Spoleto – Avviato l’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale. L’Arcivescovo: «Vorrei che l’anno speciale si trasformasse in un grande e continuo cantico di amore per questa Chiesa locale”

Domenica 16 ottobre 2022 è stato ufficialmente avviato, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo, l’825° anniversario della dedicazione della Basilica Cattedrale di Spoleto. Sarà un anno segnato da diverse iniziative a livello pastorale, culturale e artistico, che si concluderà il 15 ottobre 2023.
La liturgia ha avuto inizio nella Basilica di S. Eufemia dove mons. Boccardo ha detto: «Diamo oggi inizio ad uno speciale anno giubilare per la nostra Chiesa diocesana, facendo memoria grata di quanti lungo i secoli ci hanno preceduto varcando la soglia della nostra Basilica Cattedrale per incontrare il Signore». Poi, vescovo e presbiteri sono partiti processionalmente verso il Duomo, mentre il coro ha cantato le litanie dei Santi e Beati della Diocesi. I fedeli erano tutti in Piazza. Giunti davanti al portico della Cattedrale la processione si è fermata, c’è stato lo squillo delle trombe e un diacono ha pronunciato dal pulpito l’annuncio del Giubileo. C’è stata poi l’apertura della Porta Santa (quella di sinistra entrando): l’Arcivescovo si è inginocchiato sulla soglia, nel mentre si è cantato “Aprite le porte a Cristo, non abbiate paura, spalancate il vostro cuore all’amore di Dio”. Mons. Boccardo, quindi, ha aperto la Porta ed è entrato per primo in Cattedrale, seguito dai presbiteri e dai fedeli.

Alla Messa erano presenti il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, con il Gonfalone della Città, quello di Monteleone di Spoleto Marisa Angelini e l’assessore Monica Del Piano del Comune di Cascia. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e dai ministranti coordinati da don Pier Luigi Morlino cerimoniere arcivescovile. Per questo speciale Giubileo il maestro mons. Marco Frisina, biblista, ha composto l’Ordinario della Messa eseguito per la prima volta proprio in questa celebrazione di avvio. La corale diocesana è stata diretta dallo stesso Frisina e dal maestro Mauro Presazzi. Loretta Carlini ha accompagnato nel canto l’assemblea e all’organo c’era il maestro Angelo Silvio Rosati. Le casule indossate dall’Arcivescovo e dai sacerdoti, realizzate per il Giubileo, riprendono il disegno cosmatesco del pavimento del Duomo.

Omelia dell’Arcivescovo. «Da più di ottocento anni ogni giorno Gesù si fa presente su questo altare nel sacrificio eucaristico. La sua è una presenza dinamica, che ci attira per assimilarci a sé con la forza del suo amore. E noi ammiriamo stupiti e affascinati: la Chiesa è Cristo e noi, Cristo con noi, con noi come la vite è con i tralci (cf Gv 15, 1-8). Questa verità, semplice e misteriosa ad un tempo, sta al cuore del nostro Giubileo. Vorrei che l’anno speciale che oggi inizia si trasformasse in un grande e continuo cantico di amore per questa Chiesa locale di Spoleto-Norcia. Con le sue comunità, le sue famiglie, i suoi religiosi, i suoi diaconi, i suoi preti e il suo vescovo; con il suo patrimonio di santità, di fedeltà e di testimonianza e con il bagaglio dei suoi limiti, dei suoi tradimenti e dei suoi peccati». Il Presule ha anche sottolineato l’importanza del gesto simbolico dell’apertura della Porta Santa: «Lo ripeteremo più volte nell’arco dell’anno per manifestare il desiderio di accogliere il dono dell’indulgenza che, accordandoci la remissione delle colpe, ci abilita ad agire con carità e a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato». Poi, l’invito alle comunità «sollecitate a diventare una “porta santa” dalla quale si diffonde il profumo di una vita cristiana vissuta nella sua radicalità, capace di affascinare ancora gli uomini e le donne del nostro tempo, sempre assetati di luce e di consolazione». L’Arcivescovo ha affidato l’anno giubilare alla protezione dei Santi patroni Ponziano e Benedetto e di Santa Maria, nel Duomo di Spoleto amata e venerata nella Santissima Icone affinché – ha detto – «da questo altare sgorghi un fiume continuo di grazia su tutte le comunità della nostra diocesi e in questa nostra terra spoletano-nursina si moltiplichino e consolidino nuovi testimoni di vita cristiana autentica, che offrano al mondo il grande servizio che la Chiesa può e deve prestare all’umanità».

Il messaggio di Papa Francesco. Al termine della celebrazione è stato letto il messaggio di Papa Francesco per questo speciale anniversario. «Al Caro Fratello Monsignor Renato Boccardo Arcivescovo di Spoleto-Norcia», così inizia la missiva del Pontefice. «Spoleto – prosegue il Papa – è grata a Dio per i doni che lo Spirito Santo ha concesso nel solco di lunghi secoli, adornata da così singolare tesoro d’arte e di storia custodito nel suo antico Duomo. […] Auspico che la testimonianza di fede e di bellezza presente nella Cattedrale, che è il centro propulsore della vita diocesana, ravvivi l’amore per Dio in quanti la frequentano e la visitano, rinsaldi il legame con le proprie radici e rafforzi la concordia tra i membri della Comunità». Il Santo Padre, poi, fa menzione del mosaico della facciata raffigurante il Redentore benedicente tra la Vergine Maria e S. Giovanni Evangelista: «è un richiamo a vivere l’appartenenza alla Chiesa come discepoli missionari, per “una nuova gioia nella fede e una fecondità evangelizzatrice” (EG n. 11). Sia dunque questo un tempo propizio per ringraziare insieme, Vescovo, sacerdoti, consacrati e fedeli laici, il Signore per i doni da sempre elargiti all’Arcidiocesi spoletana-nursina».

