Terni – celebrazione in Coena Domini. Mons. Soddu: “La partecipazione all’eucarestia è la totalità dell’amore, pienezza di vita vera, autentica, non vuota, banale, ma piena di significato”.

Nella cattedrale di Terni, giovedì santo 14 aprile, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la celebrazione in “Coena Domini” in cui si ricorda l’istituzione dell’Eucaristia da parte di Gesù nell’ultima cena. Hanno concelebrato don Salvatore Ferdinandi vicario generale, don Alessandro Rossini parroco della Cattedrale, don Antonio Maniero, padre Mario Lendini, don Roberto Cherubini parroco di Santa Croce. Presente il sindaco di Terni Leonardo Latini e numerosi fedeli. Una celebrazione all’insegna della comunione e solidarietà manifestata nel significato profondo che ricorda l’istituzione dell’eucarestia e che apre il Triduo pasquale, ossia i tre giorni nei quali si commemorano la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù.
Il vescovo ha compiuto il rito della lavanda dei piedi a 12 persone: ragazzi, adulti e anziani.
“Il grande mistero dell’eucarestia – ha detto il vescovo – è l’unico tesoro della chiesa. Da questo tesoro, così come il Signore stesso nel vangelo ha insegnato, dobbiamo trarre sempre cose nuove; e tutte le volte che cerchiamo di trarre cose nuove, ci renderemo conto che rimane sempre da imparare, perché rimane un tesoro incalcolabile, perché questo tesoro è Dio stesso, Dio che è carità, Dio che è vita. La partecipazione all’eucarestia non è assolvere un precetto, ma possiamo prendere la totalità dell’amore che da esso promana, quindi avere pienezza di vita, cioè una vita vera, autentica, che ha senso, non vuota, banale, ma piena di significato”.
“Nel gesto della lavanda dei piedi da parte di Gesù agli apostoli si manifesta il servizio di carità, il segreto, la bellezza di Gesù che si è donato a noi, così diventiamo insieme con lui carità assoluta, bellezza paradisiaca qui sulla terra. Grazie Gesù perché ci ha dato te stesso, perché in ogni momento ci dai l’opportunità di essere noi quel che tu sei stato: eucarestia viva. Dobbiamo essere noi ostensori, portatori di Gesù cristo nella nostra vita, testimoni di carità”.
Al termine della celebrazione in Coena Domini è seguita l’adorazione eucaristica personale all’altare della reposizione nella cappella della Madonna della Misericordia.