Perugia – in migliaia alla Giornata diocesana dei “Gr.Est.”, esperienza educativa per giovani e adulti. Intervenuti l’arcivescovo Maffeis, la presidente della Regione Tesei e il sindaco Romizi

«Il primo pensiero che viene nello stare in mezzo a questi ragazzi è un pensiero di profonda gratitudine e riconoscenza alle nostre comunità parrocchiali, ai nostri preti, specialmente ai tanti giovani animatori d’oratorio che dedicano ai più piccoli tempo, energia, fantasia, passione, cuore ed anche la loro esperienza di fede e di Chiesa. Loro, insieme alle realtà degli Oratori, sono un grande investimento per le nostre comunità perché aiutano a costruire una società sana in cui fin da bambini e adolescenti si viene educati a sostenersi reciprocamente, a combattere le ingiustizie, a fare delle diversità una ricchezza, a vivere il mondo nella gioia e nella pace ad iniziare dal proprio gruppo di amici. Siamo convinti che i nostri giovani lasceranno un segno enorme non solo nei più piccoli, affidati alle loro cure di animatori di “Gr.Est.”, ma anche in loro stessi, perché stanno vivendo un’esperienza forte di amicizia, di condivisione e di fede». Lo ha sottolineato l’arcivescovo Ivan Maffeis durante l’annuale Giornata diocesana dei “Gr.Est.” (gruppi estivi), promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) e della Pastorale diocesana giovanile, il 28 giugno, al Percorso Verde “Leonardo Cenci” di Pian di Massiano di Perugia. Davanti a migliaia di bambini e ragazzi sono intervenuti anche la presidente della Regione Donatella Tesei e il sindaco Andrea Romizi, che hanno espresso vivo compiacimento e grande soddisfazione per l’opera svolta dagli Oratori (nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono attivi 34, non solo nel periodo estivo, mentre in Umbria sono attualmente 120), trovando molto attuale, educativo il tema di quest’anno proposto ai “Gr.Est.” dall’ANSPI, quello dei “Cavalieri erranti” incentrato sulla figura di “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes.

Al “Gr.Est.” tantissime abilità e il “problem solving”. Gli stessi giovani animatori, avvicinati da alcuni operatori dei media, hanno parlato di «un’esperienza molto educativa», perché, commenta Matteo Germini, al suo terzo “Gr.Est.” d’animatore, «soprattutto si impara a stare con gli altri, con i bambini e con i coetanei. Si formano amicizie vere ed uniche nella fede nel Signore e nel quotidiano. La fatica che si trova al “Gr.Est.” unisce tanto con le altre persone e con i più piccoli. Si impara, con questo “problem solving” (termine che si sente citare sempre più spesso anche tra i ragazzi, n.d.r.), ad affrontare e risolvere piccoli e grandi problemi, soprattutto di arrangiarsi al momento, saper ballare, recitare, cantare, suonare… Al “Gr.Est.” servono tantissime abilità ed ognuno di noi trova il suo posto».

Una giornata che ne vale la pena. Ne è convinto don Simone Pascarosa, vicario episcopale per la Pastorale, «perché oggi facciamo sinodalità camminando e giocando insieme… Ne vale la pena perché gli animatori incontrano altri animatori che vanno a scuola insieme, perché i ragazzi trovano tanti adulti e un popolo che si muove attorno a loro per divertirsi, pregare e stare insieme sotto la luce del Signore». Il sacerdote, anche lui un giovane con alle spalle l’esperienza dell’oratorio, ha auspicato, commentando il tema del “Gr.Est.”: «Speriamo che Don Chisciotte accompagni i ragazzi a scoprire che nella loro vita e in ogni vita si può trovare qualcosa in cui vale la pena…, soprattutto combattere perché vale la pena vivere. Anche nelle difficoltà e nelle sfide più grandi c’è sempre qualcosa che ci fa lanciare il cuore oltre e riconoscere un progetto più grande del nostro dietro del quale camminare».

Uno slancio verso la GMG di Lisbona. «La giornata di oggi, che è la festa dei nostri oratori, ormai storica e consolidata – ha ricordato don Riccardo Pascolini, responsabile del COP –, che ci richiama alla bellezza di questo tempo intenso degli Oratori d’estate, il “Gr.Est.” in modo particolare, ci dà già uno slancio verso la GMG di Lisbona, la Giornata Mondiale della Gioventù con papa Francesco, dove i preparativi per la nostra accoglienza sono in fase avanzata, ma noi già ci siamo con il cuore e con lo spirito». Don Luca Delunghi, direttore della Pastorale diocesana giovanile, ha aggiunto: «Soprattutto i ragazzi animatori, che anche l’arcivescovo ha oggi ringraziato, sono quelli che vivranno l’esperienza della GMG. E vivere il servizio nei confronti dei più piccoli all’interno delle nostre parrocchie, unità pastorali e oratori è sicuramente un buon inizio per sperimentare quella Parola che papa Francesco ci invita a vivere con la GMG di Lisbona: “l’alzarsi in piedi di Maria e l’andare in fretta verso…”».