Giornata regionale del Clero umbro il 13 ottobre ad Assisi

«Un grande segno di comunione, interesse, sensibilità per un tempo così urgente e delicato com’è quello della vocazione sacerdotale, è stato testimoniato dalla nutrita partecipazione di preti giunti da tutte le diocesi della regione». A sottolinearlo è stato mons. Renato Boccardo, presidente della Ceu e arcivescovo di Spoleto-Norcia, a margine della Giornata regionale di formazione del Clero delle Chiese umbre, tenutasi il 13 ottobre, al Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, a cui hanno partecipato oltre 190 sacerdoti dei circa 470 dell’Umbria.

La prima volta di mons. Maffeis. Erano presenti anche gli arcivescovi e vescovi Domenico Sorrentino di Assisi-Gualdo Tadino-Nocera-Umbra e di Foligno, Gualtiero Sigismondi di Orvieto-Todi, Francesco Soddu di Terni-Narni-Amelia e Ivan Maffeis di Perugia-Città della Pieve. Per quest’ultimo è stata la prima Giornata regionale del Clero, avendo ricevuto l’ordinazione episcopale con contestuale presa di possesso l’11 settembre scorso. «La bella ed ampia partecipazione di sacerdoti rivela una grande disponibilità – ha commentato mons. Maffeis –. Io sono stato sorpreso, da una parte, dalla passione di tanti a voler stare insieme e a condividere una giornata di crescita, dall’altra, di aiutarsi a trovare le strade per una presenza significativa della Chiesa in questo tempo».

Il compito di tutti. È stato invitato a relazionare don Michele Gianola, direttore dell’Ufficio nazionale vocazioni e sottosegretario della Cei, che, in sintesi, ha detto: «Ogni predicazione, a tutte le età, e a tutti i livelli, è vocazionale, perché la Parola risuona nella vita ed è un invito a vivere il Vangelo. Questo non è soltanto il compito dell’Ufficio vocazionale, ma di tutti», ha precisato nel soffermarsi sulla missione di ogni consacrato ed offrendo una riflessione sul tema della giornata, “Hanno rischiato la vita per il nome di Gesù” (At 15,26), introdotto dal rettore del Seminario Regionale don Andrea Andreozzi.

La vita come una vocazione. «Don Gianola – ha commentato mons. Boccardo – ha allargato lo sguardo parlando delle diverse vocazioni, ad iniziare dalla vita come vocazione e, quindi, la sensibilità che dobbiamo coltivare per promuovere la vita come una vocazione, con una sottolineatura particolare che si riferisce alla chiamata alla vita presbiterale e a quella consacrata. Il prete, per sua natura, deve essere sollecito nei confronti delle giovani generazioni ed avere anche la responsabilità e la gioia di proporre a qualche giovane la scelta della vita consacrata».

Un terreno da intercettare. Da una recente indagine, menzionata da don Gianola, risulta che un terzo delle persone che partecipano alla messa domenicale, almeno una volta, in gioventù, si è posto la domanda se consacrare la propria vita. «Questo vuol dire – ha riflettuto il presidente della Ceu – che c’è un terreno, c’è una sensibilità che bisogna saperla intercettare e farla crescere».

In Umbria meno vocazioni. Secondo don Francesco Verzini, vice rettore del Seminario Regionale, don Gianola «ha stimolato il presbiterio umbro affinché le comunità cristiane siano terreno buono per la nascita di nuove vocazioni anche al ministero ordinato. Viviamo in Umbria una crisi vocazionale maggiore rispetto alle altre regioni essendo con i numeri più bassi di alunni in seminario, dato che emerge da uno studio condotto dalla Cei.

Comunità più orante. Per invertire la rotta, sempre secondo don Verzini, «si deve essere comunità più orante, dedita ad una maggiore preghiera per le vocazioni, oltre ad essere comunità testimone credibile nel vivere il proprio battesimo. La prima vocazione di ognuno è quella battesimale e su questa si innesta una vocazione particolare. Quello che adesso manca è il protagonismo di tutta una comunità cristiana nel prendersi cura della vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata nell’aiutare i giovani a crescere e a maturare in questa scelta».

I giovani non sono lontani. Mons. Antonio Maniero, già vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, intervenendo al dialogo con il relatore, ha sostenuto che «l’arte della pastorale inizia aiutando i giovani ad uscire dalla loro superficialità, a condurli piano piano nel profondo del loro cuore, del loro sentimento, del loro ideale. Questo si impara facendo, un’arte non facilissima dove ci vuole una grande pazienza, un grande coraggio e un grande ottimismo. Questi incontri sono occasioni importanti di formazione per la teologia di oggi, rivolta a sacerdoti giovani e adulti, per concepire e trasmettere il Vangelo alla gente. Rivolgendo il nostro sguardo ai giovani, non è vero che sono lontani, hanno solo bisogno di essere capiti e di essere accompagnati in un itinerario non facile ma chiaro, cioè leggere l’esperienza fino in fondo ed ognuno troverà quello che sogna e che si aspetta: la persona di Cristo o il Vangelo che Gesù ha predicato».

Quanti sono i seminaristi umbri? Quelli che frequentano il Seminario Regionale di Assisi sono 13, più 5 iscritti al propedeutico e quattro diaconi transeunti prossimi ad essere ordinati sacerdoti.

Spoleto – Al via l’825° anniversario di dedicazione della Cattedrale. Un anno ricco di appuntamenti pastorali, culturali e artistici.

