Perugia – Domenica 17 ottobre, in cattedrale, la celebrazione eucaristica d’inizio cammino sinodale presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti.

“Prepariamoci con la preghiera e con piena disponibilità d’animo a questo tempo di grazia che si apre dinanzi a noi. La Vergine Maria e i Santi Patroni ci sostengano perché possiamo annunciare con nuova forza il Vangelo di Gesù, verità e vita”. A scriverlo è il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nella sua lettera-convocazione diocesana rivolta “ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, ai consacrati, ai diaconi, ai membri del Consiglio pastorale diocesano, delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti ecclesiali, al popolo santo di Dio che è in Perugia-Città della Pieve”, per la celebrazione eucaristica d’inizio del cammino sinodale, a livello diocesano, in programma domenica 17 ottobre, alle ore 18, nella cattedrale di San Lorenzo. Celebrazione che sarà presieduta dal cardinale Bassetti insieme al vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, con i vicari episcopali delle sette Zone pastorali, parroci e sacerdoti diocesani e religiosi.

Quattro anni di cammino. “Il tempo del cammino sinodale abbraccerà i prossimi quattro anni – ricorda il cardinale –, con spazi di consultazione, di reciproco ascolto e di riflessione sulla vita delle nostre comunità, alla luce di quanto lo Spirito vorrà suggerire. Tale percorso culminerà, nel 2025, con un evento assembleare nazionale”.

Sinodo e cammino. Nei mesi di ottobre e novembre 2021 si terranno a Perugia due eventi di carattere teologico in cui verrà posta l’attenzione sul significato di “Sinodo della Chiesa universale (2021-2023)” e di “Cammino sinodale della Chiesa italiana (2021-2025)”. Sul rilevante argomento il Servizio per l’Animazione Biblica (SAB) dell’Archidiocesi perugino-pievese dedica il suo anno pastorale 2021-2022 al tema: “Il popolo di Dio in cammino sinodale”, con incontri di approfondimento, studio e meditazione della Parola.

Due eventi sinodali. Giovedì 21 ottobre, ore 21, presso il Salone parrocchiale del nuovo complesso “San Giovanni Paolo II” di Prepo, si terrà l’incontro dal titolo: “Tra Sinodo e cammino sinodale”, con relatori padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e responsabile del SAB, e don Alberto Gildoni, cancelliere vescovile di Città di Castello e docente di Diritto Canonico presso l’ITA. L’incontro è promosso dal MEIC e dall’AC di Perugia con il patrocinio del SAB.

Venerdì 19 novembre, ore 19.30, presso la Sala dei Notari del Palazzo comunale dei Priori, si svolgerà l’incontro sul “Fondamento biblico della sinodalità”, con relatori il cardinale Bassetti e don Aldo Martin, rettore del Seminario diocesano di Vicenza e docente di Sacra scrittura, che presenterà il suo libro “Sinodalità. Il fondamento biblico del camminare insieme”, con la prefazione del cardinale Pietro Parolin (Ed. Queriniana, 2021).

L’ambiente digitale. “Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia ha anche un ambiente digitale”. Ad annunciarlo è il direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali (Cs) della Cei, Vincenzo Corrado, nella recente ‘newsletter’ agli incaricati regionali e ai direttori diocesani per le Cs. “È on line – scrive Corrado – il sito www.camminosinodale.net che accompagnerà l’intero percorso, articolato in tre fasi – narrativa, sapienziale e profetica – dal 2021 al 2025. L’immagine della testata esprime il senso del progetto: le cattedrali delle diocesi italiane sono unite graficamente a formare un’unica cupola, su di esse si snoda una strada tracciata da tanti volti. Il rimando è al Concilio Vaticano II e, in modo particolare, alla Costituzione Gaudium et Spes: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (n.1). Il sito offrirà nel tempo tutti gli strumenti testuali e video per l’animazione sul territorio e, allo stesso tempo, cercherà di puntare a uno stile di comunicazione integrato, integrale e inclusivo. Integrato, perché la visione ecclesiale non continui a essere letta e interpretata in settori distinti; integrale, perché si è parte di una grande comunità; inclusivo, perché nessuno deve essere escluso dalle comunità. Nella memoria di quanto vissuto fino ad oggi – e la tabella al centro del sito lo rappresenta efficacemente – si dipana l’orizzonte futuro”.