Spoleto – Don Edoardo Rossi insediato come Direttore della Caritas diocesana. Mons. Boccardo: «La Caritas è un grande patrimonio della nostra Chiesa». Il grazie del Presule a Giorgio Pallucco che l’ha diretta per otto anni.

Cambio alla guida della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia. Giovedì 1° ottobre 2020 l’arcivescovo Renato Boccardo ha presentato il nuovo direttore don Edoardo Rossi, che sarà anche vicario episcopale per la carità. Subentra all’avvocato Giorgio Pallucco che ha guidato l’organismo pastorale della Chiesa di prossimità a quanti sono nel bisogno negli ultimi otto anni. È stata una cerimonia semplice e familiare, tenutasi nel giardino interno alla sede della Caritas in Piazzetta della Misericordia, cui hanno preso parte i dipendenti e una decina di volontari.

Le parole dell’Arcivescovo. «Quella della Caritas – ha detto mons. Boccardo – è una bella tradizione che viene da lontano di vivacità, di prossimità, di amicizia e di sostegno a quanti sono segnati dal peso della vita, sia a livello morale che materiale. È un grande patrimonio per la nostra Diocesi: è necessario portarlo avanti e trasmetterlo a chi viene dopo di noi. L’avvicendamento del responsabile, allora, ci dice il desiderio di rinnovarsi. Don Edoardo arriva pieno di buona volontà e di fantasia, dopo aver vissuto l’esperienza gestionale del punto emergenza Caritas attivato nel tempo del confinamento a causa del Covid-19. Sono sicuro che con l’aiuto di tutti riuscirà a portare avanti in maniera feconda questo ministero, trasformando anche la presenza e la modalità di azione della Caritas, in quanto il mondo cambia e noi non possiamo essere a rimorchio». Poi, il pensiero dell’Arcivescovo a Giorgio Pallucco: «Grazie per questi anni in Caritas. Dal 1998 come obiettore di coscienza, culminati col ruolo di Direttore. Grazie per la passione e la fantasia che hai profuso in questo tempo, dando vita a tante iniziative di prossimità e compagnia nei confronti di chi è nel bisogno. Giorgio – ha sottolineato mons. Boccardo – non sparisce, rimane ancora per un po’ in Caritas trasmettendo la sua competenza ed esperienza a don Edoardo e poi continuerà ad impegnarsi nell’ambito del sociale con delle modalità che si stanno valutando. Sarà una forma nuova e diversa di attenzione a chi è nella necessità».

Giorgio Pallucco lascia nelle mani di don Edoardo una Caritas fedele al mandato di sempre: «Quello – dice il direttore uscente – di scegliere gli ultimi e di farlo come comunità. Sono stati anni di grazia, ricchi di esperienze e di incontri che mi hanno fatto crescere umanamente e spiritualmente e di cui porterò per sempre il ricordo. Sono grato a mons. Boccardo – afferma Pallucco – per il bel percorso fatto insieme in questi otto anni. Un grazie particolare poi desidero esprimerlo alle collaboratrici che mi hanno aiutato nel condurre il lavoro di ufficio, ai responsabili delle Opere Segno – la Mensa della Misericordia e la Casa Famiglia Oami di Baiano – ai volontari della Caritas Diocesana e a tutti coloro che mi hanno supportato e incoraggiato nel portare a termine i progetti intrapresi. Allo stesso tempo, sento la necessità di chiedere perdono per tutto ciò che non sono riuscito a fare, o che avrei potuto fare meglio».

Don Edoardo Rossi, che diventerà anche parroco coadiutore di S. Venanzo, Morgnano e Maiano di Spoleto, ringrazia l’Arcivescovo per la fiducia e al “mondo” Caritas, dipendenti e soprattutto volontari, dice: «Cammineremo insieme, cercando di rispondere al meglio a quanti sono segnati dalle difficoltà della vita. Ci conosceremo giorno per giorno e in sinergia attiveremo quelle azioni di prossimità che di volta in volta si renderanno necessarie. Tutto, però, scaturirà dalla preghiera. Uno degli obiettivi che mi pongo è quello di riavvicinare i giovani alla carità: hanno un grande desiderio di aiutare il prossimo. Credo molto in loro. Sono fiducioso sul loro coinvolgimento perché la carità è contagiosa. Grazie a Giorgio chi mi ha preceduto nel ruolo di direttore, ai dipendenti, ai volontari delle sede centrale e in particolare a quelli presenti in ogni zona della nostra Diocesi. Sono molto preziosi e li incontrerò a breve là dove svolgono il servizio di sentinelle della carità».