Dal 16 ottobre 2022 al 15 ottobre 2023 si celebra l’825° anniversario di dedicazione della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Spoleto. Fu, infatti, consacrata nel 1198 da papa Innocenzo III. Per sottolineare questo importante avvenimento, l’arcivescovo Renato Boccardo ha indetto uno speciale anno giubilare che verrà avviato domenica 16 ottobre 2022 alle ore 16.00 e si concluderà il 15 ottobre 2023. Questo speciale anno sarà segnato da diverse iniziative a livello pastorale, culturale e artistico che sono state presentate alla stampa lunedì 10 ottobre da parte dell’Arcivescovo, della prof.ssa Giovanna Sapori coordinatore del comitato scientifico, di don Pier Luigi Morlino delegato della pastorale giovanile e dal dott. Andrea Rutili direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi.

Le parole dell’Arcivescovo. «Questo anno – scrive il Presule nella Lettera pastorale “Chiesa di Cristo, Chiesa per il mondo” – è l’occasione per ripercorrere la storia della nostra splendida Cattedrale non come erudito ricordo di fatti e personaggi né come rievocazione di presunte glorie passate, ma come riflessione spirituale su quello che siamo stati, su quello che siamo e su quello che siamo chiamati ad essere per edificare la nostra Chiesa locale con una vita santa e con scelte individuali e collettive conformi al Vangelo». L’auspicio del Presule è chiaro: «Coltivo in preghiera il desiderio che questi mesi costituiscano un autentico tempo di grazia nel quale rinsaldare i vincoli di unità e comunione che ci fanno popolo di Dio pellegrino in terra umbra, rinnovando entusiasmo e generosità nell’annuncio nel servizio del Vangelo».

La ricorrenza degli 825 anni coinvolgerà le diverse realtà diocesane, le associazioni, i movimenti, le istituzioni, il mondo della cultura e della scuola. Tutti gli appuntamenti verranno resi pubblici nel sito della diocesi. In particolare, accanto alle varie celebrazioni giubilari: si terranno un serie di conferenze catechetico-formative; i fedeli delle Pievanie saliranno pellegrini in Duomo; ci sarà un pellegrinaggio diocesano a Roma; le Poste Vaticane emetteranno un annullo filatelico; la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria; il presbitero e compositore mons. Marco Frisina ha musicato la Messa del Giubileo; è stato indetto un concorso musicale per una Messa in onore della Vergine Maria; l’artista Daniela Longo ha realizzato con tecnica mista due riproduzioni della Cattedrale; la Diocesi ha stampato un volume dal titolo “Cattedrale di Santa Maria Assunta – uno sguardo pastorale”. In occasione del Giubileo, in Cattedrale sono state installate telecamere ed una regia stabile per consentire le dirette video ed è stata cambiata l’illuminazione del catino absidale, della cappella che ospita la croce di Alberto Sotio, di quella in cui è presente l’affresco del Pinturicchio e di quella che conserva il Biglietto di frate Francesco a frate Leone.

Nel corso dell’anno si terranno alcune iniziative culturali che faranno emergere la vivacità artistica e il fermento religioso della Città di Spoleto e della sua Cattedrale nel XII secolo. Un apposito comitato scientifico – coordinato dalla prof.ssa Giovanni Sapori e di cui fanno parte i proff. Massimiliano Bassetti, Maria Teresa Gigliozzi, Enrico Menestò, Emore Paoli, Serena Romano e Bruno Toscano – ha scelto come tema “Spoleto sacra 1200”. In particolare, nel periodo che va da marzo a giugno 2023, sono in programma: una giornata di presentazione sui temi della storia di Spoleto, dei vescovi e della diocesi, del culto dei martiri e dei santi, del rinnovamento della Cattedrale e della Città; dieci visite guidate con docenti universitari ad alcune chiese, compresa la Cattedrale, per illustrare gli aspetti dell’architettura e dell’arte nel XII e XIII secolo; una mostra allestita al Museo diocesano in cui saranno esposti documenti e opere collegati o collegabili al rinnovamento della Cattedrale e al suo ambiente storico, religioso e artistico tra il XII e il XIII secolo tra cui: pergamene fra il 1067 e il 1260; dipinti, miniature e sculture, alcuni visibili per la prima volta da vicino e altri mai esposti; per l’occasione tornerà a Spoleto, dopo secoli, la Bibbia atlantica del 1080-1090 proveniente dalla chiesa di S. Ponziano e oggi nella Biblioteca di S. Daniele del Friuli.

Il coinvolgimento del mondo della scuola. Le scuole di ogni ordine e grado hanno aderito con interesse a vari progetti proposti dalla Diocesi e inerenti l’825° anniversario di dedicazione della Cattedrale. C’è chi analizzerà i risvolti della Cattedrale nella vita civile della Città, chi farà da cicerone in Cattedrale, chi realizzerà la torta del Giubileo, chi cucirà quattro casule (veste liturgica di chi celebra la Messa, ndr) per il Duomo, chi realizzerà dei video, chi dei plastici e/o disegni, chi approfondirà il legame del Duomo con le chiese della Valnerina, chi studierà i vari personaggi legati alla Cattedrale.

Assisi – Il 4 ottobre Presidente Mattarella accenderà ad Assisi “Lampada votiva dei comuni d’Italia”. Iniziativa della Cei per i defunti Covid

Il 4 ottobre, festa di San Francesco, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a nome di tutti gli italiani accenderà ad Assisi la Lampada votiva dei comuni d’Italia. Un gesto per ringraziare coloro che hanno aiutato a superare la pandemia e per ricordare chi è venuto a mancare a causa del Covid. Proprio per questo i frati di Assisi e la CEI hanno deciso di lanciare l’iniziativa online “Prega per il mio caro” dove sarà possibile, tramite il sito 4ottobre.sanfrancesco.org, lasciare il nome del proprio defunto per Covid per affidarlo a san Francesco. Il 4 ottobre, infatti, i frati deporranno davanti alla tomba del Santo i nomi ricevuti.

