Perugia: Chiuse al culto, per inagibilità o per motivi precauzionali, alcune chiese dell’Archidiocesi a seguito del sisma del 9 marzo

Dopo le scosse di terremoto registrate nelle ultime 24 ore nell’Alta Umbria, sono in corso i sopralluoghi da parte degli enti civili e religiosi preposti in materia per accertare eventuali danni a chiese ed edifici dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, in particolare nella zona dell’epicentro dell’evento sismico, tra i comuni di Umbertide e Perugia.

La chiesa parrocchiale, la canonica e il campanile di Pierantonio (Umbertide) sono risultati inagibili con conseguente chiusura al culto dopo aver riscontrato lesioni importanti delle parti strutturali. Così anche le chiese parrocchiali di Sant’Orfeto e di Rancolfo (Perugia), inagibili. Mentre la struttura di accoglienza “Villaggio Santa Caterina” e la chiesa parrocchiale di Solfagnano e di La Bruna (Perugia) sono agibili.

Nella piccola chiesa della Madonna della Neve di Pian d’Assino (Perugia) sono state evidenziate lievi lesioni con distacco d’intonaco ed è stata chiusa al culto a livello precauzionale.

Simile situazione è stata rilevata nella millenaria abbazia-basilica minore di San Salvatore in Montecorona di Umbertide, dove sono visibili delle lesioni con distacco d’intonaco della volta centrale in due punti, al di sopra del presbiterio e dell’altare e della navata, con conseguente inagibilità momentanea del luogo di culto.

Il complesso parrocchiale di Cenerente (Perugia) , chiesa, canonica ed appartamenti, sono stati dichiarati inagibili. Alcune delle famiglie ospitate al loro interno vengono accolte in strutture diocesane.

Ulteriori sopralluoghi sono in corso in altre parrocchie ed edifici dell’Archidiocesi.