Città di Castello – celebrazione della Madonna delle Grazie. Mons. Cancian: “La Madonna ci dia di trovare insieme una grande visione di futuro e le modalità concrete per realizzarla”.

Mercoledì 26 agosto si è celebrata nel santuario dedicato alla Madonna delle Grazie la solennità della patrona principale di Città di Castello, secondaria della diocesi. Mons. Domenico Cancian ha presieduto la celebrazione delle ore 18.30. Di seguito l’omelia del Vescovo.
“O voi che passate per la via
facete onore alla Vergine Maria!”
Così è scritto ai piedi della venerata immagine dipinta da Giovanni da Piamonte nel 1456 e collocata in un primo tempo in una cappellina lungo la via.
Da allora un’interrotta folla di Tifernati sono sfilati dinanzi a questa benedetta icona, ottenendo straordinari interventi prodigiosi in tempo di terremoto, siccità, inondazione, guerra.
Anche noi in questa annuale solennità caratterizzata dalla presenza ancora preoccupante della pandemia che porta tanta incertezza, la invochiamo fiduciosi come ho già fatto il 28 marzo, assieme al sindaco.
Le chiediamo ancora di prendersi cura della nostra Città e della nostra Chiesa.
“Allontana da noi la pandemia che contagia il nostro corpo seminando sofferenza, paura e incertezza.
Liberaci anche della pandemia spirituale che paralizza la nostra mente, il nostro cuore, le relazioni fraterne.
Affidiamo a te ancora una volta le famiglie, i giovani, i malati, l’umanità intera”.
La Madonna ha già ascoltato la nostra preghiera. Ci ha protetto da sofferenze che potevano essere peggiori. E mentre la ringraziamo, la supplichiamo di allontanare definitivamente questo flagello ancora in atto in tante parti del mondo.

Questa nostra fiducia è sostenuta anche dalle due letture che abbiamo appena ascoltato.
La regina Esther, figura di Maria, ottiene con la sua coraggiosa intercessione la salvezza del popolo di Israele minacciato di sterminio.
Maria alle nozze di Cana spinge Gesù a cambiare l’acqua in vino per la gioia della festa di nozze che sarebbe finita male.
Lei, come buona madre, desidera la nostra felicità, a cominciare dalle piccole cose della nostra vita.

Fratelli e sorelle, vogliamo approfittare di questa festa per chiedere a Colei che è allo stesso tempo Madre di Gesù e Madre nostra di aiutarci a passare da una situazione di incertezza, di insicurezza e di grandi sofferenze (famiglie in difficoltà, calo demografico, aborto facile, droga che circola e devasta, violenza distruttiva, disperazione finanche al suicidio) ad un profondo cambiamento e rinnovamento dei nostri cuori e dei nostri stili di vita.
Ma insieme a questo negativo, sono presenti anche tanti esempi molto incoraggianti di persone che reagiscono al male con il bene, che fanno il loro dovere, che portano croci pesanti senza lamentarsi, che testimoniano correttezza, sensibilità, vita sobria e serena.

La Madonna ci dia di trovare insieme una grande visione di futuro e le modalità concrete per realizzarla, investendo nei giovani e nel futuro di crescita autentica per una vera rinascita post Covid.
Per questo lei ci raccomanda di non perdere di vista il Signore e di fare tutto quello che Lui ci suggerisce per il nostro bene.
Non è forse vero che allontanandoci dal Signore e dando troppo spazio all’individualismo e ad uno stile di vita improntato alle soddisfazioni più istintive ci facciamo del male? Non è forse è questo che direbbe una mamma e un babbo ai propri figli per il loro bene?
Qualcuno ha giustamente detto che il peggio di questa crisi sarebbe sprecarla. Abbiamo una nuova opportunità che con l’aiuto della Madonna delle grazie possiamo approfittare nella certezza che “il bene tira bene”.

+ Domenico Cancian