Un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi, che ha sottolineato come «troppe persone si sono congedate da noi, a causa del Covid, in qualche maniera nell’anonimato. Eppure, si trattava di persone in carne e ossa: padri, madri, figli, fratelli e sorelle nostri che, tutti insieme, desideriamo affidare al cuore e alla cura di dell’Onnipotente buon Signore che Francesco tanto ha amato e che ci ha fatto conoscere con la sua vita e la sua testimonianza. Ho affidato pertanto ai frati della Basilica di San Francesco d’Assisi il compito di raccogliere i nomi dei defunti e di contattare coloro che desiderano ricordare un proprio caro per questa speciale commemorazione. Sarà un modo concreto – ha dichiarato il Cardinale – per raggiungere nella fede e nella vicinanza dell’amicizia tutti coloro che oggi ancora soffrono per non aver potuto dare l’ultimo saluto ai familiari e alle persone care».

«Abbiamo subito colto come una missione la richiesta del cardinale Zuppi – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento di Assisi – e ci siamo messi all’opera per attivare questa raccolta online dei nomi dei defunti di Covid, affinché vengano personalmente affidati al Signore per la preghiera e l’intercessione di San Francesco. Il suo abbraccio e quello di tutti noi, fratelli e sorelle, e di tutti gli italiani, possano raggiungere nel Signore coloro che sono stati così duramente colpiti in questo tempo difficile. Un unico abbraccio di fraternità, preghiera e solidarietà. Il 4 ottobre – ha concluso fra Marco – al termine della prima messa del mattino, come comunità francescana, deporremo i biglietti con i nomi di tutte le persone decedute, davanti alla tomba di san Francesco».

Un 4 ottobre speciale da vivere con particolare intensità, dopo due anni di pandemia, per ringraziare coloro che come sanitari, forze dell’ordine, volontari, ci hanno aiutato ad attraversare questo tempo difficile. Allo stesso tempo, la celebrazione del Patrono d’Italia, sarà anche un momento privilegiato di unità per affidare al Signore coloro che sono venuti a mancare a causa del Covid, in particolare proprio coloro che a causa delle restrizioni non hanno potuto ricevere l’ultimo saluto dei familiari.

PROGRAMMA
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, verrà accolto dal Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv.
Ore 10 – Celebrazione eucaristica per la Solennità di San Francesco e accensione Lampada votiva dei Comuni d’Italia nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco.
Ore 11.20 – Saluto di fra Carlos Trovarelli, OFMConv, Ministro Generale e 120esimo successore di San Francesco nell’ordine dei Frati Minori Conventuali, e messaggio alla Nazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ore 15 – Inaugurazione Centro Accoglienza e Convegni “Colle del Paradiso” situato nei locali ipogei del Sacro Convento, realizzati al di sotto della piazza inferiore di san Francesco, in seguito ai lavori di consolidamento strutturale dovuti al sisma del 1997, di cui in questi giorni si è celebrato il venticinquennale.
Ore 16 – Vespri Pontificali nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, a seguire processione alla chiesa superiore e Benedizione all’Italia con la Chartula di San Francesco dal Cupolino della Basilica da parte del Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino.
Ore 17.00 – Concerto della Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella chiesa superiore.

Porziuncola Assisi – celebrazioni per la festa di San Francesco

Le celebrazioni per il santo Patrono d’Italia, Francesco d’Assisi, innovando la tradizione, coinvolgono quest’anno non una singola Regione ma la Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere una partecipazione che diventi gesto di gratitudine per quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia: Istituzioni civili e militari, operatori sanitari, famiglie, mondo del volontariato e della scuola, realtà caritative ed ecclesiali.
In ricordo di Frate Jacopa, la nobildonna romana amica di san Francesco presente alla Porziuncola nell’imminenza del Transito, la “Rosa d’argento” – annuale riconoscimento attribuito a una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità – verrà consegnata alla sig.ra ELISABETTA ELIO, sposata con tre figli, consigliera nazionale e regionale in UNEBA, un’associazione degli enti socio sanitari non-profit voluta 70 anni fa da papa Paolo VI e direttrice di un centro per anziani di Verona, la Fondazione Pia Opera Ciccarelli – ONLUS. E’ in pensione da marzo 2022 ma rimarrà in servizio nella sua posizione di direttrice generale fino a fine anno. È stata nel direttivo di Adoa Verona e referente dell’area anziani dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona per 2 mandati, dal 2014 al 2021. Ha dovuto gestire fin dalla prima ondata il COVID nelle residenze dove lavora. Anche lei e la sua famiglia sono stati colpiti dal COVID, ma è sempre rimasta a disposizione, anche da remoto, per dare supporto ai suoi collaboratori e agli enti vicini. La realtà di cui è direttrice generale dal 2012 ha più di 600 dipendenti con diverse sedi in provincia di Verona.
Il giorno del Transito, lunedì 3 ottobre:
alle 9.30, presentazione del riconoscimento “Rosa d’argento, Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità” alla sig.ra ELISABETTA ELIO nel Refettorietto del Convento Porziuncola.
Alle 11.00, Solenne Concelebrazione Eucaristica “nel Transito di San Francesco”, presieduta da p. Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria-Sardegna nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli. Nel corso della celebrazione sarà consegnato il riconoscimento “Rosa d’argento” alla sig.ra ELISABETTA ELIO, che offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso.
Alle 17.00, sempre nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, Accoglienza delle autorità civili e militari, i rappresentanti delle Associazioni ed Enti coinvolti nella gestione della pandemia da parte di p. Massimo Travascio., Custode del Protoconvento Porziuncola.
Alle 17.30, la Solenne Celebrazione dei Primi Vespri “nel Transito di San Francesco” presieduti da S. Ecc.za Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della Carità e la Salute, con l’assistenza di S. Em. Card. Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Partecipano S. Ecc. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera U.- Gualdo Tadino e Foligno, e i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane e le Autorità civili e militari, i rappresentanti delle Associazioni ed Enti coinvolti nella gestione della pandemia.
Alle 21.00, nel magnifico Santuario di San Damiano S. Ecc.za Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca e Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita, presiederà la Veglia per i giovani; mentre alle 21.30, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, p. Roberto Genuin, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini, presiederà la Veglia di preghiera.

