Diocesi Spoleto-Norcia – a Cascia, Poggioprimocaso e Pian di Chiavano: ingresso dei nuovi parroci.

Domenica 20 settembre 2020 nel piazzale antistante il Centro di Comunità “Santa Maria della Visitazione” a Cascia l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha presentato i nuovi parroci di Cascia, Poggioprimocaso e del Pian di Chiavano: don Canzio Scarabottini (parroco e pro-rettore di Roccaporena, incarico che mantiene), don Alessio Kononov (che già svolgeva servizio nel casciano), don Bartolomeo Gladson Sagayaraj (che era parroco di Cortaccione di Spoleto). Questi tre presbiteri avranno la cura pastorale anche di Poggiodomo e Monteleone di Spoleto, comunità nelle quali faranno ingresso domenica prossima, 27 settembre. L’ingresso è coinciso con la festa che la comunità di Cascia ogni anno organizza per la Madonna Addolorata.
Col Presule e i tre nuovi parroci hanno concelebrato: don Renzo Persiani parroco emerito di Cascia, don Giuliano Medori parroco emerito di Poggioprimocaso, don Saverio Saveri parroco emerito di Poggiodomo e Monteleone di Spoleto, mons. Vincenzo Alimenti canonico della Cattedrale di Spoleto, padre Luciano De Michieli neo rettore della Basilica di Santa Rita in Cascia, padre Bernardino Pinciaroli rettore uscente della Basilica di Santa Rita e un altro padre agostiniano. Ha animato la liturgia la Corale “Santa Rita” di Cascia. Molti i fedeli presenti, tra cui il sindaco Mario De Carolis e quello di Monteleone di Spoleto Marisa Angelini.

Nell’omelia mons. Boccardo ha raccolto tre messaggi dalla Parola di Dio proclamata. Il primo: «Nel Vangelo si parla di operai andati a lavoro nella vigna. Hanno faticato e ciascuno riceve in abbondanza da Dio: lui, infatti, stabilisce una relazione di familiarità senza calcolare i meriti o le colpe di ciascuno. Il rapporto che Dio ha con le persone è gratuito, il suo metro è ben diverso dal nostro: è sovrabbondante. Dio non si fa vincere in generosità, va sempre al di là di ciò che possiamo pensare». Poi, il Vangelo parla di alcuni operai cercati da Gesù in diverse ore del giorno. Da qui il secondo messaggio che l’Arcivescovo ha consegnato ai fedeli: «Non è mai troppo tardi – ha detto – per rispondere alla chiamata di Dio. A volte le occasione passano e invece dobbiamo prendere coscienza che in ogni momento, bello o faticoso che sia, Dio viene e ci dice “vai anche tu nella mia vigna e rispondi alla mia domanda”. Ogni ora, dunque, è quella buona, non sprechiamo le ore della nostra vita».

L’augurio dell’Arcivescovo ai nuovi parroci. Gesù quando va in cerca degli operai gli propone di lavorare per la sua vigna. E qui il pensiero di mons. Boccardo è andato al ministero dei nuovi parroci: «Il Signore questa sera dice a don Canzio, a don Alessio e a don Bartolomeo: andate anche voi nella mia vigna. E questa vigna – ha detto il Presule – è Cascia e le belle vallate che circondano questa Città, è Poggioprimocaso, è il Pian di Chiavano, è Poggiodomo, è Monteleone di Spoleto. È una vigna molto ampia e distesa: questa è la vigna che il Signore vi affida, siate dei buoni vignaiuoli, sappiate coltivarla bene perché è preziosa, bella, capace di portare frutto perché custode di una lunga tradizione di fede e di vita cristiana. Carissimi don Canzio, don Alessio e don Bartolomeo, mentente viva questa vigna, fate in modo che sia feconda, senza risparmiare il tempo, la generosità e la fatica. Ne vale la pena». Mons. Boccardo ha voluto ricordare le mamme di questi preti: «Quella di don Canzio che è qui con noi e quelle di don Alessio e don Bartolomeo, che sono rispettivamente in Russia e in India. Sicuramente con l’intelligenza del cuore partecipano insieme con noi a questa celebrazione. E noi gli diciamo grazie per il dono di questi figli».

Poi, il pensiero del Vescovo a don Renzo, don Saverio e don Giuliano che lasciano gli incarichi pastorali. «Anche a voi il Signore – ha affermato – vi dice “andate nella mia vigna”. Un prete non va in pensione, noi siamo preti fino alla fine della vita. A un certo punto, però, il peso dell’età e della salute si fa sentire e allora cambia l’impegno e la responsabilità. Ma non cambia il ministero. Mentre noi riconosciamo il lungo e generoso servizio e gli diciamo grazie, il Signore dice loro: vai anche tu nella mia vigna, continua in maniera diversa la tua missione di padre e pastore di credenti». Al termine della Messa l’Arcivescovo ha dato il benvenuto al nuovo rettore della Basilica di Santa Rita l’agostiniano padre Luciano De Michieli e ha ringraziato quello uscente padre Bernardino Pinciaroli.