Perugia: La Veglia di Quaresima dei giovani con l’arcivescovo Ivan Maffeis, in cattedrale, venerdì sera 17 marzo, dedicata al tema “Nelle pieghe della tua storia”

“Nelle pieghe della tua storia” è il tema della Veglia di Quaresima organizzata dall’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, in programma questa sera, venerdì 17 marzo, alle ore 20.45, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia insieme all’arcivescovo Ivan Maffeis. Questa veglia è promossa insieme agli Uffici diocesani di Pastorale vocazionale ed universitaria e al Coordinamento Oratori Perugini (COP).

«Camminare insieme con Cristo e Gesù e conoscere il filo rosso che intesse la mia storia con le sue ferite e la storia del Figlio di Dio con le mie ferite», così don Luca Delunghi, responsabile della Pastorale giovanile, introduce al senso profondo della veglia di preghiera che vedrà protagonisti i giovani insieme al loro vescovo. Un appuntamento sempre molto partecipato, che vede in San Lorenzo, insieme a parroci, viceparroci, religiosi e religiose, diaconi, seminaristi, catechisti, educatori e animatori d’oratorio, centinaia di ragazzi e ragazze provenienti dalle sette Zone pastorali e da associazioni e realtà giovanili dell’Archidiocesi, a servizio anche dei più piccoli nel sostenerli a compiere i primi passi della loro l’esperienza di fede nella Chiesa diocesana e particolare.

«Le stazioni della Via Crucis segneranno i tempi e le riflessioni che i giovani hanno preparato insieme ai loro parroci e catechisti. Le fatiche, le afflizioni e il nonsenso che in certe pieghe della propria storia vivono giovani e ragazzi durante la Veglia di Quaresima si incontreranno con la croce di Gesù per scoprire il mistero e il miracolo dell’incarnazione che li lega e che ci salva». Annunciano dall’Ufficio di pastorale giovanile sottolineando che «alle riflessioni e agli interrogativi dei ragazzi seguirà la riflessione del vescovo Ivan. Il segno che sarà consegnato a ogni giovane è stato realizzato dai detenuti della sezione maschile e femminile del carcere di Capanne, ai quali già va il ringraziamento dell’Ufficio».