Per il 4 ottobre, Solennità di San Francesco Patrono d’Italia:
alle ore 7.00, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, la Celebrazione Eucaristica presieduta da Fr. Carlos Alberto Trovarelli OFM Conv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali

il Programma completo delle celebrazioni

30 settembre – 2 ottobre 2022
Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola
ore 21.15 TRIDUO di preparazione alla SOLENNITÀ di SAN FRANCESCO
“Francesco: l’uomo dell’incontro”
Presiede S. Ecc.za Mons José Rodríguez Carballo OFM, Arcivescovo titolare di Belcastro e Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Lunedì 3 OTTOBRE 2022: TRANSITO DEL NOSTRO PADRE SAN FRANCESCO
Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola
ore 7.00 – 8.00 – 9.00: Celebrazione Eucaristica
ore 9.30: Sala del Refettorietto del Convento Porziuncola – Presentazione del riconoscimento “Rosa d’Argento” Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità Frate Jacopa 2022 sig.ra ELISABETTA ELIO.
ore 10.30: ”Offerta dei fiori” con Frate Jacopa, sig.ra Elisabetta Elio, il Sindaco di Assisi, una rappresentanza del Comune e dello “Storico Cantiere” di Marino (Roma), e della Pro Loco di Santa Maria degli Angeli
ore 11.00: SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA ”NEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO”
Presiede p. Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria-Sardegna
Frate Jacopa offre il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso
ll Custode del Protoconvento Porziuncola consegna del riconoscimento “Rosa d’Argento” 2022
La Pro Loco di Santa Maria degli Angeli e l’Associazione “Priori del piatto di Sant’Antonio abate”, a nome della Comunità angelana, offrono i fiori per il luogo del Transito
ore 17.00: Accoglienza delle autorità civili p. Massimo Travascio, Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, accoglierà all’ingresso della Basilica le autorità civili e militari, i rappresentanti delle Associazioni ed Enti coinvolti nella gestione della pandemia.
ore 17.30 CELEBRAZIONE DEI PRIMI VESPRI ”NEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO”
Presiede S. Ecc.za Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della Carità e la Salute con l’assistenza di S. Em. Card. Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Partecipano: il Vescovo di Assisi e i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane.
ore 21.30: Veglia di preghiera
Presiede p. Roberto Genuin, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini

Santuario di San Damiano
ore 21.00: Veglia con i giovani
Presiede S. Ecc.za Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca e Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita, presiederà la Veglia per i giovani

Martedì 4 OTTOBRE 2022: SOLENNITÀ di SAN FRANCESCO Patrono d’Italia
Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola
ore 7.00* – 8.30 – 10.00 – 11.00 – 16.00 – 18.00: Celebrazione Eucaristica
*7.00: Presiede Fr. Carlos Alberto Trovarelli OFM Conv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali
ore 19.00: Secondi Vespri della Solennità in Cappella Papale
Presiede p. Francesco Piloni, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria-Sardegna
Il canto durante le celebrazioni liturgiche sarà eseguito dalla Corale Porziuncola della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, diretto dal M° p. Matteo Ferraldeschi e accompagnato dall’organista M° Jacopo Zembi.
La liturgia sarà guidata dal M° p. Andrea Dall’Amico.

Brochure SanFrancesco 2022 (1)

Caritas – il 1 ottobre giornata di formazione regionale con la catechesi di padre Giulio Michelini

