Nella suggestiva cornice della Biblioteca del Convento dei Frati Minori in Monteripido di Perugia, lunedì 17 gennaio, alle ore 17, si terrà l’incontro celebrativo della XXXIII Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Da sempre molto sentita nel capoluogo umbro, questa XXXIII Giornata è promossa dal Centro ecumenico ed universitario “San Martino” e dalla Comunità dei Frati Minori del Convento di Monteripido di Perugia, con il patrocinio dell’Archidiocesi.
Interverranno all’incontro il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane, e Annarita Caponera, presidente del Centro ecumenico ed universitario “San Martino” e docente di ecumenismo e dialogo interreligioso presso l’ITA di Assisi.
Fraterno dialogo. La prof.ssa Caponera, in rappresentanza dell’istituzione culturale perugina da sempre coinvolta nella preparazione e svolgimento di questa significativa giornata, presenta il tema dell’incontro di lunedì prossimo sottolineando che «è una concreta realizzazione di quel “fraterno dialogo” di cui parlava la dichiarazione Nostra Aetate (n. 4), sul dialogo con i non cristiani approvata nel 1965 dal Concilio Vaticano II». Si tratta, spiega la docente, di «una pietra miliare, per entrambe le parti, nell’apertura di una nuova epoca, avendo auspicato un dialogo tra fratelli, tra popoli e singoli che desiderano crescere nella consapevolezza e nella consolazione di questa fraternità. Una fraternità per troppo tempo nascosta e disumanamente ostacolata, una fraternità che non abbiamo ancora finito di riscoprire, una fraternità che però si manifesta sempre più nella sua indispensabile e provvidenziale attualità».
Radici ebraiche. «I cristiani, per comprendere se stessi – aggiunge la prof.ssa Caponera –, non possono non fare riferimento alle radici ebraiche, e la Chiesa, pur professando la salvezza attraverso la fede in Cristo, riconosce l’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele. Dio non abbandona il suo popolo come anche il tema scelto quest’anno dimostra, tratto dal libro di Geremia 29,20: “Realizzerò la mia buona promessa”».
L’incontro proseguirà con il vernissage “Alberi. The Aleph Beth of Nature” dell’architetto Marisa Zattini. Si tratta di una mostra molto originale formata da 22 lettere dell’alfabeto ebraico che l’artista ha impresso a fuoco su altrettanti cerchi di legno a loro volta incorniciati da cerchi di metallo. Ogni elemento non è mai casuale, ma tutto risponde a precisi canoni non solo estetici ma che invitano a riflettere. Tutto risponde ad una precisa funzione, compreso l’allestimento. «Se immaginiamo di riunire le 22 sezioni dell’albero e di verticalizzarlo – spiega Marisa Zattini – ecco che si ricostituisce un canale naturale del sapere che collega cielo e terra, spirituale e materiale».
Per quanti non potranno prendere parte all’incontro (la partecipazione è limitata in ottemperanza alle norme per il contenimento del contagio da Covid-19), verrà registro e pubblicato sul sito: www.lapartebuona.it .