiamo sotto di lei.
+ Domenico Cancian