Sabato 1 ottobre si è svolta la giornata di formazione Caritas al Cenacolo Francescano di Santa Maria degli Angeli alla quale hanno preso parte rappresentanti delle 8 Caritas dell’umbria. I lavori sono stati aperti dal saluto del delegato della Conferenza Episcopale Umbra mons. Francesco Soddu che ha evidenziato come siano importanti i momenti di formazione a livello pastorale per i volontari della Caritas perchè “Non ci si improvvisa volontari della carità. Il bene deve essere fatto bene. Papa Francesco nel messaggio per la giornata dei poveri sottolinea che c’è una povertà che umilia e uccide, e c’è un’altra povertà, la sua, che libera e rende sereni. La povertà che uccide è la miseria, figlia dell’ingiustizia, dello sfruttamento, della violenza e della distribuzione ingiusta delle risorse. È la povertà disperata, priva di futuro, perché imposta dalla cultura dello scarto che non concede prospettive né vie d’uscita. La povertà che libera, al contrario, è quella che si pone dinanzi a noi come una scelta responsabile per alleggerirsi della zavorra e puntare sull’essenziale. Incontrare i poveri permette di mettere fine a tante ansie e paure inconsistenti, per approdare a ciò che veramente conta nella vita e che nessuno può rubarci: l’amore vero e gratuito. Siamo una chiesa e popolo in cammino è in questi anni siamo chimati a vivere insieme il cammino sinodale. Siamo all’interno della chiesa e percorriamo questo cammino come fratelli e sorelle alla luce del Vangelo”.
E’ seguito il saluto del delegato regonale Marcello Rinaldi e l’interessante catechesi di padre Giulio Michelini, docente di Sacra Scrittura all’Istituto Teologico regionale di Assisi, “Un popolo di poveri in cammino”, che partendo dai testi del libro dei Numeri e dal libro del Deuteronomio; e del Nuovo Testamento un brano della Lettera di Giacomo, ha dato una duplice lettura di come Dio provvede ai poveri del suo popolo, e per tutti i popoli, dall’altro vedere come il povero interpelli ogni comunità.
“Nell’Antico Testamento la storia narrata nel libro dei Numeri – ha detto padre Michelini – ci dice che Dio interviene per salvare, anche quando non ce ne accorgiamo. Balak, che voleva sterminare Israele, fallisce. Ma la cosa più importante è il fatto che il popolo di Dio non si accorga in alcun modo di quello che sta accadendo alle sue spalle, non sa nemmeno di essere in pericolo, e non sa nemmeno che il Signore ha preso le sue difese. Nel libro del Deuteronomio si aggiunge l’esclusione dalla comunità di Israele di due popoli, gli Ammoniti e i Moabiti, che soprattutto non aiutò gli ebrei al momento del bisogno: «non vi vennero incontro con il pane e con l’acqua nel vostro cammino, quando uscivate dall’Egitto. Quindi, il Dio di Israele è il Dio di tutti i popoli della terra, ma difende Israele proprio quando è oppresso dagli altri popoli, siano essi gli Egiziani, o i Moabiti. Il Dio di Israele si schiera a favore degli oppressi e dei popoli sfruttati, che ancora sono molti sulla terra. Su questo punto si è soffermato papa Francesco che, sulla linea della dottrina sociale della Chiesa, sia nella Laudato si’ sia nella Fratelli tutti ha scritto molto a riguardo. Se non possiamo “risolvere” i problemi globali, un modo per fare qualcosa e aiutare e difendere i poveri è proprio quello di soccorrerli non solo con l’aiuto concreto, ma anche con l’inserimento nella società e nella Chiesa”.
In riferimento al brano della lettera di Giacomo si evidenzia come sia necessario avere anche uno sguardo più ravvicinato, che non si faccia prendere dalle grandi problematiche dimenticando il quotidiano e il nostro “prossimo”, cioè quello che ci è più vicino. “L’attenzione al povero “della porta accanto” nella Lettera di Giacomo viene espressa in questi movimenti: nell’aiuto agli orfani e alle vedove, nell’attenzione a chi si trova nella condizione di povero nella comunità. Giacomo sta trattando dei favoritismi personali verso i potenti. Al di là dei dettagli, il monito di Giacomo è chiaro, e si può applicare alle più diverse forme di discriminazione sociale. Tutto questo si compie perché il povero è oggetto della scelta divina. Scrive Giacomo, nel testo che abbiamo appena letto: «Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?»”.
I gruppi di lavoro hanno poi riflettuto su alcuni aspetti evidenziati da padre Michelini a partire dalla propria esperienza di provvidenza, di vicinanza o mancanza di aiuto ai poveri, nel comprendere e conoscere le ragioni per cui si trovano in quella condizione, sulle cause delle migrazioni, delle disparità tra ricchi e poveri e il povero come persona prediletta da Dio.
C’è quindi stata la testimonianza di un rappresentante della comunità papa Giovanni XXIII e la celebrazione eucaristica presideuta da don Marco Briziarelli direttore della Caritas di Perugia – Città della Pieve.

LA RELAZIONE DI PADRE GIULIO MICHELINI (DOWNLOAD)

Perugia: Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis membro del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede

La notizia della nomina da parte di papa Francesco dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Ivan Maffeis a membro del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede è stata data questa mattina, giovedì 29 settembre, dalla Sala Stampa Vaticana. Mons. Maffeis è chiamato a tale incarico dopo essere stato confermato dal Santo Padre, pochi mesi fa, consultore del medesimo Dicastero.

«Il Papa ha inteso avvalersi maggiormente della collaborazione di mons. Maffeis nel campo dei media, per le sue doti acquisite dall’esperienza sia nell’intensa attività di docente in Comunicazioni sociali, prima presso lo Studio Teologico Accademico Tridentino e poi presso le Pontificie Università Salesiana e Lateranense, sia nel suo incarico di responsabile della comunicazione sociale e portavoce della Cei per il quinquennio 2015-2020». È il commento del vescovo ausiliare mons. Marco Salvi nell’apprendere la notizia, augurando buon lavoro a mons. Maffeis per questo significativo e delicato incarico, augurio rivolto a nome suo e nel farsi interprete del sentimento di affetto e stima che il Clero e l’intera comunità diocesana perugino-pievese hanno avuto fin da subito per il loro nuovo Pastore. Mons. Maffeis è stato nominato arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve il 16 luglio scorso, ricevendo l’ordinazione episcopale nella cattedrale di San Lorenzo l’11 settembre successivo.

Economy of Francesco – Assisi capitale di una nuova economia – il patto siglato tra il Papa e i giovani

Grande emozione per l’arrivo di Papa Francesco ad Assisi per The Economy of Francesco, accolto nel piazzale antistante il Lyrick di Assisi dagli alunni delle scuole della città con cui si è intrattenuto e che ha benedetto prima di essere salutato dal vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e cinque giovani (dei cinque continenti) in rappresentanza dei giovani partecipanti all’evento: Agustina Brizuela (Argentina), Sohan Francis Patrick (Sri Lanka), Maria Jordet, Norvegia, Sadia Mariano (Mozambico) e Brandon Kengmana (Nuova Zelanda) in rappresentanza della comunità di The Economy of Francesco.

A seguire, il Santo Padre ha salutato il cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (il Dicastero patrocina l’organizzazione di EoF); suor Alessandra Smerilli (Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale), il cardinale Gualtiero Bassetti, il vescovo di Perugia-Citta della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, Donatella Tesei, presidente Regione Umbria; Armando Gradone, Prefetto di Perugia, Stefania Proietti, sindaco di Assisi, Cristian Betti, vice presidente della Provincia di Perugia; i due membri del Comitato Organizzatore dell’Evento: Luigino Bruni (economista, direttore scientifico di EoF); Francesca di Maolo (Presidente Istituto Serafico); e i rappresentanti delle Famiglie Francescane di Assisi, della Pro Civitate Christiana, della Fondazione del Santuario della Spogliazione e altri membri dello staff organizzatore.

