Nel pomeriggio della vigilia della festa di san Giuseppe lavoratore, venerdì 30 aprile (ore 17.30), presso la sala “Seneca” dello Stabilimento Nestlé-Perugina del capoluogo umbro, la Commissione regionale per i problemi sociali e il lavoro, la pace e la custodia del Creato della Ceu, promuove l’incontro di riflessione e di preghiera sul tema: “Giovani e lavoro: un cantiere aperto”. Nel rispetto dei protocolli anti Covid-19 potranno essere presenti, su invito, trenta persone. L’iniziativa, per consentire una partecipazione ampia, verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube di Chiesa in Umbria: https://youtu.be/6GdVqoV3Lis
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo, e dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti, saranno ascoltate quattro testimonianze di resilienza e di intraprendenza di giovani. L’incontro, moderato dall’avv. Francesca Di Maolo, coordinatrice della Commissione Ceu e presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, vedrà gli interventi del prof. Luca Ferrucci, docente ordinario di Economia e management delle imprese all’Università di Perugia, che relazionerà sul tema “Giovani tra imprenditorialità e lavoro per un mondo migliore”, e della dott.ssa Laura Binda, responsabile delle risorse umane della Nestlé, che affronterà il tema “La responsabilità sociale dell’impresa nella promozione del lavoro giovanile: l’iniziativa Nestlé Needs Youth”. Al termine l’incontro di preghiera presieduto dall’arcivescovo Boccardo.
Con questa iniziativa – afferma Di Maolo – non vogliamo cadere nella tentazione di pensare per i giovani, ma vogliamo pensare con loro, ascoltare le loro storie, le loro paure, ma soprattutto i loro sogni. La Chiesa, come tutta la società, vive con grande preoccupazione la crisi del lavoro e, in particolare, la difficile situazione dei giovani. Vogliamo riflettere sul lavoro delle future generazioni come risorsa straordinaria per rigenerare il tessuto economico sociale, a partire dalle loro storie e testimonianze di resilienza e intraprendenza. E lo vogliamo fare all’interno di un luogo di lavoro».
«L’impresa – precisa Di Maolo –, non è solo espressione di una libertà di iniziativa economica e privata, ma è un bene di interesse comune che persegue obiettivi generali, quali ad esempio lo sviluppo economico, l’innovazione e l’occupazione. Vogliamo richiamare tutte le imprese della Regione a generare azioni di impatto sullo sviluppo sostenibile della società e dei territori: tra queste azioni sono importanti anche le politiche di promozione del lavoro giovanile».