«Ho appreso con tanta tristezza e commozione che il fratello imam Abdel Mohamed Qader ha lasciato questo mondo, sopraffatto dal terribile morbo, che sta particolarmente colpendo la nostra Umbria». Lo scrive il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti nel messaggio rivolto alla famiglia Qader e alla comunità islamica, nell’esprimere il suo profondo cordoglio e quello della Chiesa diocesana.
«Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrate questo fratello – prosegue il cardinale –, con il quale ancora, soprattutto nei primi anni del mio episcopato perugino, ci siamo tante volte confrontati. Da vero credente e uomo di preghiera ha testimoniato la pace e l’amore fra gli uomini e tante volte abbiamo insieme condiviso le gioie, le sofferenze e i drammi della nostra gente, soprattutto dei poveri e degli ultimi».
«Per lui – evidenzia il presule – le vere distanze fra uomo e uomo non erano quelle determinate dalla differenza di religione e di credo, ma dalla capacità di amare».
«Caro Abdel, ti ho ricordato tante volte nella preghiera in questi giorni – ricorda il cardinale a conclusione del messaggio –, perché tu potessi rimanere fra noi, ma sappiamo che “le vie dell’Onnipotente non sono le nostre vie e i suoi pensieri distano dai nostri quanto il Cielo dista dalla terra”. Continuerò ad invocare per te Colui che è misericordioso, perché ti doni la ricompensa riservata ai suoi giusti».
La vicinanza spirituale del mondo ecumenico e del dialogo interreligioso alla comunità islamica per la morte dell’imam dottor Abdel Mohamed Qader
«Perugia, città multietnica e multiculturale, con la prematura scomparsa dell’imam dottor Abdel Mohamed Qader, vittima di questa tragica pandemia, perde uno dei suoi rappresentanti più significativi del dialogo interreligioso. Il dottor Qader è stato una guida illuminata e saggia della comunità islamica perugina, uomo di grande fraternità, umanità e generosità con un amore infinito per il prossimo». A sottolinearlo sono don Mauro Pesce, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, e la prof.ssa Annarita Caponera, presidente del Centro ecumenico ed universitario “San Martino” e del Consiglio delle Chiese Cristiane di Perugia.
«Tra le nostre diverse occasioni di incontro – ricordano –, oltre agli eventi interreligiosi presso il Centro “San Martino”, è stata la sua sentita partecipazione alla cerimonia inaugurale dell’Emporio Caritas in Ponte San Giovanni di Perugia, che salutò come luogo di incontro e di aiuto reciproco tra persone di culture e fedi diverse. Come anche non ricordare la sua amicizia e collaborazione con il compianto don Elio Bromuri, che per molti anni è stato punto di riferimento di dialogo e di incontro interreligioso nel capoluogo umbro. E quando don Elio morì, l’imam condivise il nostro dolore per la perdita dell’amico sacerdote».
«In quest’ora di tristezza – commentano don Pesce e la prof.ssa Caponera – è doveroso ricordare che anche grazie all’impegno e fiducia nel dialogo del dottor Qader sono cresciuti i rapporti di amicizia e di reciproco rispetto tra l’Archidiocesi perugino-pievese e la Comunità islamica. Possiamo dire che anche grazie al dottor Qader la cultura dell’incontro e del dialogo, che è alla base della fratellanza umana come più volte ha sottolineato papa Francesco, ha potuto compiere passi in avanti. Ne è esempio la sua partecipazione da anni ad alcune iniziative del Centro ecumenico “San Martino” con la corrispondente visita da parte di rappresentanti della nostra Chiesa a momenti importanti della vita comunitaria e religiosa islamica».
«La preghiera all’unico Dio ci dia conforto e consolazione – concludono –, sostenga la nostra speranza di superare questo momento di dolore e di grande difficoltà che purtroppo tiene in sofferenza molte famiglie nella nostra città e territorio e accomuna i fedeli di tutte le religioni».