Il Santo Padre ha successivamente raggiunto il palco per l’incontro con i giovani, apertosi con un momento artistico-teatrale animato dal gruppo musicale Nyado con sul palco delle delegazioni di giovani: si tratta Egide, Rwanda; Thomas , Taiwan, insieme a Magali (Argentina), Viory (Filippine), Matheus (Portogallo) e Tommaso (Italia); Olena – (Ucraina) accompagnata da Jenvieve (Siria); una ragazza afghana accompagnata da Noluthando, Serena; Francesco accompagnato da Vittoria, Lilly, Raissa; Giovani indigeni – Barbara e Elis (Brasile), accompagnato da Hilu (Perù), Samuel (Kenya); Rebecca (Costa D’Avorio), Javier (Spagna) accompagnato da Antonia (Croazia), Andrei (Brasile) e Mateusz (Polonia); ed Erjon accompagnato da Alba e Andrea.

Sono seguite le testimonianze di Serena Ionta, studentessa di dottorato in Economia (Italia), Facundo Pascutto, del progetto «Cien Asís» (Argentina), Henri Totin, direttore esecutivo di Jevev (Benin), Lilly Ralyn Satidtanasarn, attivista per l’ambiente (Thailandia), Samuel Lekato, economista (Kenya), una attivista per i diritti delle donne (Afghanistan), Mateusz Ciasnocha, contadino e co-fondatore delle Farm di Francesco (Polonia) e Andrea, giovane detenuto e studente di Fisica che ha parlato del valore del lavoro nella sua vita all’interno dell’istituto di pena. Poi il discorso del Santo Padre e alle 11.30, al termine dell’incontro, la firma del Patto di Francesco con i giovani che comprende anche i dodici impegni elaborati al termine di venerdì, giornata di lavoro nei villaggi. Poi il Santo Padre ha raggiunto il piazzale dove è atterrato l’elicottero e, dopo aver salutato le tante persone e i bimbi che lo attendevano, è poi decollato alla volta del Vaticano.

IL TESTO DEL DOCUMENTO
Noi, giovani economisti, imprenditori, changemakers,
chiamati qui ad Assisi da ogni parte del mondo,
consapevoli della responsabilità che grava sulla nostra generazione,
ci impegniamo ora, singolarmente e tutti insieme,
a spendere la nostra vita affinché l’economia di oggi e di domani diventi una Economia del
Vangelo. Quindi:
un’economia di pace e non di guerra,
un’economia che contrasta la proliferazione delle armi, specie le più distruttive,
un’economia che si prende cura del creato e non lo depreda,
un’economia a servizio della persona, della famiglia e della vita, rispettosa di ogni donna, uomo,
bambino, anziano e soprattutto dei più fragili e vulnerabili,
un’economia dove la cura sostituisce lo scarto e l’indifferenza,
un’economia che non lascia indietro nessuno, per costruire una società in cui le pietre scartate dalla
mentalità dominante diventano pietre angolari,
un’economia che riconosce e tutela il lavoro dignitoso e sicuro per tutti, in particolare per le donne,
un’economia dove la finanza è amica e alleata dell’economia reale e del lavoro e non contro di essi,
un’economia che sa valorizzare e custodire le culture e le tradizioni dei popoli, tutte le specie
viventi e le risorse naturali della Terra,
un’economia che combatte la miseria in tutte le sue forme, riduce le diseguaglianze e sa dire, con
Gesù e con Francesco, “beati i poveri”,
un’economia guidata dall’etica della persona e aperta alla trascendenza,
un’economia che crea ricchezza per tutti, che genera gioia e non solo benessere perché una felicità
non condivisa è troppo poco.
Noi in questa economia crediamo. Non è un’utopia, perché la stiamo già costruendo. E alcuni di
noi, in mattine particolarmente luminose, hanno già intravisto l’inizio della terra promessa.
Assisi, 24 settembre 2022
Le economiste, gli economisti, le imprenditrici, gli imprenditori, le e i changemakers, le
studentesse, gli studenti, le lavoratrici, i lavoratori

GLI INTERVENTI DEI GIOVANI

Assisi – The Economy of Francesco – Dal 22 al 24 settembre tre giorni di eventi in presenza dopo tre anni di lavoro online

La città è pronta ad accogliere i mille giovani economisti, imprenditori e change-maker che saranno in Assisi dal 22 al 24 settembre per celebrare il loro impegno comune a cambiare l’economia che culminerà, sabato 24 settembre, nella firma di un patto con Papa Francesco. La tre giorni di EoF si svilupperà tra il teatro Lyrick e il Pala eventi a Santa Maria degli Angeli e il centro storico di Assisi, in 12 villaggi, relativi ai temi su cui i giovani hanno lavorato in questi tre anni. “Finalmente ci siamo: grazie e benvenuti giovani a The Economy of Francesco – dicono i membri del Comitato organizzatore – . Siamo sicuri che, qui in Assisi, potrete sentire la spiritualità francescana e permettere a noi di conoscere e apprezzare i frutti del vostro lavoro che costituiranno le fondamenta di questa nuova economia che il Santo Padre ci ha chiamato a costruire”.

IL PROGRAMMA
Ricco il programma delle iniziative per The Economy of Francesco che si svolge finalmente in presenza: alle 9.30 del 22 settembre al Lyrick l’apertura dell’evento e il raccolto EoF: i giovani si incontrano con sessioni, discussioni e tavole rotonde per presentare idee e progetti, affrontare questioni economiche e le sfide contemporanee. A seguire “L’unica guerra giusta è quella che non combattiamo”, una riflessione sulla prevenzione dei conflitti armati. Dalle 11.30 al Pala eventi: EoF Hogar, uno spazio di incontro e dialogo, nel pomeriggio alle 17 la sessione plenaria con gli EoF ambassadors con Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, suor Helen Alford, Vilson Groh, Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti. A seguire la messa in scena dello spettacolo dei giovani dell’Istituto Serafico di Assisi “Il sogno”.

