Martedì 15 aprile 2025 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha celebrato la Messa, con il cappellano mons. Dino Pallucchi, nella chiesa dell’ospedale “S. Matteo degli Infermi” di Spoleto. Il Presule è stato accolto dalla direttrice del Nosocomio, la dott.ssa Letizia Damiani. Alla celebrazione erano presenti medici, infermieri, personale amministrativo e volontari di varie associazioni. La liturgia è stata animata dal coro del reperto di onco-ematologia e da parte della direzione sanitaria di presidio, diretto da Beatrice Bernardini. Nella Messa è stata fatta memoria del chirurgo Alberto Bartoli e dell’operatore informatico Elvio Nardi recentemente tornati alla Casa del Padre.
«In prossimità della Pasqua – ha detto mons. Boccardo – è significativo essere in questo “santuario” della sofferenza e della speranza: ricordiamo e preghiamo per tutti i degenti, per il personale sanitario che si prende cura di loro, per i familiari e per i volontari. Gesù – ha proseguito – ci invita a fare verità su noi stessi: ci dona la sua fiducia indipendentemente dai nostri meriti. Ogni gesto di attenzione al prossimo che qui si concretizza è il frutto della sua resurrezione».
«Desidero ringraziare, insieme alla Direzione Strategica della UslUmbria2, – afferma la dott.ssa Damiani – l’arcivescovo Renato Boccardo e condividere il sentimento di gratitudine per la sua presenza e per le parole espresse nell’omelia che hanno donato un senso di serenità e di speranza, sentimenti essenziali per poter meglio assistere le persone di cui ci prendiamo cura, ma anche per quest’ultime per affrontare il percorso di guarigione, considerando che la spiritualità è riconosciuta come parte integrante del percorso di cura».
L’Arcivescovo al termine della Messa ha visitato tutti i reparti, portando parole di speranza ai degenti e salutando tutto il personale in servizio; ha benedetto il nuovo spazio dedicato all’accoglienza dei turisti dializzati presenti nel territorio e i due quadri all’ingresso della struttura e raffiguranti S. Ponziano e S. Matteo, protettori del Nosocomio, donati dall’Associazione “Giovanni Parenzi” presieduta da Piero Meduri.