Venerdì 23 alle 9 A tu per tu con Francesco – Percorsi sulle orme di San Francesco (visite nei luoghi relativi alla vita del Santo), a seguire alle 11 i giovani partecipanti si ritroveranno nei vari villaggi. Alle 18 in programma conferenze aperte a tutti, con i giovani economisti e imprenditori in dialogo con i relatori internazionali sui principali temi dell’evento. Alla Pro Civitate Christiana l’economista Gael Giraud interverrà sul tema “The Economy of Francesco: una nuova economia costruita dai giovani”, al Sacro Convento Francesco Sylos Labini su “Meritocrazia, valutazione, eccellenza: il caso delle università e della ricerca”, al Monte Frumentario Vandana Shiva parlerà di “Economia della Cura, Economia del Dono. Riflessioni su San Francesco: ‘È solo dando che riceviamo’”, nella Sala della Conciliazione Vilson Groh affronterà il tema “Percorsi per un nuovo patto educativo ed economico: costruire ponti tra centro e periferia”. E ancora all’Istituto Serafico suor Helen Alford tratterà il tema “Fraternità Universale: un’idea che potrebbe cambiare il mondo”, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli l’economista Stefano Zamagni interverrà sul tema “I pericoli, già evidenti, della managerializzazione della società. Qual è la strategia di contrasto?”. La sera alle 21 visite guidate alla Basilica di San Francesco e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.

La tre giorni si conclude, sabato 24 settembre, con l’incontro dei partecipanti con il Papa al teatro Lyrick dove verrà siglato il Patto con i giovani. L’incontro sarà in diretta su Rai Uno, in streaming sul canale YouTube di EoF e su VaticanNews in sette lingue, più la lingua dei segni. Sempre in streaming sulle stesse piattaforme anche la giornata del 22.

VILLAGGI NEI LUOGHI FRANCESCANI, UNO ANCHE AL PROTOMONASTERO DI SANTA CHIARA
Come detto, sono 12 i villaggi di The Economy of Francesco, tra il centro storico e Santa Maria degli Angeli. Ad aprire le loro porte al pubblico anche luoghi particolari, come il Protomonastero di Santa Chiara che ospiterà il villaggio Economia è donna, e il Monte Frumentario con Agricoltura e Giustizia e Finanza e umanità. Vita e stili di vita e Lavoro e cura saranno ospitati alla Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco, Vocazione e Profitto al Santuario della Spogliazione, Management e dono alla Basilica Santa Maria degli Angeli, Politiche per la felicità all’Archivio Vescovile di San Rufino, Business e Pace alla Pro Civitate Christiana, Energia e povertà al Palazzo del Comune, Imprese in transizione al Centro Pastorale Santa Maria degli Angeli e CO2 della disuguaglianza all’Istituto Serafico.

Ceu – i vescovi umbri vicini alle popolazioni colpite dalla recente alluvione. Annunciato l’inizio del cammino di discernimento post-Assemblea ecclesiale regionale

Il 19 settembre sono ripresi ad Assisi, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI”, gli incontri periodici della Conferenza episcopale umbra (Ceu), riunione apertasi con il saluto di benvenuto rivolto al nuovo arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis, da parte del presidente Ceu mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia.

I vescovi hanno accolto fraternamente mons. Maffeis, sottolineando il suo prezioso contributo alla vita della Regione ecclesiastica umbra che verrà dalla sua ricca e lunga esperienza accumulata durante il servizio alle Chiese che sono in Italia come sottosegretario della Cei.

La vicinanza alle popolazioni alluvionate. Prima di discutere degli argomenti all’ordine del giorno, i vescovi umbri hanno espresso la loro vicinanza spirituale alle popolazioni delle Marche e dell’Umbria colpite dalla recente alluvione. In particolare non hanno fatto mancare a mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Città di Castello e di Gubbio, la loro solidarietà e nella sua persona alle popolazioni delle comunità ferite dai gravi eventi naturali. Le Caritas dell’Umbria sostengono anche materialmente l’impegno profuso dalle Caritas delle due diocesi coinvolte per le comunità e le famiglie messe a dura prova.

Un augurio fraterno. I presuli hanno inviato anche un augurio fraterno a mons. Giuseppe Piemontese, vescovo emerito di Terni-Narni-Amelia, chiamato dal Santo Padre Francesco a reggere, come amministratore apostolico, la sede arcivescovile metropolitana di Cosenza-Bisignano a seguito della prematura scomparsa dell’arcivescovo Francescantonio Nolè.

Inizio discernimento. I vescovi hanno dedicato particolare attenzione alla sintesi dei lavori dell’Assemblea ecclesiale regionale celebrata a Foligno il 28 maggio scorso, iniziando un cammino di discernimento in vista della realizzazione delle istanze emerse dalla stessa assemblea, soprattutto per quanto riguarda la costituzione di una Segreteria di pastorale regionale e la revisione delle attuali Commissioni Ceu, in modo da essere le Chiese più incisive nella formazione del laicato e del clero, nell’approfondimento di temi quali la famiglia e i giovani, nel ripensare alla parrocchia alla luce del nuovo contesto ecclesiale e sociale e nel rilancio dei media e degli strumenti di comunicazione.

Nomina. Nel corso dei lavori, i vescovi hanno nominato la dott.ssa Marina Zola, della Diocesi di Assisi-Nocera Umbria-Gualdo Tadino, incaricata della Commissione regionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.